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Ho trovato una motivazione per guardare il Mondiale: tifo per il Belgio di Mertens

Il tifo, lo sappiamo, affonda le radici nell’antica Roma. Gladiatori…circenses! E… cresce fino ai giorni nostri. Esso accompagna, in forme più o meno intense ed estreme, ogni sport. Il calcio, in particolare, senza tifo sarebbe altro. Senza gli eccessi del tifo belluino sarebbe certamente migliore. Ma senza il calore del tifo sano – il tifo del Napolista per intenderci – sarebbe insapore. Come una graffa senza zucchero. Bene. Uscita l’Italia, il mondiale non riuscivo proprio a seguirlo. Non riuscivo a trovare un minimo di interesse per sintonizzare la tv su Sky-calcio. La ragione di ciò? Certamente si era spenta la motivazione emotiva. In parole semplici, mancava la spinta del tifo. Con la sua irrazionalità passionale. Che fa sperare nell’impossibile. Che fa chiedere di osare l’inosabile. Che non richiede di giocar bene ma solo di vincere. Magari per un rimpallo favorevole. O per una semplice svista arbitrale. Eppure già in altre edizioni del Mondiale è capitato che uscissimo rapidamente. O magari che non vi arrivassimo affatto. Però siamo rimasti inchiodati lo stesso ai teleschermi per tutta la durata del torneo. A divorare calcio. Come mai? Intanto la televisione ha invaso tutti i mesi, i giorni, le ore con immagini di calcio. Per cui il Mondiale non è più (da tempo) una vetrina unica ed irripetibile. I giocatori che vedi esibirsi nel torneo brasiliano li hai già visti mille volte. Cosicché dissoltasi la motivazione della bandiera …una tristezza!!!! Ma ancor più ha inciso sul disamore il fatto che sia un Mondiale scadente. Che ha messo in mostra un gioco scadente. Che privilegia l’atletismo puro e non la qualità . Un mondiale senza un Pelé, un Maradona, un Eusebio, un Bobby Charlton, un Platini, un Cruijff, un Beckenbauer… E, ad abundantiam, un Mondiale in cui le rarissime stelle, Messi e Neymar, sono state a guardare. Personalmente una motivazione per guardare le partite del Mondiale me la sono trovata. Mi sono messo a tifare Belgio. Il Belgio del nostro Mertens. Così mi sembra di tifare un poco per il Napoli. Per quel poco di Napoli che è rimasto ancora in Brasile. Guido Trombetti

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