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Serie A, arriva il fair play finanziario: dal 2018, per iscriversi, sarà necessario il pareggio di bilancio

Serie A, arriva il fair play finanziario: dal 2018, per iscriversi, sarà necessario il pareggio di bilancio

Fair Play finanziario, anche da noi. L’Italia come l’Europa, la Figc come la Uefa. Cambiano i nomi, ma forse anche la sostanza. La Federcalcio ha infatti varato il “Manuale applicativo del pareggio di bilancio”, un documento che fissa quali sono i ricavi e i costi rilevanti per la Covisoc nel giudizio sull’iscrizione di una società di calcio al campionato di Serie A. 

Marco Bellinazzo, giornalista de IlSole24ore, ha pubblicato un post sul suo blog in cui spiega le nuove regolamentazioni decise dalla Figc a partire dalla stagione 2018/2019. Per iscriversi a quel campionato sarà necessario rimanere entro certi limiti: «Il risultato di bilancio – si legge – è costituito dalla differenza tra i ricavi rilevanti e i costi rilevanti e deve essere calcolato per ogni esercizio. Nel caso in cui il risultato di bilancio complessivo sia positivo, la società avrà un surplus. Al contrario, qualora si riscontri un deficit di bilancio si porrà il problema di stabilire se il rosso è accettabile o meno. A differenza del Fair play finanziario Uefa, che fa riferimento a una cifra assoluta di perdita ammissibile (ora 30 milioni), la Figc tollera una “deviazione”pari al 25% della media del fatturato dei tre esercizi immediatamente precedenti».

Per ricavi rilevanti si intendono quelli derivanti dal botteghino, dai diritti televisivi, da sponsorizzazioni e da attività commerciali e royalties, più le le plusvalenze da gestione dei calciatori e i proventi finanziari. I costi rilevanti, di converso, sono quelli dell’attività sportiva e quelli amministrativi, ingaggi e oneri sociali, ammortamenti, minusvalenze da gestione dei calciatori, interessi ed oneri finanziari. Non sono inclusi i capitali investiti nell’impiantistica sportiva (direttamente attribuibili alla costruzione/ristrutturazione di impianti di proprietà o per la ristrutturazione di impianti ricevuti in concessione pluriennale da terzi) e per il settore giovanile o femminile della stessa società.

Se il deficit dovesse superare la soglia Figc, la differenza sarà interamente a carico delle società, che dovranno provvedere con mezzi propri mediante aumento di capitale interamente sottoscritto e versato, versamenti in conto futuro aumento di capitale e finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. Nel caso il rosso sia superiore al 50% della media del fatturato triennale, la Covisoc potrà disporre il divieto di tesseramento di nuovi calciatori per due sessioni di mercato.

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