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Napoli-Parma, evitiamo assalti all’arma bianca

Torna il campionato e pare che sia tornato anche il prato del San Paolo. E, incredibile, si torna a giocare alle 15, quasi come il calcio di una volta. Torna Aronica, perché Britos si è infortunato in allenamento. E anche Pandev, reduce dalle due giornate di squalifica detti a Pechino al guardalinee che capisce il macedone. Insomma, torna il campionato. Come ha scritto il maestro Carratelli, quel campionato in cui gli opinionisti stravedono per il Napoli e i tifosi molto meno (e non solo a giudicare dagli abbonati).
Certo ieri Mazzarri è apparso nervoso. Sa che al primo scivolone si scatenerà l’inferno. Che dire? Spero di vedere ancora una volta un Napoli giudizioso, consapevole dei propri mezzi. Non vorrei vedere un Napoli all’attacco all’arma bianca. Il Parma è squadra ostica. Che si difende molto bene. E che al San Paolo ultimamente ci ha fatto male. Bisogna giocare con la testa. E saper aspettare. Nella partita contro la Fiorentina il pubblico diede una grande prova di maturità, seppe soffrire insieme con la squadra senza fischiare mai (anche quando c’erano gli estremi per farlo). Persino nell’anno dello scudetto (il primo) ricordo pareggi interni con squadre piccole, il 2-2 con l’Atalanta ad esempio con mezza papera di Garella. E questo, come detto, è un Napoli per cuori forti.
Vediamo se ci sono stati progressi dal punto di vista del gioco. Ma io mi accontenterei di rivedere il Napoli-cobra, quello sornione che all’improvviso morde letalmente.

Massimiliano Gallo

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