ilNapolista

I biglietti elettronici per il Mondiale prodotti ad Arzano (ma Genny non manca mai)

Non sappiamo bene commentare la notizia. L’Espresso dà notizia che a produrre i quattro milioni di biglietti elettronici per il Mondiale brasiliano è stata un’azienda di Arzano. E qui lo stupore sembra doppio. Non a caso, sia pure per sottolineare che a Napoli c’è anche altro, trova il modo in poche righe di citare per ben due volte Genny ’a carogna. La speranza è che si arrivi a scrivere un articolo positivo sulla nostra realtà – quando lo merita – senza essere accompagnato dalla fascetta rossa “clamoroso”. Arzano dista 20 minuti in macchina da Napoli. Quarantamila abitanti, un comune azzerato nel 2008 per infiltrazioni criminali. E’ il paese di Marcello D’Orta, maestro e scrittore di Io speriamo che me la cavo. Ma Arzano è anche la patria dei nostri passaporti elettronici e di quei 4 milioni di ticket elettronici già stampati in vista del Campionato mondiale di calcio 2014 in Brasile. Una fucina che ha sede dentro gli uffici della Gem Spa, società sorta nel 1999 dentro il comprensorio della StMicroelectronics. Un’azienda specializzata nello sviluppo dei sistemi operativi anti-contraffazione in pieno regno della contraffazione. Accade anche questo nella terra oggi sotto i riflettori per le gesta di Genny a’ Carogna. In Campania c’è un polo di tecnologia e di massima sicurezza dove il bene più minacciato (la privacy) è sotto osservazione. segue sul sito dell’Espresso.

ilnapolista © riproduzione riservata