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I giornali trasformano il Napoli di Sarri e Higuain in Hiroshima e Nagasaki. Herrera alternativa a Klaassen

I giornali trasformano il Napoli di Sarri e Higuain in Hiroshima e Nagasaki. Herrera alternativa a Klaassen

Dopo il triangolo di ieri, con tutti i giornali a scrivere e parlare soltanto di Sarri, De Laurentiis e Higuain, oggi sembra il primo giorno post D-Day. La discussione nasce sempre da lì, da un incontro che pare non sia mai avvenuto tra il tecnico e il presidente, e che pare possa comunque non avvenire. 

Nel frattempo, però, De Laurentiis ha fatto valere un suo diritto contrattuale (ovvero la possibilità di rinnovare unilateralmente il contratto del tecnico). Una specie di affronto storico, stando alla Gazzetta dello Sport, che scrive dei malumori del tecnico toscano per il mancato vertice tra le parti e, soprattutto, per l’intransigenza del presidente sulle clausole unilaterali presenti nell’accordo. Quelle che, come detto, sono già state esercitate per rinnovare automaticamente il contratto del tecnico. La stessa Gazzetta scrive, poi e però, che è pronto l’adeguamento dell’ingaggio per l’allenatore: da 750mila euro a un milione e mezzo, un raddoppio che vuol dire fiducia al di là di queste benedette clausole. Sulla stessa lunghezza d’onda Repubblica, che però si diverte a disegnare scenari non molto lontani dalla dietrologia: il quotdiano romano scrive infatti che i malumori tra tecnico e patron si facciano risalire alla conferenza improvvisata post-Frosinone, ultimo vero contatto tra i due. Sarri non ha gradito le parole del presidente, che dal canto suo fa però leva sulla sua storia personale e, ovviamente, ancora sulle clausole. Dopo, però, il colpo di genio finale: in caso di mancato confronto-accordo, Sarri sarebbe pronto alle dimissioni immediate. Che, subito dopo, farebbero scattare anche l’addio immediato di Higuain. Peggio di Hiroshima e Nagasaki, altro che il D-Day.

In tutto questo, balla ancora il resto del mercato. Che, ormai è una costante, è olandese e ha i capelli biondi. Klaassen seppellirà tutti, ne siamo certi. Intanto è di nuovo in prima pagina sull’edizione regionale del Corriere dello Sport: si parla di riunione decisiva, e si interpretano come segnali di apertura le dichiarazioni, rilasciate ieri, dello stesso giocatore e del suo agente. Tra le due società, ballano circa 8 milioni: ovvero la differenza tra domanda (20) e offerta (12). Ovviamente, si può chiudere a 15. Gianluca Di Marzio, via Sky, conferma che il Napoli aspetterà ancora le lune del capitano dell’Ajax per un massimo di (altri) quattro cinque giorni. 

Appurato questo, il Napoli si muove però anche per evitare di rimanere a mani vuote nel caso in cui Klaassen decidesse di rifiutare le avances azzurre. Repubblica, infatti, recupera qualcosa dalle macerie e parla di calciatori in alternativa: «Piotr Zielinski dell’Udinese è sempre monitorato, così come Herrera del Porto. Il messicano spinge per il trasferimento e il diesse Giuntoli sta studiando la giusta formula, senza dimenticare Danilo, il brasiliano del Valencia».

Poi, l’altro nome forte: Sime Vrsaljko. Ne scrive ancora Repubblica, oggi scatenata: il calciatore può arrivare al Napoli in cambio di 12 milioni e Duvan Zapata, che però è ancora legato all’Udinese tramite accordo di prestito biennale. Per sbloccare il colombiano, il Napoli sarebbe disposto ad acquistare e poi mettere sul piatto Raicevic, attaccante del Vicenza. Un risarcimento per l’amico Pozzo, che si ritroverebbe senza l’attaccante che, più volte quest’anno, gli ha tolto le castagne dal fuoco.

Voci da calciomercato.com: Valdifiori vicino al Cagliari, con i sardi interessati anche a un altro vecchio obiettivo azzurro, Artur Ionita. Gente ancestrale, roba vecchia. Un po’ come l’ormai mitico Gianluca Lapadula, completamente scomparso dai radar. È il mercato, baby. Pure a Hiroshima e Nagasaki.

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