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Il taccuino di Rafa / Le difficoltà vanno guardate negli occhi. E adesso non scherzo

In settimana avevamo lavorato molto sugli schemi con la schiena di Del Grosso. Purtroppo non siamo riusciti a metterli in pratica.

Zapata non deve fare Higuain. Zapata deve fare Zapata.

Due dribbling di Callejon in corsa in 40 metri meritavano un epilogo migliore.

Consigli si è scontrato due volte con il suo difensore. Ma senza gol per noi. Su questo schema dovevamo lavorare meglio.

Voglio equilibrio, voglio simmetria. Se Maggio sbaglia un cross a destra, Reveillere deve sbagliarne uno a sinistra.

Nel primo tempo abbiamo cominciato male, poi ce ne siamo scesi un poco.

La cosa più bella del primo tempo è stata la sicurezza con cui Albiol ha passato la palla a Reina a due metri dalla nostra linea di porta.

Non abbiamo giocato benissimo, ma nel nostro primo tempo ci sono state molte cose originali, inedite, che non avevo mai visto prima. Per esempio uno scatto di Pandev.

Il calcio è dinamismo, cambia in fretta. Prendete il rinvio che Inler si è tirato addosso: è una soluzione difensiva che qualcuno prima o poi ci copierà.

L’ultima volta che mi sono divertito così fu a una festa a Madrid, avevo 16 anni, c’erano un sacco di ragazze. A me fecero mettere i dischi.

Paperissima. God save the Reina.

Non per salvare Reina io, che non sono God, ma non bisognava far arrivare Denis al tiro con quella palla persa così.

Ogni volta che facciamo fallo, quelli dell’Atalanta cadono a terra citando Raffaele La Capria. Feriti a morte.

I gol si mangiano da quando il calcio è calcio. Non solo Higuain. Anche Mertens stavolta.

E se in un giorno solo sbagliano Reina e Mertens, significa che la domenica è nera.

Inler comunque sarebbe un magnifico testimonial della Rowenta. Ha dei piedi che sono dei ferri da stiro. Suggerire idea all’area marketing. Inler, per chi non si accontenta.

Caro Denis, ma se il Napoli è ormai alle spalle, se appartiene al tuo passato, perché ti accanisci ancora?

Comunque con Ghoulam abbiamo finalmente preso uno che sa battere le rimesse laterali.

Quando ho visto il contatto di Consigli su Mertens, mi sono ricordato del contatto di Consigli dell’altra domenica e del non-rigore dato contro l’Atalanta.

Ma niente scuse. Non voglio lamentarmi dell’arbitro, va detto che ci ha penalizzato: doveva fischiare la fine 15 minuti prima.

Due punti nelle ultime tre partite. Le difficoltà vanno guardate dritte negli occhi. E adesso non scherzo.

La dobbiamo analizzare: ci sono stati errori di singoli, errori di tutti, ma il bilancio si fa a fine campionato.

Credo che per questa partita ho fatto le scelte che dovevo fare.
Il Ciuccio

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