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C’è il Viktoria, giocano i big (a cominciare da Cavani)

Cavani ha voglia di giocare. Cavani è il capocannoniere dell’Europa League (7 gol). Cavani, che non segna da due domeniche, è l’arma contro i cechi del Viktoria Plzen, al San Paolo (ore 19), match d’andata dei sedicesimi di finale della seconda competizione europea, turno a eliminazione diretta, andata e ritorno. Cavani in campo per mettere al sicuro la qualificazione (sarebbe un peccato mollare il torneo).
Mazzarri ritocca la formazione-tipo lasciando riposare qualche titolarissimo per il campionato (domenica la Samp sarà un osso duro a Fuorigrotta), ma non rinuncia a De Sanctis e dovrebbe cominciare con Hamsik. Scelte mirate. Ci sarà Insigne se avrà superato l’attacco influenzale. Ci sarà El Kaddouri nel ruolo di vice-Hamsik al momento opportuno, oppure subito se Insigne risultasse acciaccato con Marek seconda punta col Matador (sai che spettacolo!). El Kaddouri ha buone qualità tecniche, ma deve velocizzare le sue giocate. Centrocampo con Donadel e Dzemaili (Behrami infortunato). Difesa col gigante portoghese Rolando al centro, novità assoluta. Squadra competitiva a patto che il centrocampo funzioni, cioè sia capace di prendere palla e impostare velocemente. Torna Maggio sulla corsia destra.
I cechi, eredi della tradizione danubiana del calcio danzato, fanno possesso-palla e la fanno girare. 4-4-2 in partenza, 4-3-1-2 in fase offensiva. Sono riposati, campionato fermo da novembre. Hanno giocato una serie di amichevoli per tenere il ritmo (sei vittorie, una sconfitta). Sono in testa al campionato, due sole sconfitte in 16 partite, mentre le formazioni “storiche” di Praga sono in ritardo (Dukla, Sparta, Slavia).
Gli osservatori dicono che è una formazione alla portata del Napoli, forte di alcuni nazionali, il trentenne portiere Kozacik (1,93), il giovane centrocampista Darida, l’attaccante Bakos tra quelli annunciati in campo. Accende la luce il 37enne Pavel Horvath. La qualificazione degli azzurri passa per un successo netto al San Paolo senza prendere gol. Negli ottavi, l’avversario saranno i bielorussi del Bate Borisov o i turchi del Fenerbahce. Si potrebbe andare avanti.
Mazzarri assicura che il Napoli punta all’Europa League e le formazioni che schiererà saranno sempre le migliori con un turn-over assennato e collaudi di giocatori “in prospettiva”. Stasera la conferma dovrebbe venire dal contemporaneo impiego iniziale di Hamsik e Cavani, anziché utilizzarli, come in passato, in seconda e spesso inutile battuta. Comunque, il Matador comincia da subito. Il Napoli vuole spianarsi velocemente la strada per non soffrire al ritorno e non pagare pegno in campionato.
Tutto il mistero sta a centrocampo, come già detto. Certamente, risulteranno decisive le prestazioni di Donadel e Dzemaili. A centrocampo il Viktoria ha il suo punto di forza. Velocità e tocchi di prima. Questo sembra il marchio di fabbrica. Il Napoli può freddarlo alla prima ripartenza. Gioca Zuniga perché Armero non è schierabile (ha già giocato in Europa con l’Udinese). Peccato, un esterno fresco avrebbe fatto comodo. Difesa inedita per il debutto di Rolando. Vedremo quanta autorevolezza e fiducia saprà dare il portoghese per compattare il reparto piuttosto in crisi contro la Lazio (con altri uomini).
Si annunciano spalti affollati. Il Napoli avrà bisogno di un sostegno forte. I tifosi cechi saranno quattrocento sulle ali dell’entusiasmo degli ultimi tre anni in cui il Viktoria Plzen è diventata la squadra “nuova” della repubblica ceca. E’ un match tutto da scoprire in cui le superiori qualità tecniche del Napoli dovrebbero fare la differenza. Ma bisognerà anche correre e non risparmiarsi, e in questo i giocatori di Plzen hanno il vantaggio dell’interruzione invernale del loro campionato.
MIMMO CARRATELLI

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