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Bologna-Napoli 3-2 / Riappare il fantasma di Mirante e Reina commette il suo primo errore

Bologna-Napoli 3-2 / Riappare il fantasma di Mirante e Reina commette il suo primo errore
Reina in una foto di Matteo Ciambelli

I dieci gesti da ricordare di Bologna-Napoli 3-2

11′ pt – Parata di Mirante su Callejon e messaggio lanciato a noi che guardiamo. Vi faremo soffrire. C’è Donadoni in panchina e viene in mente che la sola sconfitta è arrivata a Reggio. La fatal Emilia.

13′ pt – Destro porta in vantaggio il Bologna con una cavalcata di potenza, forza fisica, tecnica. Resiste ad Albiol e fa passare la palla sotto il corpo di Reina. Parte in leggero fuorigioco, ma a chi lo vai a raccontare?

20′ pt – Visto che dai calci piazzati non riusciamo a far gol con la stessa frequenza con cui ne faceva l’Empoli, decidiamo di prenderne. Allan e Ghoulam non saltano, Rossettini salta e fa gol di testa. 

34′ pt – Callejon prova a ricordarsi com’è fatta una porta, ma la sua conlusione sbatte sul culo di Oikonomou, viene deviata con la mano da Mirante sul palo. Chi vuole capire, lì capisce definitivamente che non è giornata.

38′ pt – Nella città di Cofferati, Mazzoleni si traveste da cinese, torna per un attimo quello di Pechino e ferma il contropiede partito del Napoli per ammonire Destro, commettendo due errori: nega il vantaggio e sventola un giallo che non c’era.

1’st – Higuain ritorna umano e spara un piattone sopra la traversa da posizione più che favorevole.

14′ st – Con ancora trenta minuti di partita davanti, Mirante fa una giocata chiave murando una deviazione sotto misura di Higuain che avrebbe rimesso in discussione la partita. Si conferma uno dei fantasmi più ostici da superare.

15′ st – Il primo vero errore di Reina dal suo ritorno a Napoli arriva sul 3-0 di Destro, lanciato involontariamente da Hamsik. Ricorda un po’ quello che accadde a Bergamo due anni fa, quando nel giorno di un altro tracollo volle contribuire alla causa. Ma quando un calciatore sbaglia, prima di criticarlo, noi ricordiamo sempre tutte le altre volte che ha tolto le castagne dal fuoco.

30′ st – Il pubblico di Bologna intona il ritornello di ‘O Surdato ‘Nnammurato credendo di sfottere così i napoletani presenti allo stadio. Non una cosa nuova. Lo avevano già fatto nell’anno in cui perdemmo l’aggancio alla Champions sul loro campo, con Mazzarri. Ma prima di loro lo avevano fatto allo Stadium di Torino e all’Olimpico di Roma. Non sono neppure capaci di inventarsi uno sfottò, loro che fischiarono Caruso. Del resto, i loro artisti hanno spesso voluto cantare in napoletano, in omaggio alla nostra città. Non risulta il contrario.

47′ st – Dopo i due gol con cui Higuain ha riaperto clamorosamente la partita nel finale, il Napoli si lancia all’assalto nel tentativo di acchiappare il pareggio incredibile. Ma Maggio sbaglia il cross da destra, facendolo sorvolare sopra la porta, oltre la linea di fondo. È finita.
Il Ciuccio

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