Napoli-Lazio 0-1 / Pioli ha vinto con due mosse. Facendo entrare Lulic e spostando a destra Felipe Anderson

Napoli-Lazio 0-1, Coppa Italia, il taccuino di BenitezNon siamo noi a doverci scoprire. Questa è l’idea di partenza. Se la Lazio ci lascia spazio, giochiamo come piace a noi. Non ci snaturiamo solo perché ci basta lo 0-0. Dietro Higuain ci sono i soliti tre giocatori offensivi. Britos ancora preferito a Koulibaly. Mi garantisce lancio […]

Napoli-Lazio 0-1, Coppa Italia, il taccuino di Benitez
Non siamo noi a doverci scoprire. Questa è l’idea di partenza. Se la Lazio ci lascia spazio, giochiamo come piace a noi.

Non ci snaturiamo solo perché ci basta lo 0-0. Dietro Higuain ci sono i soliti tre giocatori offensivi.

Britos ancora preferito a Koulibaly. Mi garantisce lancio lungo per saltare il centrocampo e qualche uscita in più palla al piede. Di nuovo piu di 80 palloni toccati, come all’Olimpico il più cercato dai compagni.

Maggio a destra ha il compito di tenere a freno Felipe Anderson. Deve accompagnare l’azione d’attacco meno di quanto abbia fatto all’Olimpico con la Roma. Funziona.

A Gargano chiedo energia nuova nel cuore della squadra. Ma è al rientro, più di questo caos ordinato non può dare.

Inler prova a cucire e tenere corta la squadra. Il suo però non è mai stato un atelier di lusso.

La Lazio se ne è rimasta coperta per non darci il vantaggio del contropiede. Per trovare un buco in cui passare siamo tornati spesso da Andujar, facendogli toccare 59 palloni. Solo Britos, Ghoulam e Hamsik ne hanno giocati di più.

Albiol gioca la sua partita da pulcino spaventato. Il fisico di Klose lo intimidisce. Era diffidato, salterebbe la finale. Verrebbe voglia di giocarla, a questo punto.

La trasferta in America con la nazionale mi ha restituito un Higuain pesante. Ha la gamba imballata, gli manca lo sprint, gioca come se si trascinasse uno scafandro.

Pipita ha due occasioni e due volte arriva con mezzo passo di ritardo. L’anticipo di Basta non è una cosa che un Higuain vero possa sopportare.

Stessa cosa per quel pallone che prova a trascinarsi davanti e che invece gli resta incastrato tra i tacchetti e il sedere, come i Super Santos fra le gambe della statua di Garibaldi in mezzo alla piazza alla ferrovia.

Gabbiadini soffre le partite a distanza ravvicinata. Non sa ancora essere brillante due volte di fila in quattro giorni. Imparerà. Il Napoli lo aspetti.

Anche Mertens ha qualcosa in meno rispetto a sabato scorso. Basta probabilmente è anche un marcatore più attento.

Il palo di Gabbiadini è una specie di campanello d’allarme. Ci dice che le cose così devono andare. Spinge al fatalismo. Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato.

Il Napoli è il mio Napoli quando segna. Se l’attacco si ferma, non andiamo da nessuna parte.

Non siamo in grado di sopportare la cronica tremarella difensiva se l’attacco non dà il suo contributo e non lo sta dando.

Ormai non vale neppure la pena capire chi siano i titolari davanti. Le rotazioni seguono lo stato di forma che mi dimostrano in allenamento.

Callejon entra e non ha alcun impatto sulla partita. Si prepara per un colpo al volo ma era nascosto dietro un difensore.

Insigne invece entra con la voglia di lasciare il segno. Sono contento. Sabato ero stato criticato per averlo messo in campo quando, dicevano, era evidentemente non ancora pronto.

Pioli ha vinto con due mosse. Facendo entrare Lulic e spostando a destra Felipe Anderson.

Non avendo Cabrini o Maldini da mettere a sinistra, potevo rispondere in un solo modo: aggiungere un esterno a sinistra più propenso di Mertens a tornare e marcare. De Guzman.

Non volevo che De Guzman facesse Facchetti. Ci bastava che facesse il De Guzman. Invece Felipe Anderson a destra ha scoperto il significato della parola libertà.

Ghoulam saltato due volte sul piede destro, rientrando, prima che fosse fatale la terza azione uguale, con assist verso Lulic al centro. Un poco più di intuito si poteva mettere in campo.

Anche la lettura del passaggio da destra non è stata eccezionale. Britos buca la palla. Mauri si stacca verso il centro dell’area e distrae Maggio. Non è la prima volta che ci facciamo tagliare fuori così.

Dal 65′ in avanti la partita tatticamente così doveva andare. Pioli doveva azzardare qualcosa in più, noi dovevamo coprirci. Non avrebbe avuto senso mettere Insigne sullo 0-0. 

Abbiamo dominato sulle palle alte: 17 duelli vinti su 24. Ci hanno fatto gol rasoterra.

Capitolo Hamsik. Mi sono rassegnato a vederlo giocare così, quasi da estraneo, quasi come se chiedesse il permesso per entrare nelle azioni e dopo chiedesse scusa per averle giocate. Ma ha fatto un tiro in porta da applausi e un passaggio in verticale meraviglioso.

