Benitez: «I tifosi possono farci volare,ma c’è anche il rischio dell’effetto contrario. Il contratto? Ne parleremo più in là»
La conferenza stampa di Rafa Benitez alla vigilia di Cesena-Napoli, tratta dal sito tuttonapoli.net, da leggere dal basso in alto. Sui rinforzi delle altre: “Noi possiamo dire quello che vogliamo sugli acquisti, ma bisogna vederli in campo, se si adattano allo stile di gioco, anche alla città. Io credo che Gabbiadini e Strinic si adetteranno […]

La conferenza stampa di Rafa Benitez alla vigilia di Cesena-Napoli, tratta dal sito tuttonapoli.net, da leggere dal basso in alto.
Sui rinforzi delle altre: “Noi possiamo dire quello che vogliamo sugli acquisti, ma bisogna vederli in campo, se si adattano allo stile di gioco, anche alla città. Io credo che Gabbiadini e Strinic si adetteranno bene, poi il rendimento dipende da tanto ed a volte bisogna attendere un pò”.
13.08 – Per il dott. Lombardo, ci sarà il lutto al braccio ed un ricordo di Pino Daniele? “Non credo ci sarà già il lutto al braccio col Cesena, attendiamo la gara con la Juventus per ricordarlo”.
Gargano è stato importante a Doha, gli altri centrocampisti come stanno? “La squadra si allena bene, ma dicono che quando dico questo poi perdiamo, quindi dico che si sono allenati male (ride, ndr)”
Cosa manca a Rafael per imporsi come migliore portiere del campionato? “Ha qualità, ma è giovane ed ha bisogno di lavoro e fiducia. La nostra fiducia l’ha sempre avuta e speriamo continui così come a Doha. Ha tempo per migliorare”.
Quali sono le insidie dopo la sosta per le grandi squadre? Ieri hanno perso Real e Barça “Ieri si parlava molto del Barcellona perchè i sudamericani hanno avuto pochi allenamenti, noi l’abbiamo pagato nel preliminare. Noi abbiamo lavorato bene, arriviamo ad un buon livello e sono tranquillo”.
Per Insigne si parla di marzo aprile, per Zuniga? “Bisogna aspettare quando si parla di ginocchio. Ogni giorno è positivo, ma non si sa mai quando possono capitare fastidi che rallentano. Vedremo nei prossimi giorni quando lavorerà con la palla in corsa per capire come reagire, ma non so dire se saranno 10 o 20 giorni”.
A Doha 60-70 minuti di dominio contro una squadra mai così in sofferenza. Sull’ultima azione che porta al gol del 2-2 ci sono stati 12-13 passaggi, senza farsi condizionare dal risultato e dalla piega negativa. E’ quella la strada? “E’ un segnale di maturità. Ricordo Everton-Liverpool, con il cambio Lucas Leiva per Gerrard, tutti erano scettici, ma giocavamo col cuore e non con la testa, Lucas fece girare palla e nell’ultima azione rigore e gol di Kuyt. Cambiai il cuore della squadra, il capitano, ma serviva cervello in quella circostanza. Bisogna restare lucidi sull’1-0, il 2-0, lo stesso per l’inverso. Questo è accaduto a Doha”.
Nello spogliatoio hai ricordato alla squadra tutte le partite non vinte con le provinciali? “Loro sanno che sono le gare che dobbiamo vincere, dal punto di vista della carica e delle motivazioni siamo pronti, ma sappiamo che non sarà facile. Dovremo avere fiducia in noi stessi, la Supercoppa ci aiuta a non ripetere alcuni errori. Abbiamo preparato questi alllenamenti con altri dettagli, se la squadra sa quello che deve fare sarà più facile vincere. Anche Strinic lo abbiamo analizzato tatticamente e lo stesso faremo con Gabbiadini”.
Sulla sua decisione di restare, il terzo posto quanto influirà? “Oggi penso solo al Cesena, tra due mesi vedremo dove saremo non solo in classifica ma in tutte le cose per capire a cosa puntare”.
