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In soccorso di Gaucci accorre Corbelli

In soccorso di Gaucci accorre Corbelli

31 luglio 2004
Arriva un nuovo ricorso contro l’esclusione dalla serie B, a firmarlo stavolta è Giorgio Corbelli, l’ex presidente, ancora maggiore azionista della Napoli S.A., la holding lussemburghese proprietaria del Calcio Napoli. Un’idea nata da un incontro con Gaucci, che si è visto respingere nei giorni precedenti i suoi ricorsi per la inammissibilità del principio del fitto di ramo d’azienda. Si tenta dunque con la firma del vecchio proprietario, mentre una finanziaria romana, la Fincam spa, holding specializzata nella gestione di immobili e piste da sci sulle Alpi, offre fidejussioni da 80 milioni per chi volesse salvare il Napoli. Paolo De Luca, 61 anni, intanto, reagisce a chi lo indica favorito a rilevare il titolo, in caso di lodo Petrucci, solo per la sua vicinanza politica alla giunta comunale. “Non mi va di passare per l’imprenditore che le istituzioni favoriscono per idee politiche. Sono di sinistra e amico di Bassolino, ma il calcio è un’altra cosa. Bisognerà scegliere la credibilità del progetto, non gli effetti speciali”. De Luca è per tutti il “costruttore rosso” dai tempi della giunta Valenzi: arriva pure in consiglio comunale da indipendente nelle liste del Pci. Esce assolto dalla tangentopoli napoletana e trasferisce la sua sede a Roma, alla Camilluccia, un gruppo da 1800 dipendenti che si occupa di depuratori, guard-rail e software. Gli telefona Daniel Fonseca per incoraggiarlo. “Se la Federcalcio ci impone di passare dalla serie C, da lì dovremo cominciare. Non tradirò il Siena. Terrò entrambe le squadre”. A Siena i suoi tre figli sono tutti coinvolti in società, così come sono coinvolti i poteri forti della città: il sindaco Cenni, il Monte dei Paschi, sponsor con 3,5 milioni, e la Chiesa: don Gaetano Rutilo, un parroco, è nel cda.
Il Ciuccio 

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