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Pardew, l’allenatore che Newcastle voleva cacciare, ha battuto il Chelsea e vinto il premio di miglior tecnico di novembre

Pardew, l’allenatore che Newcastle voleva cacciare, ha battuto il Chelsea e vinto il premio di miglior tecnico di novembre

Non dev’essere stata una settimana facile per gli ideatori del sito sackpardew.com. Il loro bersaglio, sabato scorso, è riuscito a battere il Chelsea capolista (prima sconfitta stagionale) e oggi ha ricevuto il premio come allenatore di novembre. Stiamo parlando di Alan Pardew, tecnico del Newcastle, oggetto da diversi mesi di una dura contestazione da parte dei tifosi dei Magpies. Su Twitter già sono comparsi i cartelloni con scritto “Back Pardew” ironizzando sulla campagna per il licenziamento del tecnico, il cui fake, sempre su Twitter, ha commentato: manager del mese di novembre…licenziare Pardew ? È come il licenziamento di Dio, voi non dovreste osare.

È un amore mai sbocciato tra le parti. Pardew diventa allenatore del Newcastle nel dicembre 2010. La squadra aveva appena fatto ritorno in Premier dopo una stagione di purgatorio in Championship conclusa con il record di 102 punti. L’artefice di quest’impresa, l’irlandese Chris Hunghton, nonostante il buon avvio, venne esonerato, lasciando il posto a Pardew che chiuse la stagione al dodicesimo posto.
L’anno successivo il tecnico puntella la squadra con tre acquisti che si riveleranno decisivi: Yoahn Cabaye, centrocampista fresco vincitore del Ligue 1 con il Lille di Rudi Garcia, ma sopratutto la coppia d’attacco Ba-Cissè, made in Senegal, autori di 30 reti. La stagione si conclude con uno straordinario quinto posto e la qualificazione ai gironi di Europa League.

Negli ultimi due campionati il Newcastle ha avuto un rendimento altalenante. Nel 2012/2013 la salvezza è stata conquistata con qualche fatica e diversi scivoloni, le uniche note positive sono arrivate dall’entusiasmante corsa in Europa League terminata ai quarti di finale col Benfica poi finalista.

È nell’ultimo anno che il clima si surriscalda. Il 1° febbraio 2014 a St. James’s Park si gioca il Tyne-Wear Derby (l’anno precedente si era concluso con un secco 0-3 a favore del Sunderland, cosa che non accadeva dal 2000, con l’incontenibile esultanza di Paolo Di Canio), Pardew è chiamato a riscattare una stagione incolore ma viene sconfitto con il medesimo punteggio dell’anno precedente. La contestazione esplode. Al 90′ un tifoso attraversa il campo per riconsegnare l’abbonamento al tecnico. La pressione aumenta e l’allenatore perde la testa. Un mese dopo il derby, nella sfida contro l’Hull City, nonostante il punteggio favorevole, Pardew colpisce con una testata il giocatore dell’Hull City David Meyler. Questo gesto gli costa sette giornate di squalifica. La sconfitta con lo Stoke è la goccia che fa traboccare il vaso. Lo spogliatoio si rivolta contro il tecnico, Pardew al Mirror confida : non mi sento al sicuro, un manager in Premier non lo è mai. I media locali non ci stanno aiutando.

I tempi per una contestazione strutturata sono ormai maturi. Ai primi di maggio viene creato un account Twitter dal nome eloquente: SackPardew (Licenzia Pardew) con lo scopo di dar voce ai tifosi contrari alla permanenza dell’allenatore che ha un contratto fino al 2020. È solo l’anteprima di una campagna che monta nel corso dell’estate per esplodere ai primi di settembre.

La sessione estiva di mercato contribuisce ad alimentare ulteriori tensioni. Il terzino francese Debuchy finisce all’Arsenal, l’attaccante Remy – autore di ben 14 reti – non viene riscattato dal QPR e sopratutto nell’ultimo giorno di mercato ci sono due cessioni eccellenti: Ben Arfa all’Hull City e Yanga Mbiwa alla Roma.
Non è la prima volta che Pardew si trova a dover ricostruire una squadra ma il credito dei tifosi è esaurito. Neanche acquisti di qualità come Janmaat, Colback, Cabella e De Jong consentono al tecnico una tregua.

Con la creazione del portale sackpardew.com e relativa campagna decollata ai primi di settembre, la contestazione entra nel vivo. Tra l’altro, è un sito veramente ben fatto, con diverse sezioni: citazioni, alcune delle riflessioni più memorabili di Pardew come “E’ la scienza contro di me”. Miti, per sfatare i pregiudizi tenui di coloro che credono che Pardew non sia un cattivo manager. Fatti, indiscutibili record e statistiche relative all’allenatore. Giorni oscuri, una selezione dei risultati peggiori di Pardew a Newcastle con resoconti, commenti e statistiche schiaccianti. Ovviamente c’è anche un ampia raccolta di articoli su si lui e sulla campagna acquisti.

