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Le pagelle / Benitez segna tre gol legali, questa Rai è illegale

Le pagelle di Napoli-Roma 3-0, semifinale di ritorno della Coppa Italia REINA 7 – Compie un salvataggio decisivo al 2’ sui piedi di Destro ed è la premessa per il successone azzurro. Esce una volta fuori area su Ljajic. Sicuro nelle prese volanti. Subisce un infortunio al ginocchio sinistro, ma resta in campo. La mira dei romanisti, oltretutto, non gli ha dato alcun brivido. Quattro conclusioni pericolose fuori bersaglio. Dolorante, resta in campo fino alla fine. Anche quando in tv danno ormai per certo il cambio. Ma sono i commentatori Rai – 8 MAGGIO 7 – Splendido. Si temevano sul suo lato la velocità, il dribbling e l’impeto di Gervinho più la sovrapposizione di Bastos. L’ivoriano raramente ha avuto via libera (rientrava Callejon per il raddoppio di marcatura) e neanche Bastos ha sfondato sul lato di Maggio che è stato poi molto positivo nelle avanzate, corsa leggera e il cross pennellato per il primo gol azzurro. Sui cross è stato fantastico. Non solo quello per il primo gol, ma anche il cross per Hamsik che sprecava a lato la conclusione. Si è rivisto il giocatore dei tempi felici, in gran forma nella fase passiva e in quella attiva. Ancora puntuale nel finale di gara a interrompere le trame giallorosse. Cross. Cross. Cross. Tutti buoni. Persino uno a giro. Solo per questo si merita il voto. Noi, invece, che abbiamo fatto per meritarci i commentatori Rai? – 9 FERNANDEZ 6,5 – Con Albiol più attento su Destro, usciva spesso dalle retrovie per impostare l’attacco. Non sempre precisi i lanci, però faceva superiorità numerica a centrocampo. Spesso in chiusura su Gervinho quando l’ivoriano si accentrava. Ha imbastito proprio a dovere. Peccato che nessuno abbia imbastito un cappottone ai commentatori Rai – 7 ALBIOL 6,5 – A Destro ha concesso tre pericolose incursioni, ma è stato suo l’assist di testa per il gol di Higuain su corner. Buona prestazione, ma le troppe gare disputate sinora l’hanno un po’ appannato. Se solo avessimo un rimpiazzo decente potremmo pensare a farlo riposare. Se solo non avessimo i commentatori Rai saremmo più riposati noi – 6,5 GHOULAM 6 – Qualche problema sui ghirigori di Ljaijc mentre scendeva anche Torosidis sul suo lato. Ha ridotto le incursioni offensive limitandosi a battere i corner da destra su uno dei quali, il più insidioso, De Sanctis doveva uscire di pugno. Ha coperto su Gervinho quando l’ivoriano si spostava a destra. Bastos chi? Rai chi? – 7 JORGINHO 7,5 – All’inizio sembrava spaesato. Il centrocampo della Roma teneva meglio la palla. Ma poi superava il confronto con Pjanic. Intanto, tutto il centrocampo azzurro prendeva il sopravvento, più agile, più mobile e con opportuni inserimenti negli ultimi venti metri della Roma. Ha concluso la gara con un super-gol. Era rapido nell’inserirsi in area sul suggerimento di Mertens ed era freddissimo nel superare De Sanctis in uscita. Il più bel gol della serata, il primo in maglia azzurra. Ormai è una sicurezza. Fuori nel finale. Ormai è puro amore. Io ero quella che allo stadio urlava come una pazza solo per lui. Il voto è per aver segnato in un giorno in cui c’ero io e per averlo fatto chiaramente per me (meno male che i commentatori Rai non erano con me) – 9 HENRIQUE s.v. – Debutto in maglia azzurra al posto di Jorginho dall’85’. Non ha dovuto impegnarsi molto con la Roma ormai alla resa totale e con la palla sempre fra i piedi degli azzurri nel possesso finale sottolineato dagli olè del pubblico. Non ho capito niente. Ero già abbondantemente in delirio. Come i commentatori Rai – s.v. INLER 7,5 – È finalmente tornato il giocatore tanto atteso. Sempre padrone della sua zona, ha stravinto il confronto con Strootman giocando di anticipo, inserendosi negli scambi, toccando la palla di prima, forte anche nei contrasti. Ha rubato spesso palla a centrocampo ribaltando l’azione. Il primo errore a dieci minuti dalla fine. Fino ad allora perfetto. Un leone. Peccato che non abbia sbranato i commentatori Rai – 8 CALLEJON 8 – Un partitone. Nel primo tempo a destra a dar man forte a Maggio contro Bastos e Gervinho. Alla fine, i due giallorossi attesi all’attacco sono stati costretti a coprire. Si inserisce fra gli stangoni centrali della Roma per toccare di testa in gol il cross di Maggio e apre la partita. Inesauribile. È andato una seconda volta alla conclusione e De Sanctis salvava in volo con una mano. Nella ripresa si apostatava a sinistra per contenere le avanzate di Maicon subentrato a Torosidis. Ha avuto sempre la meglio. Terzo gol in Coppa Italia e 14 reti fra campionato e coppe. Ad ogni azione urlavo: “Che giocatore! Che giocatore! Che giocatoreeeeeee!”