Da una parte il suo futuro al Napoli e il rinnovo del contratto (ne abbiamo parlato qui), dall’altra un’analisi sulla spaventosa media gol tenuta in questa stagione. La Gazzetta dello Sport di oggi è Pipito-centrica: Higuain viene trattato in tutte le salse, e si scopre che nessuno è riuscito a tenere il ritmo che ha tenuto quest’anno negli ultimi vent’anni.
La statistica parte dal rapporto gol su minuti segnati: per il Pipita, sono uno ogni 87 minuti. Meglio di chiunque altro, nella storia recente del campionato italiano: Cavani 2013 (una rete ogni 102′), Ibrahimovic 2012 (un gol ogni 100′) e 2009 (ogni 125′), Di Natale 2011 (104′) e 2010 (103′). Tutti dietro, e anche di parecchio.
Il resto è un’ode continua: al record di Nordahl (35 gol, messo nel mirino per Napoli-Frosinone), al quasi doppiaggio rispetto al secondo classificato nella classifica cannonieri (Bacca e Dybala sono a 17), e anche un po’ alla (giustificata) dipendenza del Napoli dalle lune del suo attaccante principe. Leggiamo: «Dipendenza pura. Tutto qui, inutile sgolarsi per esaltare i meriti del collettivo: l’unica certezza è che senza Gonzalo Higuain, il Napoli non sarebbe lassù. […] Le sette giornate in testa alla classifica sono sì merito del lavoro del collettivo e di Maurizio Sarri, ma tutto è stato possibile per le sue invenzioni, per quel numero di realizzaioni che nessun altro attaccante ha saputo segnare negli ultimi vent’anni».
Insomma, Higuain al centro del Napoli in attesa del futuro. Ci mancherebbe altro, perché nessuno è come lui. E quest’anno, e queste cifre, sono lì a dimostrarlo in bella mostra.