Dal web la contestazione si trasferisce sugli spalti. La prima occasione è la sfida con il Southampton, persa per 4 a 0 dai Magpies. Nonostante le intimidazioni ad opera della dirigenza del Newcastle, denunciate dai contestatori, al St. Mary’s sono esposti diversi cartelli: Pardew Out; Pardew è un muppet e sopratutto lo striscione simbolo della campagna con la faccia di Pardew.

Ovviamente il tecnico non è tranquillo e accusa duramente i tifosi: “questa situazione è quasi isteria di massa. Spero che le cose possano cambiare, ma probabilmente sabato l’ambiente per i giocatori sarà difficile come non lo è mai stato. Siamo a un livello che rende più difficile fare le cose”.

Il capitano della squadra, Coloccini, che duramente aveva contestato Pardew qualche mese prima, scrive nell macht day programe: siamo anche noi tifosi, capiamo che le cose possono essere frustranti ma, per favore, sostenete la squadra per 90 minuti. Abbiamo bisogno del vostro supporto.

I tifosi, però, non ascoltano gli appelli del capitano e alzano il tiro in occasione della partita casalinga contro l’Hull City. Rilasciano interviste a TalkSport, partner ufficiale della Premier League; stampano 30 mila fogli A4 con scritto “Sack Pardew”; 105 striscioni; un furgone con la scritta “Sack Pardew” viene fatto girare in città, insieme a un massiccio volantinaggio. La contestazione è un vero successo per dimensioni ed eco e prosegue anche nelle due successive trasferte contro Stoke e Swansea. La protesta trova terreno fertile nei risultati disastrosi della squadra che raccoglie 4 punti in 7 giornate. Ma non c’è solo questa campagna, anche il giornale locale fornisce il suo contributo. Il Chronicle of Newcastle a settembre organizza un sondaggio per chiedere il parere dei tifosi sul tecnico (ricorda qualcosa?) L’85% si dichiara favorevole al suo esonero.

Ma gli uomini di Pardew non mollano e dopo la pausa di metà ottobre il Newcastle cambia marcia. In nove partite, i Magpies vincono sette, ne pareggiano una e ne perdono una. L’ultimo successo è proprio contro il Chelsea fino a sabato scorso ancora imbattuto. L’emittente FoxSport in settimana trasmette un documentario di 15 minuti azzardando, nonostante siamo appena ad 1/3 della stagione, un paragone tra il Chelsea di Mourinho e l’Arsenal degli Invincibili che nel 2004 vinse una Premier senza perdere una partita. Molti degli addetti ai lavori erano convinti che Mourinho potesse emulare l’Arsenal. Molti ma non Pardew. Alla vigilia del match contro i Blues, dichiara: “è una squadra molto forte, il miglior Chelsea che abbia mai visto, ma non penso che resterà imbattuto. Lo sa anche Mourinho.”

Con una prestazione di grandissimo carattere, la squadra di Pardew batte il Chelsea e mette a tacere definitivamente le aspre critiche d’inizio stagione. I gestori di SackPardew.com non si arrendono e in una serie di tweet ribadiscono come siano felici per le vittorie del club, loro vogliono unicamente il meglio per il Newcastle. La campagna – ribattono – ha ispirato un cambiamento, mettendo Pardew sotto pressione e per la prima volta ha portato ha nuove idee, nuovi giocatori e sopratutto una rinnovata fiducia.


Al momento il Newcastle è al sesto posto con 23 punti, in compagnia dell’Arsenal. Proprio i Gunners e il loro tecnico, anche lui duramente contestato, sono stati al centro della conferenza stampa di Pardew che ha dichiarato: “Wenger ha svolto un lavoro meraviglioso. Dovrebbero intitolargli lo stadio. Recentemente ha avuto risultati difficili, come capita ad ogni allenatore, ma sono sicuro che supererà questo momento. Mi è sempre piaciuto guardare le sue squadre, per me è il miglior tecnico della storia della Premier dopo Sir Alex Fergurson, Mourinho non ha ancora fatto abbastanza”.


Sicuramente le parole di Pardew sono dettate da stima sincera ma il tecnico del Newcastle, avendo vissuto una dura contestazione sulla propria pelle, ha voluto mostrare vicinanza al tecnico francese. Da qualche tempo, infatti, c’è uno striscione che compare spesso durante le partite dell’Arsenal: “Arsene, grazie per i ricordi, ma è tempo di salutare”. Non solo. Dopo l’ultima sconfitta in casa dello Stoke, Wenger è stato oggetto di dure proteste da parte dei tifosi dell’Arsenal. C’è un clima di contestazione anche al nord di Londra.
Alfonso Noël Angrisani

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