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Il Napoli è la squadra che perde meno palloni in contrasto e solo la Juve subisce meno tiri in porta

Chiusa la decima giornata di campionato con i posticipi del lunedì, la Serie A ha completato il primo quarto del suo percorso stagionale e c’è dunque un campione significativo di dati (fonte WhoScored.com) da analizzare per comprendere meglio al di là della classifica punti come davvero giocano le squadre protagoniste.

Il dato sul quale nell’ultimo decennio più si è dibattuto è quello relativo al possesso palla specialmente dopo l’esplosione del fenomeno Barcellona, si tratta però di un numero che preso da solo non ha un grande significato, va dunque combinato con altri parametri per avere un’idea più chiara della sua funzionalità.

Per quanto riguarda le squadre di Serie A è la Roma ad avere il possesso palla medio più alto (60% e precisione 87%), seguita da Juventus (58%, precisione 84%), Inter (56% e precisione 83%), Fiorentina (56% e precisione 84%), Napoli (55%, precisione 84%), Lazio (53% e precisione 80%), Milan (52% e precisione 81%) e poi le altre. Per conoscere l’attitudine di queste squadre ad imporre il gioco o piuttosto a giocare di rimessa dobbiamo valutare in quali zone del campo sviluppano prevalentemente l’azione: Opposition Half (offensiva, ultimi 30 metri d’attacco), Own Half (difensiva, ultimi 30 metri di difesa), Middle (centrale).

Scopriamo in questo modo che solo quattro squadre agiscono per oltre il 30% del tempo di gioco in zona offensiva (opposition half): sono Juventus, Fiorentina, Cagliari e Napoli che dimostrano una propensione a premere sugli avversari, mentre sono la Roma ed il Napoli a sviluppare la maggior mole di gioco in zona centrale (M) con il 48%. Di conseguenza non è una sorpresa scoprire che sono Juventus, Napoli e poi Lazio e Fiorentina le squadre che passano meno tempo a giocare nella propria zona difensiva (own half).

Un altro dato interessante è quello delle palle perse in media a partita, in questo ambito sono Palermo, Chievo, Parma e Verona a concedere più palloni agli avversari con un passaggio sbagliato (circa 12 a partita); a questi vanno sommati anche i palloni persi in contrasto e la squadra che ne perde di più in questa maniera è la Lazio con circa 14 a partita. Per quanto invece attiene a Juventus, Napoli e Roma si attestano intorno alle 11 palle perse (con passaggi sbagliati), mentre il Napoli è nettamente la squadra che perde meno palloni in contrasto, solo 5.8 di media (sono 9 per la Roma, 11 per la Juventus).

Per quanto riguarda i key-passes (passaggi chiave, che generano dunque occasioni), troviamo la Juventus al primo posto con 14.7 passaggi chiave a partita (2.3 lunghi e 12.4 corti), subito a seguire c’è il Napoli con 14.2 (2.6 lunghi, 11.6 corti), poi Inter e Fiorentina con 13. Molto indietro Roma e Milan con soli 10 passaggi chiave a partita. Si tratta di un dato significativo perché illustra come il possesso palla e il predominio territoriale visti in precedenza si traducono poi in giocate efficaci per creare un’occasione da gol.

A proposito di gol, ad oggi è la Lazio ad avere il miglior attacco con 20 reti, seguita da Napoli a 19, Juventus e Milan 18, Roma e Cagliari 16, Inter 15. A tirare di più è stata finora la Juventus con 19.1 tiri di media, di cui 6.2 nello specchio di porta, concretizzando il 9.4% dei tiri totali. Subito a ruota dei bianconeri c’è il Napoli che tira per 18.1 volte a partita, centrando lo specchio ben 7 volte (miglior dato assoluto) e trasformando in rete il 10.4% dei tiri totali. Appaiate a 17 tiri di media a partita sono Fiorentina e Inter (rispettivamente 4.5 e 4 nello specchio), che hanno una percentuale realizzativa del 5% e dell’8.8%. La Lazio invece presenta una percentuale realizzativa del 13.5% a fronte di una media di 14.8 tiri totali (6 nello specchio); invece la Roma segna l’11.7% dei suoi 13.6 tiri a partita (solo 4.2 nello specchio). Gettando uno sguardo anche sulle due genovesi scopriamo che il Genoa è tra le squadre che tira meno, con una media di 10.6 tiri, ma quasi la metà di questi (4.4) finisce nello specchio di porta, determinando un 13.2% di realizzazione. La Sampdoria invece tira 11.8 volte a partita, centrando lo specchio solo 3.8 volte e segnando il 10% dei tiri totali.

Per quanto invece concerne le reti subite, scopriamo che la Juventus, miglior difesa con sole 4 reti incassate, è anche la squadra che concede meno tiri (solo 7.4 a partita) agli avversari, che quindi segnano solo il 5% dei tiri scagliati verso Buffon. Ma sorprendentemente la seconda squadra per minor numero di tiri concessi agli avversari è il Napoli con soli 10.1 tiri di media, quello che cambia è la percentuale realizzativa degli avversari che contro gli azzurri realizzano il 12% dei tiri. Seguono, con circa 11 tiri per gara concessi agli avversari, la Lazio (10% dei tiri subiti in gol), Roma (5.4%), Cagliari (14.1%) e Sampdoria (5.1%). Più staccati Inter (12.3 tiri, 9.7%), Fiorentina (12.5 tiri, 7.2%), Milan (14.1 tiri, 9.9%) e Genoa (14.8, 6.7%).

Il Napoli dunque subisce meno tiri di tutte le squadre di A (eccetto la Juventus), ma la percentuale con la quale questi tiri si trasformano in gol è ben superiore a quella delle dirette avversarie in campionato, praticamente contro gli azzurri tutti diventano cecchini infallibili. A supporto di questa tesi è importante notare come dal punto di vista offensivo siano ben poche le squadre capaci di realizzare il 12% dei tiri, si può quindi dire che nei match contro gli azzurri le squadre avversarie finora si sono statisticamente superate nel realizzare le proprie reti.

Come spesso accade nei campionati di Serie A che seguono i Mondiali c’è un fattore di incertezza maggiore rispetto alle altre stagioni, infatti alla decima giornata la classifica si presenta tutto sommato abbastanza corta, includendo anche Juventus e Roma che dopo una partenza sprint (5 vittorie nelle prime 5 giornate), hanno rallentato nelle successive 5 giornate. Attualmente la miglior striscia aperta di risultati utili consecutivi (7) è quella del Napoli, seguita da quella della Lazio (6). Tuttavia per avere una classifica più definita nelle posizioni e più attendibile nelle prospettive si dovrà probabilmente attendere la sosta natalizia, quando il campionato sarà quasi giunto al suo giro di boa.
Andrea Iovene

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