ilNapolista

Napul’è sia l’inno del Napoli

Napul’è sia l’inno del Napoli

Se non ricordiamo male, Napul’è fu ascoltata al San Paolo prima di Napoli-Inter del 2010. Quella sera, inaspettatamente, risuonò quella che possiamo definire la canzone più famosa e più identitaria di Pino Daniele. La sciarpata partì in automatico. Come avviene a Roma quando, subito dopo la lettura delle formazioni, parte “Roma Roma” di Antonello Venditti. Finì zero a zero, con due pali che salvarono Mourinho. Poi di Napul’è si persero le tracce. O forse fu suonata solo un’altra volta. Pino Daniele continua a esserci nel medley pre-partita. Adesso, dopo le formazioni, parte I say je sto cca.

Napul’è ha sicuramente un fascino diverso. Potrebbe essere lei l’inno che il Napoli da anni sta cercando. È di fatto l’inno contemporaneo di Napoli. Una canzone che all’istante richiama quel senso identitario in cui tutti si ritrovano. Non è la prima volta che il Napolista lancia questa proposta, ma oggi ci sembra ahinoi il giorno per riproporla. Un lettore ci ha scritto: “Sarebbe bello se diventasse la nostra You’ll never walk alone”. Napul’è da ascoltare dopo la lettura delle formazioni. Sempre. E magari a fine partita, in caso di vittoria, ’O surdato ’nnammurato, versione originale ovviamente.

ilnapolista © riproduzione riservata