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Atalanta-Napoli 1-3 / Se Reja è Clint Eastwood, Sarri è Eli Wallach

Atalanta-Napoli 1-3 / Se Reja è Clint Eastwood, Sarri è Eli Wallach

I dieci gesti da ricordare di Atalanta-Napoli 1-3

0’ – L’abbraccio tra Sarri e Reja, due signori del calcio, due hombre vertical che abbiamo avuto la fortuna di avere sulla nostra panchina. Se Reja è Clint Eastwood, come disse De Laurentiis, Sarri è Eli Wallach

6’ – Si comincia subito, come ricordato da Fabrizio d’Esposito, con un lancio di Reina a Higuain, un lancio di sessanta metri che non si vedeva dai tempi di Rudy Krol. Per non rovinare la ricostruzione storica, Higuain pensa bene di travestirsi da Speggiorin.

7’ – Mentre sta per tirare il calcio d’angolo, Callejon riconosce nella curva bergamasca un tipo che gli sta antipatico nella curva bergamasca e prova a colpirlo. Qualcuno giura di aver visto Sarri in panchina spiegare in latino perché i corner li tira Jorginho.

33’ – Non male questo Grassi che fa un mezzo sombrero, mezzo, a Higuain che riesce a resistere alla tentazione di colpire la palla con la mano. Grassi conclude tirando al volo, se avesse segnato si sarebbe chiamato Zinedine.

47’ – Albiol scopre il suo lato crudele e rovina Natale e Befana ai figli di Denis. Spazza alla Moreno Ferrario un pallone che stava pericolosamente arrivando dalle parti del Tanque avvelenato.

50’ – Bassi compie una parata alla Schumacher (Harald, non Michael) su un bolide terra-aria di Higuain. È la parata che decreta il risveglio del guerriero Gonzalo.

61’ – Il tacco con cui Hamsik chiude il triangolo con Insigne sulla fascia sinistra riporta sul campo di Bergamo l’immagine di sua maestà Socrates il re del colpo di tacco, filosofo medico e comunista.

73’ – Non è un record ma due ammonizioni in tre minuti meritano una menzione in questa rubrica. Protagonista Jorginho che prima si aggrappa a Gomez e poi viene colto da un accesso di agonismo al limite dell’area dell’Atalanta. 

88’ – Lo slalom di Dries Mertens in omaggio ad Alberto Tomba che proprio ieri ha compiuto 45 anni. A Paletta – omonimo del grande amico di Albertone – non resta che aggrapparsi e raggiungere Jorginho negli spogliatoi.

Senza tempo – Higuain meriterebbe una rubrica a parte. Oggi ha ricoperto tutti i giocatori del passato del Napoli, da Speggiorin a Vagheggi nel primo tempo, Giordano e Careca nel secondo. Il gesto più bello resta il suo abbraccio a Sarro dopo il gol del 2-1. Una foto che a Castel Volturno meriterebbe una cornice speciale.

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