A proposito del rapporto tra media e calcio in Italia, un paio di giorni fa mi sono divertito a dare un’occhiata sui vari canali di Sky Sport, per capire (e fotografare) quali fossero gli speciali in onda in questi giorni, in heavy rotation, sull’emittente satellitare.
Ce n’è davvero per tutti i gusti: dalle brevi monografie dedicate alle squadre vincitrici dei principali campionati europei ai video-profili di Pogba, Ranieri e Donsah del Bologna (tutti e tre inseriti nel ciclo “L’uomo della domenica” curato dall’ottimo Giorgio Porrà), fino alla prima promozione del Crotone in Serie A. E non ho citato né fotografato le indicazioni relative alle interviste a Paolo Maldini e Paolo Pulici del ciclo “I signori del calcio”, anch’esse in onda continuamente in questi giorni.
Ebbene, nello scorso week-end, l’ultimo della Serie A 2015-2016, il centravanti argentino del Napoli, Gonzalo Higuaìn, ha compiuto un’impresa epocale, nel senso letterale del termine, realizzando tre gol al Frosinone, vincendo la classifica dei marcatori con 36 gol e battendo il record assoluto di reti segnate in Serie A in un unico campionato, 35, che apparteneva a Gunnar Nordahl e risaliva addirittura alla stagione 1949-1950 (!!!).
Francamente, da amante del calcio prim’ancora che da tifoso del Napoli, mi sarei aspettato un bello speciale di Sky dedicato a Higuaìn e alla sua impresa: magari una puntata de “L’uomo della domenica”; o un racconto di Mario Sconcerti che sull’arte del gol ha persino scritto un libro (avrebbe potuto anche fare, per esempio, una riflessione sulle differenze, in termini di difficoltà delle varie giocate, tra i 40 gol in Liga di Luis Suarez pluri-servito da Neymar e Messi, persino su rigore, e i 36 di Higuaìn in Serie A, quasi mai banali e spesso dall’elevato coefficiente di difficoltà); o un profilo affidato al grande Lele Adani che nel raccontare in diretta quell’impresa non ha saputo trattenere la commozione; o semplicemente un montaggio delle 36 perle del Pipita. E, invece, niente. Ma proprio niente di niente. Quasi come se l’ordine di scuderia fosse di depotenziare il più possibile quanto fatto dal centravanti azzurro. A tale proposito, mi sono divertito anche a immaginare che cosa sarebbe successo se analoga impresa la avesse realizzata un giocatore di Juventus, Roma, Inter o Milan. Chissà per quante settimane se ne sarebbe parlato e con quale enfasi…
Invece, a Higuaìn non è stato risparmiato nemmeno – e qui passo da Sky alla Rai – un assurdo sondaggio in apertura della “Domenica Sportiva” su chi fosse più forte tra lui e Dybala, con la curiosa e imbarazzante motivazione che se il primo aveva appena battuto il record assoluto di Nordhal il secondo aveva fatto meglio di Tevez alla sua prima stagione in maglia bianconera (!!!). E, onestamente, credo che, domenica sera, lo stesso Paulo Dybala abbia telefonato e votato per il Pipita.
Naturalmente, non c’è bisogno di specificare che ben altro trattamento è stato riservato a Gigi Buffon – capitano della Juventus e della Nazionale italiana, nonché testimonial di Sky nella campagna pubblicitaria dei prossimi europei – quando a marzo ha battuto il record di imbattibilità detenuto in precedenza dal milanista Sebastiano Rossi dal 1993-1994 (non dal 1949-1950!). Al Gigi nazionale, infatti, vennero dedicati i doverosi omaggi video, oltre a quelli cartacei un po’ dovunque, col picco di un denso fascicolo brossurato realizzato dal “Guerin Sportivo” del neo-insediato direttore Alessandro Vocalelli. Il primato del Pipita, invece, per i media italiani è già acqua passata…