Giuseppe Vesi è un pizzaiolo e imprenditore napoletano. Il suo “Pizza Gourmet”, la pizzeria di viale Michelangelo, al Vomero, vinse qualche mese fa la puntata di “4 ristoranti a Napoli” con Alessandro Borghese su Sky. Venne premiato per la sua pizza che “pur consapevole di un grande passato ha uno sguardo sul futuro”. Torna a fare notizia perché ha devoluto, con una cerimonia ufficiale di consegna, il premio in denaro di cinquemila euro all’associazione Agop (Associazione genitori oncologia pediatrica) di Napoli.
La cerimonia si è svolta all’interno della biblioteca del Vecchio Policlinico di Napoli alla presenza del presidente Sebastiano Conte, della responsabile del reparto di Oncologia Pediatrica Florina Casale e di altri rappresentanti di Agop. «C’è anche una scuola – ha spiegato il presidente Conte – all’interno del reparto. Fa parte dei servizi che offriamo. Operiamo come dei genitori, e siamo sostanzialmente dei sindacalisti, ma ci sono anche molti volontari che si impegnano nelle ore pomeridiane a dare un po’ di assistenza ai bambini e permettere alle famiglie di avere un momento di break per potersi dedicare ad altre cose».
«Conosco il reparto di oncologia pediatrica fin da ragazzo – ha spiegato Vesi – e ho così deciso di devolvere la vincita all’Agop». Agop è impegnata fin dal 1989 a sostenere le attività sanitarie, fornisce assistenza ai pazienti e alle loro famiglie, collabora con i medici e gli operatori sanitari. L’Agop si impegna e contribuisce all’acquisto di apparecchiature scientifiche così come dell’arredamento al fine di migliorare l’assistenza la permanenza; sostiene la ricerca nel settore dell’Oncologia pediatrica; promuove la diffusione della conoscenza delle malattie tumorali in età pediatrica; sensibilizza presso gli organi competenti per la risoluzione delle problematiche relative all’assistenza; contribuisce all’aggiornamento professionale del personale, fornisce un servizio di assistenza psicologica sia alle famiglie che ai piccoli pazienti e concorre nel sostegno economico alle famiglie meno abbienti.
La dottoressa Florina Casale spiega: «Il reparto in cui lavoro ospita 6/7 bambini ed opera da oltre quarant’anni. Abbiamo sempre cercato di evitare la migrazione dei pazienti verso altri centri del nord. Oggi – afferma – i dati sulla guarigione dalle malattie oncologiche nella fascia di età che da 0 a 15 anni sono al settanta per cento. Stessa percentuale anche per la fascia di età successiva. Bisogna lavorare su quel 30%».