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Chi è Hector Herrera, mediano box-to-box e (possibile) titolare aggiunto nella scia di Allan

Chi è Hector Herrera, mediano box-to-box e (possibile) titolare aggiunto nella scia di Allan

«Fisicamente è un portento. A prima vista sembra lento, ma se lo osservi bene ti rendi conto che è dappertutto e che è molto potente. L’ennesima conferma della grande capacità di scovare grandi talenti da parte dei dragoni». Josep Guardiola, su Hector Herrera.

Certo, ora una quotes così può dare adito a entusiasmi che in realtà dovrebbero rimanere in qualche modo sopiti almeno fino all’ufficializzazione dell’affare. Però Hector Herrera, messicano del Porto (i dragoni di Guardiola, che non si era improvvisamente rifatto a giochi di ruolo et simila), è un calciatore nuovo per la politica del Napoli. Intanto e innanzitutto, è un acquisto dall’estero di un calciatore non puramente offensivo dal grande e riconosciuto pedigree internazionale (gli ultimi arrivi di questo tenore sono quello di Reina e di Albiol). E poi, perché parliamo di un (altro) calciatore che entrerebbe nel Napoli nell’inedito ruolo di “titolare aggiunto” pur possedendo le credenziali per giocare da titolare “vero”. Credenziali forti, soprattutto a livello internazionale: 53 presenze tra Messico olimpico e dei grandi, più altre 23 tra Europa e Champions League. E Guardiola che parla benissimo di lui, roba che non fa mai male.

Ora è da capire che calciatore è Hector Herrera, però. Perché se l’ormai dimenticato Klaassen (profilato qui: che i nostri articoli di presentazione portino sfiga?) è un fine dicitore, un vice-Hamsik con molta più eleganza nella gestione del possesso palla, Hector Herrera è una sorta di Allan in pectore. Uno che recupera la palla e poi riesce a tenerla per molto tempo, che non disdegna (anzi, quasi ricerca) il contatto fisico con l’avversario e lavora nell’ampio contesto del centrocampista box-to-box, bravo in entrambe le fasi. Le sue statistiche parlano appunto di questa duplice valenza tecnico-tattica: 9 gol quest’anno in campionato, ma anche una buona media in match continentali, tra Europa e Champions League, per numero di tackle riusciti a partita (1,7) e passaggi riusciti (accuracy del 90%).

Quindi, come dire: un calciatore funzionale al progetto Napoli, prima di tutto in campo. E poi, anche nel libri contabili: Herrera è giocatore dall’elevato costo del cartellino (si parla di un accordo ancora da trovare col Porto per una cifra intorno ai 20 milioni di euro) ma dal non altissimo impatto sul monte stipendi. Secondo i rumors provenienti dal Portogallo, sarebbe lo stesso Hector ad aver spinto forte per tentare l’esperienza, italiana e soprattutto napoletana: un ingaggio da 1,2 milioni di euro annui, meno di quanto percepito a Oporto, e la pressione sulla sua società per accettare i bonus che De Laurentiis propone per colmare il buco tra domanda e offerta. Oggi sembra essere stato il giorno dell’accelerata decisiva, anche se il passato più o meno recente ci insegna a non precorrere troppo i tempi dell’entusiasmo.  

Il lavoro di Sarri sul calciatore, nel caso arrvasse davvero a Napoli, sarà orientato principlamente all’inserimento negli schemi, quelli di rottura della fase offensiva avversaria (in cui Allan si concentra maggiormente) e quelli di appoggio alla fase offensiva, in cui il brasiliano ex Udinese è bravissimo ma solo quando vive un momento di condizione fisica positiva. Anche a questo, ovvero a dare la giusta alternativa ad Allan mancata durante questa stagione, servirà l’acquisto ormai probabile del centrocampista del Porto. La curiosità riguarda anche la sua nazionalità: se fosse acquistato dal Napoli, Herrera diventerebbe il primo calciatore messicano della nella storia del club partenopeo.  

E si lascerebbe dietro una scia non proprio positiva. Se infatti Guardiola e anche il suo ex tecnico Lopetegui ne hanno sempre decantato le caratteristiche, meno felici sembrano essere state le recensioni dei tifosi del Porto. Anzi, sono felici ora che si parla di trattativa ormai in dirittura d’arrivo per il passaggio al Napoli. Sul sito di A Bola, quotidiano lusitano, si trovano infatti commenti poco edificanti sul conto del messicano: roba tipo «Herrera è uno dei mali di questa squadra», oppure «Che vada a Napoli e ci resti per tutta la sua carriera», o ancora «20 milioni? Sarebbero un ottimo colpo per il Porto, parliamo di un giocatore mediocre che non si valorizzerà di più». Noi vogliamo fidarci di Guardiola. Ci pare un tantino più affidabile.

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