12.58 – Gabbiadini può fare anche il vice-Higuain? “Non ho parlato ancora con lui di questo, lo lascio tranquillo perchè ora non può giocare, ma poi vedremo cosa gli piace, cosa serve a noi e decideremo”.
Strinic come sta? “Ha qualità e dal punto di vista fisico sta bene, è stato fermo per un tempo ma può giocare anche se non so quanto, però è ad un livello accettabile”.
12.54 – Perchè in Italia è più difficile vincere per lei rispetto ad altri campioni? “Vincere è sempre difficile, vince sempre uno e dipende anche da altri fattori. Non voglio parlare sempre di fatturato, ma se guardiamo chi vince in tutti i campionati europei… Io parlo di questo perchè ho l’esperienza di Valencia che non è all’altezza di Real e Barça e dopo 31 anni abbiamo vinto. La continuità dipende dalla forza dalla rosa, Napoli è simile rispetto a queste piazze per la passione dei tifosi, che ti dà il 120% e 25mila all’allenamento lo dimostrato ma in alcuni casi ci può essere l’effetto contrario. I tifosi ora possono portarci in volo”.
Più facile preparare la gara con la Juve che col Cesena. Cosa bisogna fare per avere continuità? “Vincere giocando bene aiuta tantissimo. A Doha la squadra ha mostrato gioco, intensità, passione. Se noi facciamo questo possiamo vincere contro chiunque. A Cesena serviranno motivazioni diverse, ma per noi deve essere la prima gara in cui dimostrare a noi stessi che possiamo vincere al 100%”
Sul futuro: “Il presidente ha detto che più avanti ne riparleremo ed io dico lo stesso, siamo professionisti e pensiamo a Cesena lavornado per vincere questa partita. Poi più avanti vedremo dove saremo, e posso dire che ad oggi ci sono state delle offerte ma non c’è ancora nulla perchè sono impegnato qui e voglio vincere ancora di più. Tra qualche mese valuteremo…”.
12.51 – ADL ha detto che l’ambiente non è maturo per vincere, ma c’è grande entusiasmo in questi giorni intorno al Napoli dopo un periodo di grande delusione. Lei pensa ci siano le condizioni? “Il mio messaggio è chiaro, tutti insieme è più facile vincere. L’altro giorno l’abbiamo visto all’allenamento, io credo che se tutti lavoriamo insieme è più facile”.
Che Napoli bisogna attendersi a Cesena? “La squadra ha lavorato bene, i test ci dicono che la squadra sta meglio dell’anno scorso a questo punto sul piano fisico, ma conta anche l’aspetto tecnico e mentale. C’è però grande carica con tutta la gente al nostro fianco”.
E’ cambiato qualcosa? Il San Paolo sarà pieno dopo un periodo in cui si era svuotato. “Noi abbiamo bisogno di loro, è stato importante l’allenamento per capire che lroo sono con noi se riusciamo a fare bene. Così sarà più facile arrivare al traguardo”.
12.47 – Strinic e Gabbiadini sono del Napoli. “Siamo sempre attenti al mercato, l’abbiamo sempre detto, ma ora di più perchè è chiaramente aperto. Sono due giocatori di qualità, bilanciano la squadra, Strinic può giocare alto o basso a sinistra, Gabbiadini è anche italiano ed è per il presente ed il futuro e rappresenta un passo avanti, parlerò con lui per capire dove si trova meglio, ma può giocare quasi quattro ruoli. Ora guardiamo in questi giorni…”
I prossimi 180 minuti con Cesena e Juve possono rappresentare la svolta? “Noi vogliamo approfittare della carica della squadra dopo la Supercoppa. Abbiamo bisogno di continuità e col Cesena possiamo fare una buona gara e vincere”.
Pino Daniele era il simbolo di Napoli, che ricordo ha? “Sono addolorato, perdere una persona così famosa e vincolata a Napoli fa male. Non seguo tanto la musica, ma Napule è è di sentimento, calore, credo abbia tutto il sentimento che racchiude la città”.