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Esprimere opinioni non può essere istigazione a delinquere

Esprimere opinioni non può essere istigazione a delinquere

Sarà che io allo stadio ci vado ormai molto di rado. Sarà che do corpo al mio amore per la squadra azzurra davanti alla tv. Sdraiato sul divano. Quasi sempre da solo. Lanciando qualche urlo. O bofonchiando qualche mugugno, Limitandomi a sentire al telefono Lucio, vecchio amico di quarant’anni di stadio, nell’intervallo ed alla fine della partita. Per commenti. Osanna. Lamenti. Rimpianti…..Ma io di questa situazione preinsurrezionale di cui parla Max non me ne sono accorto. Che gli istinti belluini e cannibaleschi di ultras demenziali stessero per andare al potere non me ne sono accorto.

Certamente se le percezioni del direttore sono corrette c’è da preoccuparsi. Ma non per il Napoli. Bensì per tutti noi. Che corriamo il rischio di essere travolti da un’esiziale onda d’urto animalesca. Ripeto, sempre che Max abbia ragione. E non sia lui ad avere visioni surreali. Come ovviamente spero. Nell’interesse di tutti.

Ma se Max vede e sente il giusto sarà sufficiente mettere la museruola a me e a De Giovanni? O forse non sarà il caso di organizzare lo sciopero delle opinioni? Quelle che non piacciono a Max innanzitutto, naturalmente. Perché dire che la stagione del Napoli si annunzia fallimentare può essere una idiozia. Un errore. Una bestialità. Dire che la politica aziendale del Napoli è sbagliata può essere una idiozia. Un errore. Una bestialità. Ma se siamo al punto che opinioni liberamente espresse sono istigazione a delinquere allora, caro Max, la situazione è già oltre il limite di sicurezza. E l’unica cosa da fare è mettersi il bavaglio. Per dare il buon esempio comincio io. Così carissimo Max potrai leggere soltanto le opinioni che esprimi tu. Qualcuno in passato già scelse questa strada. Mi pare senza che la storia gli abbia riconosciuto grandi meriti.

Certo Voltaire si starà rivoltando nella tomba. «Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perchè tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.»

Mi chiedo: a che cosa è servito l’illuminismo se siamo ancora a questo punto?
Guido Trombetti

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