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Napoli-Bologna, le pagelle della strana coppia

Pagelle Coppa Italia, Napoli-Bologna. Ilaria vs. Mimmo DE SANCTIS 4,5 – Si fa infilare il pallone tra le gambe sul pareggio di Pasquato. Esce alla disperata sullo stesso giocatore che lo dribbla, poi rimedia retrocedendo e rubandogli il pallone senza fare rigore. Esce, non esce sui corner. Prodigioso sul colpo di testa di Veratti (76’). Ho pensato tutta la sera “Meno male che non c’era Rosati”. E non puoi pensare tutta la sera che hai in porta il meno peggio – 4 CAMPAGNARO 5 – Si spinge in attacco, ma senza risultati positivi. Gran salvataggio nell’area piccola sul cross basso di Kone (30’). Sfiora il gol e il pareggio nel finale, colpo di testa fuori sul cross di Zuniga (92’). E quelle braccia aperte a lasciar scorrere il pallone in porta? Cos’erano? Eh?– 1 FERNANDEZ 4 – Serata disastrosa. In difficoltà, rimedia subito una ammonizione per fallo sul giovanissimo Paponi. Sempre incerto e lento. Regala due palloni a Pasquato che conclude prima fuori (54’), poi dribbla De Sanctis ma viene successivamente fermato dal portiere azzurro. Esce al 75’. Forse è vero che è una sòla. Forse ci siamo sbagliati a pensare valesse qualcosa. Perché è vero, contro il Bayern ne segnò 2 ma ce ne fece prendere tanti quanti il voto che gli do – 3 ZUNIGA 5 – Entra per Fernandez, quarto di difesa a sinistra. Col Napoli tutto avanti, resta l’unico a difendere la metà campo azzurra. Scodella per Campagnaro il cross che potrebbe fruttare il pareggio (92’). E che voto gli do per 15 minuti di nulla?- s.v. BRITOS 4,5 – Anche per lui è una serata nera. Si fa ammonire per un fallo su Kone. Errori e falli a ripetizione. Un salvataggio nell’area piccola. Resta il migliore della difesa. Lottava contro gli attaccanti del Bologna e contro i suoi compagni di squadra. Non era mica facile – 5 MESTO 4,5 – Prestazione mediocre contro il ventiduenne uruguayano Abero. Conclude fuori al 69’. E’ suo il cross sul quale Cavani incontra l’opposizione di Stojanovic. In difficoltà costante. Il cognome è la sua rovina, non ci sta niente da fare. Vabbè, forse non solo quello – 4 INLER 4,5 – In confusione. Dovrebbe essere il faro del centrocampo. E’ una stella spenta come nelle due ultime prestazioni in campionato. Gioca perché salterà per squalifica la partita di sabato a Siena. Non ne trae nessun vantaggio. Perde i duelli con Guarente. Ammonito per un fallo su Kone. Conclude due volte fuori (60’ e 66’) sugli inviti di Hamsik. Un tiro parato (67’). Non è mai deciso, non ha nerbo, né audacia. Non costruisce e non si inserisce con determinazione sul fronte offensivo. Il commentatore Rai a un certo punto lo ha definito “sempre pericoloso” quando si avvicina all’area avversaria. Ho pensato che forse è vero che non capisco niente di pallone – 4 DONADEL 4 – C’è? Non c’è? Non c’è. Gli tocca per giunta Kone, il più pericoloso degli avversari. Si arrabatta come può. E’ un giocatore ruvido, tatticamente sempre fuori posizione, con interventi in affanno, mai puliti. Il fatto che ieri sia stato uno dei migliori la dice lunga sul momento che sta vivendo la squadra – 4 DOSSENA 4 – Un paio di cross e poi il grigiore. Subisce le iniziative di Garics. Viene dribblato in area da Pasquato nell’azione del pareggio rossoblu. Mai un cross incisivo. Esce all’81’. Una pena in mezzo al campo – 3 INSIGNE 5,5 – Entra per Dossena, si batte con caparbietà, quando ha la palla non sa a chi darla perché in avanti gli azzurri sono tutti fermi, nessuno si propone. Conclude di poco fuori (88’). L’impressione è che gli altri attaccanti collaborino poco con lui. E secondo me l’impressione è giusta. Il che mi fa incazzare ancora di più. Non si può essere sempre primedonne. Non con un Napoli pessimo così. E un allenatore serio dovrebbe impedirlo. Eccheccazz – 6 EL KADDOURI 4,5 – Comincia bene a sinistra in fase offensiva. Salta l’avversario, testa alta, buon passo. Si libera magnificamente in area, ma anziché