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Italo Alloggi spiega a Sky i motivi della protesta del Napoli

Domenica sera a Sky il garbato botta e risposta tra Italo Alloggi e la signora Ilaria D’Amico e i suoi ospiti. Un esempio di comunicazione efficiente

Italo Alloggi spiega a Sky i motivi della protesta del Napoli

Studio di Sky, domenica sera, ore 22,40

Ilaria D’Amico: “E adesso colleghiamoci con Napoli, dove dovrebbe esserci Benitez con il nostro Ugolini”.

Massimo Ugolini: “No, Ilaria, Benitez non c’è“.

Ilaria D’Amico: “Non c’èèèèèèè?!!???!!??? Come sarebbe a dire che non c’èèèèèèè?!!???!!???”.

Massimo Ugolini: “Ho qui con me il direttore generale del Napoli, Italo Alloggi, che ci spiegherà il motivo di questa assenza”.

Italo Alloggi: “Buona sera”.

Ilaria D’Amico: “Buona sera, Alloggi, ben tornato nella nostra trasmissione. Ci aiuti a capire meglio il senso di questa assenza di Benitez ai nostri microfoni. Qual è il motivo di questo silenzio stampa?”.

Italo Alloggi: “Non si tratta del solo Benitez, signora D’Amico. Tutto il Napoli non rilascerà dichiarazioni, io sono qui per spiegare i motivi della nostra posizione. Prima voglio precisare che non si tratta di un silenzio stampa. E’ solo una forma di protesta per dirci profondamente insoddisfatti della maniera in cui Sky fa informazione sulle questioni che riguardano il Napoli, a nostro giudizio, si capisce, e a nostro giudizio mancando di rispetto alla società, ai tifosi e a un’intera città”.

Ilaria D’Amico: “Dottor Alloggi, mi perdoni, ma lei si rende conto dell’assoluta gravità dell’iniziativa del Napoli e delle sue affermazioni?”.

Italo Alloggi: “Certo che me ne rendo conto, signora, altrimenti non sarei qui a motivare questa protesta. Gravi sono del resto, a nostro giudizio, le posizioni di Sky verso il Napoli”.

Ilaria D’Amico: “Dottor Alloggi, sono veramente sorpresa e senza parole per questa presa di posizione che, me lo lasci dire, non è soltanto bizzarra ma vìola anche dei patti e degli accordi scritti fra la nostra emittente e le società di calcio. Le ricordo che si tratta di accordi e contratti economici”.

Italo Alloggi: “Signora D’Amico, lei conosce il contratto che regola i rapporti fra Sky e la Lega, e dunque il Napoli?”.

Ilaria D’Amico: “Sono certa di sapere che i club sono tenuti a concedere i loro tesserati nel dopo-partita”.

Italo Alloggi: “Lei può chiarirmi se nel contratto è previsto che i nostri tesserati debbano essere trattati con maleducazione e scostumatezza?”.

Ilaria D’Amico: “Dottor Alloggi, non so a cosa si riferisca. Nel nostro studio, come tutti sanno e ci riconoscono, vige un principio di equidist…”.

Massimo Mauro: “Ilaria, scusa se ti interrompo, ma mi sento chiamato in causa per l’episodio di domenica scorsa”.

Italo Alloggi: “Fa bene a sentirsi chiamato in causa, Mauro. Il Napoli non può accettare che i propri tesserati siano trattati in questa trasmissione con i toni che lei pretende di usare”.

Ilaria D’Amico: “Dottore, noi esercitiamo solo il diritto di cronaca e di critica e se certi toni sono stati usati forse allor…”.

Massimo Mauro: “Ilaria, lasciami chiarire. Qui in studio tutti, me compreso, abbiamo solo fatto notare a Benitez che non voleva rispondere che non c’erano episodi arbitrali che a nostro parere avessero danneggiato il Napoli”.

Italo Alloggi: “Mauro, lei ha dato del disonesto al nostro allenatore. Disonesto non è termine con cui si possa configurare l’esercizio del diritto di cronaca o di critica. Lo ha fatto, aggiungo, quando il collegamento con Torino era terminato, quando cioè Benitez non aveva più la possibilità di replicare. Signora D’Amico, lei parlerebbe ancora con delle persone che dovessero darle della disonesta in diretta tv davanti a circa un milione di spettatori, e in sua assenza?”.

Ilaria D’Amico: “Dottor Alloggi, veramente noi qui a Sky…”.

Italo Alloggi: “Glielo dico io, signora. Lei non ci parlerebbe e avrebbe la mia totale approvazione”.

