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Un tiro ogni nove palloni toccati. 29 reti e 8 legni. Il “match analyst” di Prandelli ci illustra il mostro Cavani

“Cavani trasforma in oro ogni pallone che tocca. Come lui nel mondo ce ne sono pochi”. Antonio Gagliardi, 29 anni, vicentino come Baggio, studia il calcio per lavoro. Il calcio nei dettagli. Lavora per lo staff di Prandelli e per le nazionali italiani. Prima di entrare in federcalcio, attraverso le società Sics e Opta, ha fornito dati e statistiche anche al Napoli di Reja. Si chiama match analyst. “Analista della partita. Un nome coniato in Inghilterra per definire la persona che si occupa dell’analisi oggettiva sia delle proprie partite sia degli avversari. Fornisce le maggiori informazioni possibili preparando dvd riassuntivi e report statistici. Una sorta di osservatore “moderno” che non consegna più una relazione cartacea, ma si avvale di supporti video e di dati statistici”. Ha accettato di parlare con il Napolista dei dati raccolti quest’anno sul Napoli.

Gagliardi, come lavora: dal vivo o al dvd?
“Gran parte del lavoro è svolto al videotape analizzando per ore una singola partita. Dal vivo, allo stadio, si prendono appunti e si controllano in diretta i dati”.

Quante partite vede in una settimana?
“Faccio questo lavoro da più di 10 anni, ogni anno mediamente vedo circa 300 partite, più o meno 4-5 a settimana. Ho visto più di 3000 partite in 10 anni”.

L’analisi dei dati è dei match analyst o del ct Prandelli?
“Il compito dell’analista è far arrivare al ct e al suo staff i dati più importanti: la bravura consiste nel rielaborare i numeri conoscendo le chiavi di lettura che l’allenatore adotta nelle varie situazioni di gioco”

Ci parli del Napoli. Che cosa dicono i dati della sua stagione?
“La stagione positiva della squadra di Mazzarri è sotto gli occhi di tutti. Grande forza davanti con il miglior attacco della Serie A, facilità nel trovare la porta avversaria. E’ fra le prime posizioni per tiri totali insieme a Milan e Fiorentina dietro l’irraggiungibile Juventus, l’unica a superare quota 500 tiri in stagione. Analizzando alcuni numeri nel dettaglio si possono vedere confermate alcune caratteristiche visibili ad occhio nudo: il Napoli è solo 7° per numero di passaggi nella metà campo offensiva a partita.

Cosa vuol dire?
“Che effettua poco possesso palla ma cerca velocemente di arrivare ai tre davanti che poi diventano difficilmente fermabili”.

Altri punti di forza quali sono stati?
“La terribile efficacia del reparto avanzato. Il Napoli è primo in Italia per precisione al tiro con il 49%: in pratica la metà dei suoi tiri sono finiti nello specchio della porta. Ed è secondo dietro l’Udinese per realizzazione, con il 15% dei suoi tiri che si sono trtasformati in rete.

Punti deboli?

“Forse la non elevata capacità di possesso palla e pochi centrocampisti di qualità a dispetto di tanti centrocampisti fisici ed atletici”.

Cavani. Cosa dicono i dati di lui?
“I dati sulle capacità offensive del Napoli sono frutto in gran parte della straordinaria forza di questo centravanti. Cavani ha l’incredibile qualità di trasformare in oro qualsiasi pallone che tocca. E’ primo per tiri, più di 130, mentre il secondo, Diamanti, si è fermato a 100. Ha l’incredibile rapporto di 1 tiro ogni 9 palloni toccati, primissimo in Italia e fra i primi in Europa. Non dimentichiamo che quest’anno oltre alle 29 reti avremmo potuto aggiungere 8 tiri finiti su pali o traversa, un altro record di questa Serie A.

Ce l’ha un punto debole questo alieno venuto da chissà dove?
“I punti deboli, se così possiamo chiamarli visto che abbiamo di fronte uno degli attaccanti più forti al mondo, sono i numeri piccoli negli altri fondamentali che di solito vedono gli attaccanti protagonisti: assist, dribbling e cross. Cavani nasce e vive per il gol. Oltre a quello, il suo apporto in termini di altre giocate è inferiore alla sua grandezza”.

E dopo Cavani? Quali sono gli altri giocatori importanti per il Napoli secondo i dati?
“Come non citare Hamsik. Lo slovacco è stato il giocatore che ha effettuato più passaggi a partita nel Napoli (circa 54 in ogni match) e soprattutto il giocatore che ha effettuato più assist di tutta la Serie A: 14. Considerando i 5 principali campionati europei, Hamsik è arrivato secondo dietro ad Iniesta (15), a pari merito con Ribery, e davanti a campioni come Payet (13), Totti, Mata, Messi e Valbuena (12). Una citazione la merita anche Behrami, 3° in Italia per tackle vinti (circa 5 a partita per il guerriero del San Paolo)”

Se Cavani dovesse andare via, cosa perderebbe il Napoli?
“Oltre ai generosi recuperi a tutto campo, la perdita maggiore per il Napoli sarebbe sicuramente l’incredibile efficacia e pericolosità del Matador in fase conclusiva e soprattutto in area di rigore”.

C’è fra i numeri l’identikit di un possibile sostituto di Cavani?
“I giocatori che hanno numeri paragonabili a Cavani sono pochi, si può lavorare su quei giocatori che hanno dati simili a Cavani in prospettiva e che dunque se fatti crescere nel modo giusto e se inquadrati nella maniera migliore potrebbero cercare di rimpiazzare l’uruguayano”.

Nomi?
“Il rinnovato settore scouting del Napoli non ha bisogno dei miei consigli e sono sicuro che non sapranno farsi cogliere impreparati”.
Il Ciuccio

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