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Callejòn, l’esterno di sinistra che può fare anche il terzino

Arriva da Madrid con un’etichetta. Il pupillo di Mourinho. Perché quando c’era da scatenarsi in un’esultanza particolare dopo un gol, uno saltava in braccio all’altro. Ma soprattutto perché è stato Mourinho a riportarlo a casa Real, dopo che José Maria Callejòn era stato trasferito all’Espanyol, la seconda squadra di Barcellona. “Due anni indimenticabili, ti auguro ogni bene”, il saluto dell’allievo al maestro, al momento del suo passaggio al Chelsea. Senza Mourinho, Callejòn ha accettato di lasciare Madrid e fare una nuova esperienza all’estero. La prima. Ventisei anni, di pochi giorni più grande di Cavani, Callejòn gioca da esterno a sinistra, ma in qualche circostanza è stato utilizzato da Mourinho anche come quarto in difesa o da centrale di centrocampo. Fu per la sua duttilità che lo rivolle al Real. “E’ umile e ha una personalità forte, rende prezioso ogni minuto che trascorre in campo”, il giudizio che lo Special ha dato di lui.
Andaluso di Motril, cittadina ai piedi della Sierra Nevada, nella provincia di Granada, Callejòn è fierissimo delle sue origini meridionali ed è innamorato della sua terra. “Noi andalusi siamo spagnoli differenti dagli altri, in uno spogliatoio gli andalusi portano allegria”. In quello del Real era uno degli animatori insieme con Sergio Ramos, il suo migliore amico. E come tutti gli andalusi è legato alla cultura del flamenco. José ha un fratello gemello, Juanmi, anche lui calciatore professionista. Sono arrivati insieme nelle giovanili del Real a 14 anni, a 21 le loro strade si sono separate: uno all’Espanyol, l’altro al Maiorca. Juanmi ha scelto l’estero prima di lui: nel gennaio scorso ha firmato un contratto di sei mesi con il Levadiakos, club greco. Stessi capelli, stesso sorriso. Quando giocavano nelle giovanili, una volta un arbitro ammonì il fratello sbagliato per un fallo commesso. E a scuola José spesso mandava Juanmi alle interrogazioni, quando non si trattava di matematica, la sua materia preferita. Sua padre e sua madre avevano una frutteria in paese, quando uscivano da scuola i ragazzi andavano a dare una mano. La sorella maggiore Vanesa è considerata da José come una seconda madre.
Vanitoso nel vestire, Callejòn è passato da abiti con colori sgargianti a giacche di pelle, camicia scura e jeans abbinati, in stile James Dean. Una metamorfosi dettata dalla sua compagna, Marta, la cui figlia Paula José considera come sua. Di Callejòn si racconta che sia anche un cittadino modello. Un giorno, nel suo paese, venne designato all’ultimo istante come presidente di seggio supplente alle elezioni. Così, dopo una partita notturna con il Real in trasferta a Valencia, fece il viaggio fino a Motril per rispondere alla chiamata. Al ritorno fu la vittima degli sfottò dello spogliatoio. Higuain gli urlava “cittadino Callejon”, Pepe gli chiedeva se gli avessero poi pagato la diaria di 60 euro. Per Benitez sarà uno dei tre giocatori alle spalle del centravanti, vedremo se vorrà come Mourinho proporlo qualche volta anche da terzino sinistro.
Desmond Digger

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