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Confesso, non credo all’ipotesi biscotto tra Roma e Lazio. Ci sono 31 milioni di motivi per voler arrivare secondi

Confesso, non credo all’ipotesi biscotto tra Roma e Lazio. Ci sono 31 milioni di motivi per voler arrivare secondi

Dopo aver dato la notizia, non posso esimermi dal dire la mia. In verità qualcosa ho accennato anche nel pezzullo ma in tanti – come accade da sempre nel giornalismo – si fermano al titolo e quindi lo esplicito qui. Premesso che dobbiamo ancora giocare e quindi battere il Cesena per sentirci ancora in corsa per un posto in Champions, credo poco all’ipotesi biscotto tra Roma e Lazio.

E il mio punto di vista non si basa sulla storica antipatia tra i due club (qualche precedente di derby non giocato c’è) ma esclusivamente sugli interessi in ballo. In palio ci sono 31 milioni di euro. Arrivare secondi o terzi non è affatto la stessa cosa. Giocare i preliminari – in cui ci sarebbero anche squadre come Manchester United, Bayer Leverkusen, Valencia, tanto per fare qualche nome – non sarebbe una passeggiata di salute. Né la Lazio né la Roma sarebbero testa di serie (sono rispettivamente 40esima e 46esima nel ranking Uefa) e di conseguenza il preliminare diverrebbe ad alto rischio.

Insomma, la contemporaneità delle partite (peraltro nel nostro campionato prevista solo all’ultima giornata) sarebbe auspicabile ma una combine la vedo una strada difficilmente percorribile. In caso di pareggio del Napoli a Torino contro la Juventus (sempre che si vinca stasera eh), la Roma dovrebbe far vincere la Lazio per poi battere il Palermo ed essere ricambiata da una sconfitta dei biancocelesti a Napoli. Mi sembra un po’ fantascienza. Poi, per carità, tutto è possibile anche che ci si accontenti di sfiorarla soltanto la Champions.

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