. Invece voi da casa urlavate: “Spegnete la Rai! Spegnete la Rai! Spegnete la Raiiiiiiiii” – 8 HAMSIK 7 – Il suo gioco è stato poco appariscente, ma ha “sgobbato” tanto a centrocampo, continuo punto di riferimento per i compagni. Muovendosi molto assicurava sempre la superiorità numerica nel cuore del gioco. Tre conclusioni fuori bersaglio. In una stava beffando con un pallonetto De Sanctis fuori porta. Nella terza, di testa metteva a lato il cross di Maggio. Usciva al 76’. Usciva al 76’ incitando il pubblico a caricare la squadra. Da casa incitavano tutti i santi contro i commentatori Rai – 7 BEHRAMI s.v. – Entrava per Hamsik per rinforzare la fase difensiva contro la Roma che cercava il gol per rifarsi sotto. Non ha dovuto lottare molto. Nel finale una chiusura su Bastos. Si è andato a prendere i palloni come ci ha abituati. Perché nessuno è andato a prendere i commentatori Rai? – s.v. MERTENS 7 – Gli è mancato solo il gol, ma è stato attivissimo. Rientrava per fare densità a centrocampo e poi schizzava con la sua nota velocità. Primo tempo a sinistra, secondo a destra. È stato un continuo pericolo per la difesa della Roma. Straordinaria l’imbeccata volante per il gol di Jorginho. Mertens-Jorginho. Pozz pure murì. Pure i commentatori Rai… in senso metaforico, naturalmente! – 7 HIGUAIN 7,5 – Ha tenuto in scacco l’intera difesa romanista col suo movimento continuo, la strenua lotta su ogni pallone, lo spazio che creava ai compagni svariando sulle fasce. Più di uno scambio volante con Callejon, che sembra il suo scudiero. Ancora un gol di testa per il raddoppio azzurro. Terzo gol in Coppa Italia e sono 19 in totale fra campionato e coppe. Fuori all’82’. “Esulta con lo stesso entusiasmo anche se non segna lui. Questa è la differenza, anche nel gioco, con Cavani” (Matteo Forte, napolista). Il modo in cui incita il pubblico dopo aver segnato è Gioia. Il modo in cui i commentatori Rai fanno la telecronaca è da denuncia – 8 INSIGNE s.v. – Entrato nel finale (per Higuain) a partita già abbondantemente decisa ha fatto il poco che era necessario, non fortunato nella conclusione rimpallata dell’84’ sul lancio di Inler. Ha incitato il pubblico. E il pubblico gli è venuto dietro. Peccato che non sia andato dietro anche ai commentatori Rai – s.v. BENITEZ 8 – Tre gol molto… legali, una squadra attenta, concentrata e al momento opportuno vivace. Ha annichilito Garcia che aveva promesso una Roma spavalda all’attacco ma ha beccato tre pere a zero facendosi sfuggire il 3-2 dell’andata. Il Napoli doveva solo vincere per conquistare la finale e l’ha fatto con un grande giudizio tattico. Il professore spagnolo, che molti hanno indicato come poco adatto al campionato italiano perché non difende (!) ha dato un’altra lezione del suo valore. Non ha scatenato il Napoli all’attacco (allora sa difendere, magari a centrocampo?), preparando una partita di massima attenzione nella fase passiva, possesso-palla e squadra corta col baricentro alto. Garcia gli ha “regalato” Totti che ha giocato solo l’ultima mezz’ora. Garcia ha sbagliato molto e Benitez l’ha punito. Essenziale lo spostamento di Callejon a sinistra nel secondo tempo per contenere Maicon. Ha fatto rientrare Hamsik (76’), Higuain (82’) e Jorginho (85’) perché erano diffidati e potevano rischiare un’ammonizione fatale per la finale. Ha fatto debuttare Henrique. Tatticamente ha stracciato Garcia. Con i raddoppi, ha coperto le fasce dove raramente la Roma ha sfondato. “I cori per Maradona? Dal campo non li ho sentiti”. Ha vinto così, Rafa Benitez, e così ci porterà alle stelle. In una serata perfetta, in cui abbiamo scassato la Roma, lui non ha guardato al passato neanche per un secondo, tutto proiettato verso il traguardo. “La chiave è mantenere la stessa idea, avere fiducia in quello che fai anche in periodi complicati”. È questo il motto rafaelita. Avanti per la nostra strada senza cambiare né mollare mai: noi sappiamo cosa facciamo e dove vogliamo andare. Ogni partita lo sappiamo, non solo quando si vince, noi. Ma oggi tutti a bordo, vi accogliamo tutti. Perché ieri lo stadio è stato bellissimo ed eravamo assieme. Ho cantato per Maradona come vent’anni fa, perché Higuain, Insigne, Hamsik e il massaggiatore ci hanno chiesto di urlare, senza però staccare un attimo gli occhi da questo Napoli, questo, non quello del passato. Questo Napoli è bellissimo, talmente bello da farti perdere il sonno, da farti urlare fino a non avere più voce, da ammirarli tutti per riempirti gli occhi in attesa della prossima. Stile, grinta, pulizia, voglia di vincere. Con un Napoli come quello di ieri non ce n’è per nessuno. Sì, non giochiamo sempre così, e per questo è ancora più schizofrenicamente bello. Una precisazione è d’obbligo: Strootman ha sputato contro lo striscione della B, non contro la curva. Ha pensato: “Guagliò, c’avit fatt mal, sit propr’ sciem”. L’ha pensato in napoletano, naturalmente: ieri era tutto Napoli. Un problema: chi glielo dice a Garcia che gliene abbiamo dati 5? Un applauso: a Gianni Cerqueti, che ci ha creduto fino in fondo: “La Roma è stata penalizzata dall’espulsione di Strootman”. Mancavano dieci minuti alla fine ed eravamo 3-0 dal 50’. Mi sono arricreata, guagliò, come tutti voi. Sin prisa, però sin pausa. Totalmente consegnata a Rafa. Ieri sera gliel’ho urlato tutto il tempo – 10 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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