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Tre gol su tre da fermo e gli angoli di Cigarini: l’Atalanta gioca così

Tre gol nelle ultime sei partite giocate contro il Napoli fanno di Denis il pericolo maggiore nella partita di stasera. La sua bravura nel far salire la squadra e nel prendere falli è ormai cosa nota: l’ultimo indizio viene dalla partita più recente giocata contro il Torino (vittoria per 2-1), quando ha passato il pallone per diciassette volte, sedici delle quali all’indietro, di sponda verso un compagno. E’ così che l’Atalanta si avvicina alla porta avversaria, dove però in queste prime due giornate è arrivata poche volte: è tra le cinque squadre che meno sono giunte al tiro (10,5 a partita), un dato che va incrociato con la capacità del Napoli di concedere poco (ancora 10 a partita alle avversarie finora). Se la trama è questa, significa che vedremo poche volte al tiro l’Atalanta, diciamo una ogni 9 minuti. Inoltre la squadra di Colantuono è quella che meno volte ha centrato lo specchio della porta, soltanto 5 volte complessivamente nelle prime due giornate. Il punto è vedere come. Ha un giocatore come Bonaventura in grado di saltare l’uomo in dribbling, ma finora i dribbling riusciti della squadra sono inferiori a quelli di chiunque altro in serie A. Nei primi 180 minuti di questa serie A i pericoli maggiori l’Atalanta li ha creati da fermo. Tutti i suoi tre gol sono nati da calci piazzati, cronico punto debole del Napoli. Due dei tre gol sono arrivati da un calcio d’angolo battuto alla sinistra del portiere, entrambi da una nostra vecchia conoscenza, Cigarini, che continuo a ritenere l’unico errore di questo mercato. Se il Napoli lo avesse tenuto, sarebbe stato un perfetto mediano per il gioco di Benitez. Ma comunque. I palloni recuperati da Cigarini e la sua capacità di far succedere qualcosa calciando da fermo (già 2 assist come dicevo) sono tra le eccellenze dell’Atalanta di Colantuono. La sua giocata più incisiva resta il passaggio dalla trequarti destra verso il centro dell’area. E’ lui il fulcro del gioco: smista una settantina di palloni a partita, con una percentuale di precisione dell’85%. Quattordici di questi palloni in media si trasformano in lanci lunghi: in serie A soltanto Pirlo e Bonucci fanno ricorso più spesso a questo tipo di giocata. E’ interessante osservare come il lancio lungo sia quasi sempre utilizzato per cambiare gioco, per aprire la manovra verso l’altra parte del campo e indirizzarla sugli esterni: nella prima giornata, in trasferta a Cagliari, soprattutto verso Del Grosso (sulla sinistra, e da questi poi in appoggio su Livaja); nella seconda, in casa contro il Torino, invece verso Raimondi a destra (nell’immagine i lanci lunghi di Cigarini contro il Torino: in blu quelli riusciti, in rosso quelli sbagliati).

In entrambe le circostanze quando il gioco è stato appoggiato in prevalenza su una delle due fasce, l’altra si è limitata a provvedere al rifornimento di palloni verso il centro, verso la regia di Cigarini, fase a cui contribuisce pure Carmona. Sempre a proposito di calci piazzati, varrà la pena ricordare che il Napoli di Benitez in queste prime due giornate è la squadra che ha vinto meno duelli aerei in serie A (solo 6 a partita, e la Juve è la squadra che ne vince meno dopo di noi). Non un segno di debolezza in sé, in quanto il Napoli è la squadra che, dopo la Roma di Garcia, tiene di più la palla a terra con una rete di passaggi corti. Ma sarà bene comunque fare attenzione ai palloni che viaggiano in aria, specialmente dai corner.
L’Atalanta è invece la squadra che più tiri concede agli avversari in serie A dopo il Verona (una media di 18,5 finora). Quei tiri, come da sue caratteristiche, il Napoli andrà a prenderseli con un pressing alto: siamo la terza squadra di serie A per palloni intercettati e quella che commette meno falli. Altre caratteristiche tipiche dell’Atalanta sono i tackle di Raimondi e la concretezza difensiva di Stendardo-Yepes, che insieme formano la coppia di giocatori che più spesso spazza via il pallone. Una squadra che ha cambiato poco sul mercato, che deve solo rimettere in moto certi meccanismi che conosce bene, anche se nelle ultime tre partite fuori casa ha sempre perso concedendo almeno due gol.
Il Ciuccio

[rielaborazione propria di dati Opta via whoscored.com]

[l’immagine dei passaggi di Cigarini è tratta dalla app Stats Zone]

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