tirare serve Cavani che è chiuso nel mucchio dei difensori. Arretra a centrocampo e scompare. Esce al 59’. L’unico motivo di speranza in questo Napoli. Bello – 6 HAMSIK 5,5 – Comincia con grande verve sostituendo El Kaddouri. Prende palla e porta avanti la squadra. Invita al tiro due volte Inler. Duetta con Mesto che conclude fuori. Poi diventa impreciso. Sbaglia gli appoggi e non salta più l’avversario. Si lascia prendere anche lui dallo sconforto. E poi duettare con Mesto è come suonare da solo – 5 PANDEV 4,5 – Si divora un gol fatto davanti al portiere (83’). Coglie il palo (84’). Batte il corner del gol di Cavani. Si intestardisce nei contrasti perdendo la palla. Finisce stanchissimo. Si batte, ma non ha la lucidità necessaria e le sue giocate non hanno smalto. E adesso ditemi che è l’attaccante migliore. Ditemelo, se ne avete il coraggio. E poi pentitevi. Subito – 4 CAVANI 6 – La sufficienza è per il gol, la traversa su punizione e per l’inizio scoppiettante. Ma poi anche il Matador si perde. Generoso, ma niente più. Serve a Pandev due assist invitanti. Dopo il palo del macedone batte precipitosamente fuori. Stojanovic gli sventa il colpo di testa all’86’. Corre in difesa e a centrocampo per avere la palla, ma si muove poco quando i compagni (Insigne soprattutto) lo cercano in zona-gol. Ieri sera l’ho odiato. E odiare Cavani è come commettere peccato. Ma non mi piace come si sta comportando con la squadra. Manco un po’ – 5,5 MAZZARRI s.v. – Comincia con sei titolari contro un Bologna che di titolari ne schiera un paio (il difensore Sorensen e Kone). Col Napoli in difficoltà e teso ad acciuffare la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, impiega nella ripresa anche Hamsik, Zuniga e Insigne. Che voto dargli? Poteva cominciare con tutti i titolari? Pioli, la sua bestia nera, lo castiga ancora. Nella ripresa le tenta tutte passando al 4-4-2, poi al 4-3-3, poi al 4-2-4. Gli attaccanti sprecano ancora molte occasioni, la difesa sbanda. Alla fine, in campo ci vanno i giocatori. Fino a che punto un allenatore può incidere se la squadra perde la bussola e gli errori individuali sono tanti? Basta alibi, Mimmo, basta. Domenica sono scesi in campo con la testa alla sentenza del martedì. Stasera sono scesi in campo con la testa alla penalizzazione e a quei due buontemponi di Cannavaro e Grava. Né, bellè, ma prima o poi scendere in campo pensando solo alla disgraziatissima partita no? Tirare fuori la grinta a calci e morsi e provare a dimostrare che siete una squadra sul campo no? Levarsi i paccheri da dosso senza per questo dover prendere un cappottone in piena regola no? Ma come caz si fa a guardare una partita augurandosi finisca al più presto, anche con una sconfitta, pur di non assistere a un simile scempio per altri 30 minuti di supplementari? È così che l’ho vista io. E quando è finita ho ringraziato il cielo. Perché è uno strazio una squadra così. Perché non c’è niente di una squadra vera in quegli undici rammolliti e sfessati che entrano in campo spinti da un altro che si è rammollito e sfessato appresso a loro. Ché Mazzarri mi deve spiegare che cosa significa la difesa a 3 senza Cannavaro. Cosa? Cosa significa rendere la difesa la peggiore vista quest’anno finora. Perché? Adesso anche i fantasmi dei titolarissimi contano, eh? Ci dobbiamo rovinare anche con quelli? Questa squadra è finita. Non c’è più nulla a tenerla insieme. Occorre una sferzata. E il mercato di gennaio non può certo esserlo. I campionati, le coppe, gli impegni, si programmano, non si corre alla riparazione in corso. Puoi riparare uno, due ingranaggi, ma qui è da rifondare quasi tutto. Ci vuole piuttosto una cosa tipo quella che suggerisce la mia amica Lina, un elettroshock a tutti, compresi i massaggiatori. È una cosa insostenibile. E il silenzio stampa per me è un offesa. A noi tifosi. Il Forza Napoli a prescindere è da ciucci. MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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