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Ho capito perché il Napoli subisce gol al primo tiro in porta: è sfiga

Ho capito perché il Napoli subisce gol al primo tiro in porta: è sfiga

Dopo la vittoria in contro rimonta della Roma a Genova, servivano i 3 punti per avvicinarsi alla qualificazione Champions diretta. Sono arrivati. Con qualche patema in più del previsto, ma sono arrivati. Higuain continua a segnare come un ossesso. Il Napoli continua a prendere gol senza subire tiri in porta. Una volta è colpa di Reina, una volta è colpa di Ghoulam, una volta è per un rimpallo, una volta per un fuorigioco non visto… sono arrivato alla conclusione empirica che alla fine è proprio sfiga.

Ieri la difesa ha giocato bene. Un Albiol più sicuro del solito e il solito Koulibaly non hanno fatto toccare palla a Borriello per tutta la partita. Abbiamo preso gol su un’azione strana culminata in un doppio rimpallo in area. Il telecronista Mediaset ha parlato di gollonzo. Effettivamente.
Per il resto dominio totale del Napoli che poteva chiudere con un vantaggio decisamente più largo.
Un altro leitmotiv di questa stagione strepitosa è che il Napoli per segnare un gol deve creare una valanga di occasioni. Nonostante questo (e a conferma del gioco incredibile espresso dagli azzurri) il Napoli ha il secondo attacco del campionato, nonché il capocannoniere indiscusso a caccia di record nelle ultime due giornate.
Veniamo alla nomina di Mr. Maglietta Sudata per Napoli-Atalanta
Al terzo posto: Omar El Kaddouri
Entra all’ottantesimo, nell’ennesimo scampolo di partita. Va a sostituire Callejon e lo fa offrendo una sua interpretazione del ruolo che, forse, poteva essere valorizzata di più in questa stagione. Scambi veloci e ravvicinati con Allan e Hjsay, pressing e intelligenza tattica. Regala un assist a Mertens e sfiora anche il gol (super parata di Sportiello). In 10 minuti davvero un contributo notevole.
Al secondo posto: Dries Mertens
Il suo ingresso al posto di Insigne cambia la partita. Con un paio di numeri notevoli si procura due occasioni che purtroppo spreca, un’altra la fallisce su assist di El Kaddouri. Nonostante gli errori in fase realizzativa ha impresso un’accelerazione notevole alla squadra, confermandosi dirompente quando entra a partita in corso. La staffetta con Insigne è un punto fermo di Sarri e, per la verità, lo era anche di Benitez.
Mr. Maglia sudata per Napoli Atalanta: Gonzalo Higuain
Trentaduesimo gol in campionato. Sulle tracce di record che si perdono nella notte dei tempi. Il primo gol da avvoltoio nell’area piccola, il secondo di testa su assist al bacio di Callejon. Le sue mani sul volto riprese dalle telecamere quando l’Atalanta ha accorciato le distanze la dicono lunga sul suo stato d’animo che dev’essere qualcosa del tipo “ma più di due gol a partita, che devo fare per portare a casa i tre punti?”. Un fenomeno, Higuain, che l’anno prossimo potrà essere protagonista anche in Champions (oramai matematicamente conquistata, almeno per quanto riguarda i preliminari).
La maglia asciutta per Napoli Atalanta viene assegnata a: Lorenzo Insigne.
Torna titolare dopo la partita con la Roma e, francamente, ce ne siamo accorti solo quando abbiamo cominciato ad invocare l’ingresso di Mertens.
La difesa dell’Atalanta non era irresistibile ma lui non ne ha approfittato. Nel primo tempo prova una improbabile rovesciata da solo in area su una palla che meritava sorte migliore.
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