Il Napoli dei quattro moschettieri conquista i quarti di Europa League, storico traguardo dell’era De Laurentiis

La burla di questa partita all’Arena Khimki di Mosca è che finisce 0-0 nonostante Benitez abbia sventagliato tutto il potenziale offensivo azzurro (Callejon, Gabbiadini, Mertens, Higuain) e la Dinamo si sia buttata tutta in avanti nella ripresa per rimediare all’1-3 del San Paolo. Andujar non ha dovuto fare un solo intervento decisivo, mentre i fuochi […]

La burla di questa partita all’Arena Khimki di Mosca è che finisce 0-0 nonostante Benitez abbia sventagliato tutto il potenziale offensivo azzurro (Callejon, Gabbiadini, Mertens, Higuain) e la Dinamo si sia buttata tutta in avanti nella ripresa per rimediare all’1-3 del San Paolo.

Andujar non ha dovuto fare un solo intervento decisivo, mentre i fuochi pirotecnici del Napoli sono finiti sui legni moscoviti (Mertens e Callejon) e Maggio, Higuain e Callejon non hanno sfruttato tre comode palle-gol.

Napoli nei quarti di Europa League ventisei anni dopo il Napoli di Maradona, quarta volta in tutta la sua storia (31 tornei europei), prima volta con De Laurentiis. Benitez fiuta la Coppa europea, ma chi sarà il prossimo avversario?

La Dinamo, a parte il mordente sfoderato nella ripresa, a caccia di una impresa impossibile, è stata assai modesta, in balia del Napoli nel primo tempo, generosamente avanti nella ripresa.

Ha tentato Valbuena, il nanetto francese (1,67), di mettere un po’ di pepe nella partita, ma teneva troppo la palla e alla fine veniva chiuso dal raddoppio delle marcature azzurre.

La Dinamo ha cercato di spingere sulla sinistra con Buttner e il più pericoloso Dzsudzsak. In area la difesa azzurra ha concesso solo due palloni in offside per i gol fasulli di Samba e Kokorin.

Il Napoli poteva stravincere con la formazione dei quattro moschettieri d’attacco. Raccoglie un utile pareggio senza reti che vale la qualificazione e tanto basta per tornare da Mosca felici e contenti.

Non sono disponibili Koulibaly e Gargano. Spazio a Maggio (capitano) dopo quattro partite saltate. Conferma di Ghoulam a sinistra. I centrali sono Albiol e Britos. In mediana riposa Inler, largo a David Lopez in tandem con Jorginho. Avanti, tutte le bocche da fuoco. Dietro Higuain ci sono Callejon, Gabbiadini e Mertens.

In un quarto d’ora il Napoli fallisce un clamoroso tre a zero. Sul corner di Gabbiadini, Maggio tutto solo in area manca il colpo di testa in gol (3’). Si stampa sulla traversa il destro improvviso di Mertens (11’). Poi Callejon, smarcato da un lancio di Jorginho, conclude sul palo lontano (15’).

Quando si spreca tanto, si paga dazio. Ma è troppo modesta la Dinamo, più apprezzabile a Napoli, schierata ancora col 4-4-2 con la conferma in attacco di Kokorin e Kuranyi. Valbuena regista a tutto campo. Ma la qualità tecnica della squadra russa è modesta.

Ancora a inizio di ripresa Higuain, dopo avere dribblato Gabulov sul vertice destro dell’area moscovita, alzava il pallonetto oltre la traversa della porta vuota (58’).

La Dinamo ringraziava, ma non aveva le armi per punire il Napoli di tanto spreco. I russi venivano avanti in massa nella ripresa, ma era un arrembaggio confuso e disperato. Il Napoli si abbassava pericolosamente.

Continuavano David Lopez e Jorginho a conquistare palla, Albiol e Britos mettevano la museruola a Kuranyi e Kokorin, anche sulle fasce Maggio chiudeva la corsia destra e Ghoulam quella sinistra.

Il Napoli dei quattro attaccanti badava ormai a controllare il match non facendo fatica contro la pochezza della Dinamo.

Andujar doveva parare i tiri non irresistibili di Dzsudzsak (59’) e Valbuena (66’), mentre fallivano platealmente la mira Samba (60’), Buttner (67’), Kuranyi (70’ la conclusione più pericolosa) e Kozlov (78’).

Di fronte al fragile pim-pum-pam dei russi, Callejon sbagliava la terza palla-gol della serata quando Hamsik, subentrato a Gabbiadini, lo lanciava in gol, ma lo spagnolo si faceva parare la conclusione ravvicinata (83’).

C’era solo il timore che la Dinamo potesse trovare un gol e imporre al Napoli un finale poco comodo. Ma questo non è accaduto. Il Napoli del secondo tempo era forse stanco e perciò si rintanava nella sua metà campo ostruendo le linee di passaggio e raddoppiando la marcatura sul possessore di palla. Una accorta seconda parte della gara più che altro difensiva.

Benitez faceva i suoi cambi per avere maggiore freschezza in campo. Non solo Hamsik per Gabbiadini (71’), ma anche De Guzman per Mertens (63’) e, sorpresa, Zuniga per Higuain (81’).

Qualificazione segnata dal 3-1 di Fuorigrotta nella notte strepitosa di Higuain, tripletta memorabile. Ora si torna al campionato dove c’è molto da recuperare in attesa del sorteggio per gli accoppiamenti dei quarti.   
Mimmo Carratelli 

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; Jorginho, David Lopez; Callejon, Gabbiadini (71’ Hamsik), Mertens (63’ De Guzman); Higuain (81’ Zuniga).

DINAMO MOSCA (4-4-2): Gabulov; Kozlov, Samba, Hubocan, Buttner (84’ Ionov); Zhirkov, Vainqueur; Valbuena, Dzsudzsak; Kuranyi, Kokorin.

ARBITRO: Nijhuis (Olanda).

EUROPA LEAGUE.

Ritorno ottavi. Qualificati.

Dinamo Mosca-Napoli 0-0 (1-3). NAPOLI

Dinamo Kiev-Everton 5-2 (1-2). DINAMO KIEV

Roma-Fiorentina 0-3 (1-1). FIORENTINA

Torino-Zenit 1-0 (0-2). ZENIT

Inter-Wolfsburg 1-2 (1-3). WOLFSBURG

Besiktas-Brugges 1-3 (1-2). BRUGGES

Ajax-Dnipro 2-1 (0-1). DNIPRO

Siviglia-Villarreal 2-1 (3-1). SIVIGLIA

QUARTI DI FINALE: 16/23 aprile.

Sorteggio: oggi, 20 marzo.

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