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Sousa: «È mancata la fortuna per una vittoria che meritavamo. Siamo una squadra che gioca a calcio»

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Sousa: «È mancata la fortuna per una vittoria che meritavamo. Siamo una squadra che gioca a calcio»
San Pietroburgo (Russia) 23/06/2021 - Euro 2020 / Svezia-Polonia / foto Uefa/Image Sport nella foto: Paulo Sousa

Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, ai microfoni di Mediaset Premium nel postgara dello stadio Artemio Franchi:

«Nel momento in cui abbiamo perso fluidità nelle nostre transizioni, abbiamo iniziato a soffrire una squadra organizzata e corta con il Napoli. Ci siamo ripresi, abbiamo ripreso il controllo del gioco ma non abbiamo avuto quel pizzico di fortuna per prenderci il risultato che meritavamo. È successa a noi la stessa cosa che è successa al Napoli nelle ultime partite. Abbiamo avuto sempre il controllo del gioco, e questo ci ha permesso pure di limitare il numero di falli e quindi di cartellini gialli. Noi siamo una squadra che prova sempre a giocare a calcio».

Gli obiettivi stagionali della Fiorentina:

«Abbiamo alzato l’aspettativa intorno a noi, ci abbiamo sempre creduto nel competere contro i migliori, contro quelli costruiti per vincere lo scudetto. Fin dall’inizio siamo stati vicini a tutti in classifica. Fa piacere vedere i ragazzi mantenere questo livello, cercare sempre di migliorarsi. È l’atteggiamento giusto per fare bene, oggi potevamo fare un passo in più che probabilmente meritavamo, però sono contento del fatto che i nostri tifosi, ma anche i sostenitori di altre squadre, ci fanno i complimenti per quello che facciamo in campo».

Il Napoli migliorato nella ripresa:

«Alla fine della seconda parte eravamo ancora alti, però nel secondo tempo abbiamo accelerato solo in certi momenti dato che il passo non sempre è stato il migliore. Questo ha allungato i nostri reparti e ha permesso al nostro avversario di venire su». 

 

Il ritorno del Franchi, se possibile, ha esaltato ancora di più i ventidue di Sarri e Paulo Sousa, protagonisti di altri novanta minuti di grande calcio. Roba bella fin da subito, dai primissimi minuti: distanze quasi inesistenti, non più di 45 metri tra le due, altissime, linee difensive. E poi scambi stretti, velocità e un pressing asfissiante, soprattutto da parte di una Fiorentina in grandissima condizione atletica. Meno spumeggiante il Napoli, specialmente nella seconda parte di un primo tempo dominato dai viola soprattutto sul piano dell’intensità. Nella ripresa, stesso copione con gli azzurri apparsi però più spavaldi, soprattutto in fase di rilancio: meno palle perse negli appoggi brevi e la possibilità di attaccare più volte la difesa viola, in cui Rodriguez e soprattutto Astori hanno brillato per tempismo negli anticipi.

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