Ilaria D’Amico: “Per una questione di civiltà e di cultura, io dico che…”.

Italo Alloggi: “Signora, mi scusi: stabiliamo su quale piano ci stiamo muovendo. Se ci stiamo muovendo sul piano della civiltà e della cultura, non possiamo accettare che un nostro tesserato, che a una persona pulita, corretta e leale come il signor Benitez, venga chiamato disonesto da uno dei vostri opinionisti. Se invece parliamo di contratti, di accordi economici, di diritti e doveri, allora mi faccia vedere l’articolo in cui c’è scritto che avete il diritto di usare questi toni nei nostri confronti. Toni che non vengono usati, aggiungo, con nessuna altra squadra. E credo che ci siamo capiti, senza che io debba approfondire la materia con ulteriori dettagli”.

Giorgio Porrà: “Dottor Alloggi, mi piacerebbe riportare la discussione su un terreno di confronto franco e aperto, in cui si possa trovare un punto di incontro e di mediazione fra le sue posizioni e la nostra legittima libertà di esprimere un parere, anche forte, anche brusco, anche…”.

Italo Alloggi: “Dottor Porrà, mi perdoni, ma l’aggettivo disonesto non è un parere forte e brusco, è un’offesa. Sa una cosa? Stasera avremmo voluto disertare del tutto le telecamere e lasciare un vuoto a Sky. Invece ho deciso di venire io a parlare con voi per spiegare i motivi dell’assenza dei tesserati. Se non fossi venuto neanche io, avremmo avuto torto e forse ci saremmo esposti a una rivalsa legale. In questo caso, qui c’è un responsabile della società che vi sta spiegando con chiarezza che da Sky il Napoli si sente offeso e che per questo stasera non parliamo con voi. Non parleremo con voi finché Sky non riterrà opportuno porgere le sue scuse al nostro allenatore”.

Massimo Mauro: “Ma su, Alloggi, lei sta esagerando. Io parlavo di disonestà dal punto di vista sportivo…”.

Italo Alloggi: “Certo, Mauro, questo a me è chiaro. Cosa voleva intendere, altrimenti? Che Benitez truffa, deruba, rapina? Non riesco in ogni caso a entrare in sintonia con il suo codice, per il quale la disonestà sportiva, come la chiama lei, sarebbe una cosa di poco conto”.

Massimo Mauro: “Ma no, andiamo, ci siamo capiti. Io ho usato quella parola per dire…”:

Italo Alloggi: “Disonestà sportiva è un’accusa ugualmente grave, per uno sportivo è gravissima, mi spiace che lei non abbia la sensibilità per coglierlo. Lei ha vestito la maglia di questo club nel suo momento più glorioso. Lei conosce la passione di questo pubblico. Lei conosce le diverse anime di questa città. Lei dovrebbe avere un patrimonio di conoscenze su Napoli che potrebbe adoperare per raccontare Napoli in modo veritiero. Se lei accusa di disonestà una persona come Benitez, se Sky le lascia la possibilità di farlo, non esiste a nostro giudizio e a giudizio dei legali che abbiamo consultato, nessuna ragione di tipo economico per continuare a parlare con Sky. Non veniamo qui a farci insultare solo perché ci riempite di soldi. Sky paga i diritti di trasmissione del campionato di serie A, non ha comprato il diritto di insultare chi non gli sta simpatico”.

Zvonimir Boban: “Ma questo è assurdo. Dottore, qui non facciamo questioni di simpat…”.

Italo Alloggi: “Ne fate, Boban, ne fate. Ma questa non è una colpa. Vi possono stare più simpatiche alcune squadre per i motivi più disparati: per ragioni di affari, per ragioni sentimentali, per ragioni di diffusione. Non ve lo contesta nessuno. Mastichiamo amaro, ingoiamo e accettiamo. Potete farvi stare simpatico chi volete. Avete perfino condotto una campagna derisoria delle ragioni per cui i napoletani si sarebbero dovuti sentire offesi dai cori sul Vesuvio. Almeno lasciatemi la libertà di ritenere che non potete insultare chi non rientra nella cerchia delle persone a voi gradite. Questo è quanto stasera il Napoli aveva da dire a Sky. Spero di avervi spinto a riflettere su certe posizioni e su certi errori che avete commesso. Chiedere scusa è una meravigliosa dimostrazione di intelligenza. Sono certo che Sky ce la regalerà. Arrivederci, a domenica prossima”.
Nando Deguti

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