ilNapolista

Carraro si becca le uova in Tribunale e Pozzo offre 23 milioni per il Napoli

Carraro si becca le uova in Tribunale e Pozzo offre 23 milioni per il Napoli
Lo striscione un tempo esposto nella curva del Napoli contro Franco Carraro

20 agosto 2004

È il giorno della missione napoletana di Franco Carraro, che si reca nelle aule di Castelcapuano per incontrare i giudici. Partecipano anche Bassolino e Iervolino. Carraro paga un prezzo alto: quattro uova lanciate contro la sua auto. Ma esce con una vittoria diplomatica. Propone la riformulazione del Lodo Petrucci in un Lodo Napoli, con il quale intende attribuire pieni poteri e totale autonomia sul titolo sportivo alla curatela fallimentare. La Figc conserverebbe per sé la ratifica. A una sola condizione: la serie C1. 

In sostanza la Figc, che rinuncia ai 7 milioni di partecipazione al Lodo, dà il via libera a un’asta presso la Fallimentare, che così potrebbe garantire i diritti dei creditori. Bassolino e Iervolino, che reclamavano la serie B, si ritirano. In pole position si presenta allora Giampaolo Pozzo, che rilancia la sua offerta fino a 23 milioni di euro, valida anche per la C1. Una cifra dinanzi a cui il tribunale vacilla e si dice pronto ad accettare la mano tesa della Figc. Nei prossimi giorni una risposta, si può firmare il 23 agosto. Pierpaolo Marino, braccio destro di Pozzo e candidato alla poltrona di presidente del Napoli, chiede che si faccia in fretta. 

Gaucci è furioso. “È una manovra per farmi fuori. Adesso il Napoli lo vogliono tutti, ma alla scadenza dei termini per il Lodo Petrucci nessuno ha messo i soldi richiesti. Erano 7 milioni e nessuno li aveva”, dice dal ritiro ad Abbadia San Salvatore, dove incontra la squadra e rivela che la Figc si oppone all’amichevole con il Genoa in quanto la Napoli Sportiva non è ancora affiliata. I 46 milioni che offriva per la B diventerebbero 9 in caso di C1. Si sente dunque messo fuori gioco da Carraro, nemico storico. 
Il Ciuccio

ilnapolista © riproduzione riservata