Siamo fuori. Peccato. Volevo regalare a Napoli altre due finali. Questa di Coppa Italia e la Supercoppa. Siamo fuori ma guardiamo avanti. Che altro ci resta da fare?
Il Ciuccio

Correlate
De Laurentiis pensa a Benitez

Il taccuino di Benitez / Chiamatemi don Rafe’ l’ultima volta. A modo vostro mi avete voluto bene, anche se adesso non lo sapete ancora

di - Chiamatemi don Rafè, questo vi dissi il primo giorno. Non mi faceva impazzire, ma sempre meglio di come mi vorreste chiamare adesso. Il calcio è un’esperienza di psicologia collettiva. Qui l’incanto è durato fino al primo pareggio in casa, 1-1 con il Sassuolo.  Poteva finire meglio, ne sono consapevole. Spero che non dobbiate dirlo a […]

Taccuino di Benitez / Belli tutti questi bambini in campo. Li hanno portati a lezione di geologia. Papà, papà, che cos’è il Vesuvio?

di - Juventus-Napoli 3-1, il taccuino di Benitez Penultimo taccuino italiano. Al posto dei miei appunti andranno in onda le lezioni su come si annodano le sciarpe azzurre al collo.  La Juve è scesa in campo così demotivata che ha fatto passare la voglia di giocare anche ai miei. Ci hanno sempre indicato la Juve come modello […]

Il taccuino di Pecchia / Napoli-Cesena vista con gli occhi dell’avvocato e codice penale alla mano

di - Napoli-Cesena 3-2, il taccuino di Pecchia Rafa mi ha lasciato il taccuino ma è un furbacchione, si è tenuto la penna perché ha paura che io gli possa fare le scarpe. In verità, più che guardare le partite con gli occhi dell’ex calciatore o dell’allenatore, continuo a guardare con gli occhi dell’avvocato. Contro Lucchini un […]

Il taccuino di Benitez / Abbiamo applicato uno schema immortale del calcio di strada. Dopo tre calci d’angolo, un gol

di - Napoli-Dnipro 1-1, il taccuino di Benitez Se resto, l’anno prossimo chiedo un rinforzo dell’ufficio cancelleria. Ho bisogno di un taccuino con più fogli. Sono curioso di vedere l’effetto che mi farebbe il rinnovo. A Napoli può generare fiacchezza come a Zuniga oppure rigenerare come è successo a Maggio. D’altro canto questo è il suo periodo, […]

Napoli-Milan / Tiri in porta totali: 27 a 2. Luperto significa che davvero mi interessa vedere un business plan

di - Napoli-Milan 3-0, il taccuino di Rafa BenitezOgni volta che vedo il Milan, mi sento dieci anni di meno.  Con i ragazzi però ho voluto essere chiaro. Non devono andare sotto 3-0 per farmi sentire più giovane. Un malinteso c’è stato comunque. No, Gonzalo. Lo slogan “nessuno tocchi Milano” non valeva anche per il tuo calcio […]

Ho sognato che l’Empoli ce ne faceva quattro, che Koulibaly si trasformava in Prunier e che Sarri si prendeva la mia panchina

di - Empoli-Napoli 4-2, il taccuino di Rafa BenitezHo fatto un brutto sogno. La Roma vinceva contro la sua ex bandiera Di Francesco e il Napoli perdeva contro il napoletano Sarri. Un sogno così incredibile ma così incredibile che l’Empoli ce ne faceva quattro. Un sogno così incredibile ma così incredibile che due gol erano autogol. Un […]

Il paradosso Benitez

A un certo punto ho pensato: all’arretramento di Hamsik, al donnaiolo Higuain, al Napoli che è una delusione. E mi sono chiesto: ma veramente state facendo?

di - Napoli-Sampdoria 4-2, il taccuino di Rafa BenitezÈ successo a un certo punto. A un certo punto, durante la partita. A un certo punto durante la partita ho pensato che siamo andati in svantaggio e non ci siamo persi d’animo, noi squadra senza palle, senza grinta, senza cazzimma. A un certo punto durante la partita ho […]

Il taccuino di Benitez / Siamo l’unica squadra di serie A con due giocatori fra i primi dieci della classifica marcatori

di - Cagliari-Napoli 0-3, il taccuino di Rafa BenitezDopo la partita di Wolfsburg, vi sareste giocati tutti qualcosa sulla sconfitta di Cagliari. Se perdiamo, siamo la solita squadra senza continuità e immatura. Se vinciamo, di noi si dirà che riapriamo la sequenza dei rimpianti. Callejon ha deciso di mandarci sulla seconda via. Se avessimo battuto il Palermo, […]

I ragazzi si sono informati con il cuoco sul menu della settimana confrontandolo con il programma delle partite. Se si vince anche contro i tedeschi, giovedì gnocca

di - Adesso è chiaro. Ho una squadra che pensa solo al sesso. Avete fatto caso che dopo ogni gol corrono tutti ad abbracciarsi? Poi, stando in ritiro, l’unico modo per avere dei contatti fisici con qualcuno era proprio segnare tanto. Perciò ne abbiamo fatti tre. In realtà ne abbiamo fatto quattro. Anche Higuain l’aveva messa dentro. […]

Roma-Napoli 1-0, il taccuino di Benitez / Siamo la squadra perfetta per le partite a Pasqua. Resuscitiamo tutti

di - Roma-Napoli 1-0, il taccuino di Benitez Partita numero 45. Quest’anno alla fine non saranno meno di 57. Un mese fa contro l’Inter abbiamo giocato la nostra partita numero 38, vale a dire quelle che la Lazio giocherà in tutto l’anno. Reggere su tre fronti è una cosa difficilissima. Non devo chiedermi se Higuain va sostituito […]