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Non sono chiari gli obiettivi di mercato del Napoli. Non servirebbe un portiere?

Non sono chiari gli obiettivi di mercato del Napoli. Non servirebbe un portiere?

C’è un aspetto che colpisce del calciomercato del Napoli, o comunque di quel che viene raccontato: la mancata definizione degli obiettivi. È difficile giudicare quel che sta avvenendo, un po’ perché bisogna fidarsi delle notizie che si rincorrono e, si sa, in questi casi è difficile distinguere tra la notizia e il cosiddetto rumour; un po’ perché, a differenza di altri anni, il Napoli non ha ufficializzato in quali reparti intenda rafforzarsi. Anche perché non è semplice aumentare la competitività di questo Napoli, almeno degli undici titolari. La squadra di Sarri ha giocato un campionato ad alto livello, ha conquistato il titolo di campione d’inverno, ha battuto tanti record della storia del Napoli, ha lottato per lo scudetto fino a un mese e mezzo dalla fine del campionato.

Allora, si è detto, l’obiettivo è aumentare la forza delle seconde linee. Irrobustire i reparti in vista del doppio impegno Champions-campionato, senza peraltro trascurare la Coppa Italia. Fin qui, l’unico acquistato effettuato è stato quello di Tonelli che va a rinforzare il reparto che oggi conta Albiol, Koulibaly e Chiriches. Un pacchetto di difensori centrali niente male.

In difesa, si è parlato di Vrsaljko che poi è approdato all’Atletico Madrid. Anche nel caso del croato, che ha giocato meno partite da titolare all’Europeo rispetto a Strinic, le idee non sono parse chiarissime, o comunque non sono state comunicate in modo adeguato. È stato presentato sia come un’alternativa a Hysaj sia come una a Callejon. Ma è questo che cerca Sarri? Non lo sappiamo. Il che, chiariamoci, non è un problema: il Napoli non è tenuto a rivelare la propria strategia di mercato, stiamo solo analizzando quel che fin qui è successo dall’osservatorio della tribuna e si scorge soprattutto confusione.

Anche a centrocampo, sono tanti i nomi che si sono sovrapposti. Inizialmente si parlò tanto di Klaassen che poi è rimasto in Olanda. Poi di Zielinski che ha preferito il Liverpool. Adesso di Herrera e di Witsel. Ma cosa cerca il Napoli? Un vice Hamsik? Un regista? Un uomo di peso? Un calciatore di esperienza internazionale?

Anche in attacco i movimenti di mercato hanno generato un po’ di confusione. Che cosa cerca il Napoli, un vice Higuain? Sulla carta, abbiamo il migliore in quel ruolo: Manolo Gabbiadini che è più forte sia di Immobile sia di Lapadula e che quest’anno si è fatto trovare pronto quando ha dovuto sostituire Gonzalo. Sullo sfondo resta sempre Duvan Zapata che è un attaccante in grado di sbrogliare situazioni complicate grazie alla sua prestanza fisica.

A pensarci bene, c’è solo una pedina dell’undici titolare che andrebbe rafforzata con un acquisto importante: quella del portiere. Reina ha sicuramente dato fiducia alla difesa ma ha anche commesso qualche ingenuità. E, per dirla alla Lucio Battisti, ha un anno di più. Forse è in porta che il Napoli dovrebbe provvedere a un investimento importante che dia la sensazione di un progetto a media scadenza. Oltre a uno-due acquisti a centrocampo per attenuare la differenza di valore tra i titolari e i panchinari. 

Per il resto, il Napoli è una squadra forte. La seconda in Italia e chi è dietro non sembra fin qui essersi rinforzato. Perché se il mercato del Napoli langue, gli altri non hanno fatto sfracelli. Solo la Juventus – ma ci è davanti – si è mossa e ha acquistato Pjanic e preso Dani Alves. Sui bianconeri, però, grava l’incognita Pogba che potrebbe essere ceduto. Le milanesi sono alle prese con problemi societari, anche se il Milan ha acquistato Lapadula dal Pescara; la Fiorentina fin qui non ha piazzato alcun colpo; la Roma ha venduto; la Lazio non ha ancora l’allenatore. 

Il Napoli, non dimentichiamolo, parte da un’ottima base. È la condizione meno facile per operare sul mercato. È difficile rinforzarsi, proprio per questo è importante avere le idee chiare.

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