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Il Milan stramazza, scudetto alla Juve

Juventus campione d’Italia con una giornata di anticipo. Il Milan, massacrato nel derby milanese (4-2), si stacca a quattro punti dai bianconeri e si scuce lo scudetto dal petto. La Juventus batte il Cagliari (2-0) a Trieste e probabilmente concluderà il campionato da squadra imbattuta (domenica ospita l’Atalanta).

A Trieste, contro i sardi (campo del Cagliari inagibile), la Juve passa subito in vantaggio con Vucinic (5’). Pinilla mette paura a Buffon con un tiro dalla distanza (36’), la Juve cala nel finale del primo tempo, ma torna a comandare nella ripresa raddoppiando su autogol di Canini (74’). In precedenza il Cagliari aveva reclamato un rigore per affondamento di Cossu da parte di Chiellini (52’).

Drammatico derby per il Milan. Ibrahimovic si divora due palle-gol (11’ e 35’) e, intanto, l’Inter è passata con Milito (14’). Gioca meglio l’Inter e il Milan sembra alle corde. Per giunta, perde per infortunio Bonera (23’) e Abbiati (34’) riducendo le possibilità di cambi per Allegri.

Ma il Milan ha un sussulto di orgoglio. Rigore generoso (il decimo della stagione) perché Julio Cesar entra sul pallone e non su Boateng. Dal dischetto il pari di Ibra (41’), nonostante la sceneggiata di Julio Cesar che tarda ad entrare fra i pali, va incontro alla svedese per innervosirlo e gli fa anche la linguaccia. Ibrahimovic, imperturbabile, sigla il raddoppio (46’) che consente il sorpasso al Milan.

Lo scudetto per i rossoneri è ancora un sogno. Ma è serata di rigori. Abate su Milito, fallo da penalty e il Principe dal dischetto non perdona (52’). Muntari sfiora il nuovo vantaggio rossonero (55’).

Il Milan non ne ha più e il finale è tutto dell’Inter. La squadra di Stramaccioni, dopo due sconfitte consecutive, si impossessa del derby ed ora insegue il terzo posto raggiungendo il Napoli, a un punto dalla Lazio e a tre dall’Udinese.

Braccio di Nesta in area e terzo rigore della serata che Milito realizza impeccabilmente (79’). Arriva anche il gol di Maicon (86’) col Milan ormai alla resa incondizionata. Inutile l’ingresso di Cassano per Muntari (77’).

Il Milan si arrende dopo cinque risultati utili (4 vittorie, un pareggio). Non aveva più energie per difendere lo scudetto.

Ancora un gol-fantasma a San Siro, stavolta nella porta del Milan con l’Inter in vantaggio 1-0. Forse Abbiati respinge oltre la linea la deviazione di testa di Cambiasso (34’).

INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Guarin (60’ Obi), Cambiasso, Zanetti; Alvarez (75’ Pazzini), Sneijder; Milito. MILAN (4-3-1-2): Abbiati (34’ Amelia); Abate, Nesta, Yepes, Bonera (23’ De Ciglio); Nocerino, Van Bommel, Muntari (77’ Cassano); Boateng; Robinho, Ibrahimovic.

A Trieste la Juventus che ha conquistato lo scudetto si è schierata (3-5-2) con Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (25’ Caceres), Vidal (53’ Giaccherini), Pirlo, Marchisio, Pepe; Matri (71’ Borriello), Vucinic.

TERZO POSTO – All’Udinese basta un pari a Catania domenica prossima per conservare il terzo posto e conquistare i preliminari Champions. Tre vittorie consecutive l’hanno portata al sorpasso sul Napoli.

Nella giornata decisiva per la piazza che vale l’Europa di primo livello, i friulani battono il Genoa (2-0) con una punizione di Di Natale nel primo tempo e il raddoppio di Floro Flores nella ripresa. Il Genoa ha giocato il secondo tempo in dieci per le espulsioni nel primo tempo di Kucka e Palacio.

L’Udinese ha ora due punti di vantaggio sulla Lazio e tre sul Napoli.

La Lazio vince a Bergamo (2-0) con i gol di Kozak (35’ assist involontario di Peluso) e di Cana con un tiro dalla distanza in chiusura di partita. Domenica c’è Lazio-Inter, ultima chance per la Lazio per il terzo posto.

Se la Lazio arriverà alla pari dell’Udinese (vittoria Lazio sull’Inter e pari dei friulani a Catania) sarà svantaggiata dagli scontri diretti (2-2 e 0-2).

Il Napoli molla a Bologna (0-2: Diamanti 17’, Rubin 64’) e perde il terzo posto. Concluderà il campionato domenica al San Paolo contro il Siena senza Cavani, Dzemaili e Aronica che saranno squalificati.

Con l’Udinese in vantaggio di tre punti, sembra impossibile l’impresa azzurra di agguantare ancora il terzo posto.

Il Napoli, vincendo col Siena, deve sperare che l’Udinese perda a Catania e che la Lazio non batta l’Inter. Arriverebbe così a pari punti dell’Udinese e un punto avanti alla Lazio. E con l’Udinese è in vantaggio negli scontri diretti (2-0 e 2-2).

Il Bologna (ultima partita di Di Vaio) incasella il settimo risultato utile e la terza vittoria consecutiva del suo brillante finale di campionato.

Si affaccia per il terzo posto l’Inter ma con scarse percentuali di successo. Domenica Lazio-Inter. Ma l’Udinese è favorita, tre punti avanti e col pari che basterebbe a Catania.

RETROCESSIONE – La sconfitta di Udine tiene in bilico il Genoa nella lotta per la salvezza (+3 sul Lecce). Ma il Lecce, terzultimo, alla terza sconfitta casalinga consecutiva (1-0 della Fiorentina che si salva), sembra condannato a tenere compagnia a Novara e Cesena nella retrocessione in B.

Domenica: Genoa-Palermo e Chievo-Lecce. Al Genoa basta un pari per salvarsi.

Il Genoa ha la peggiore difesa del torneo (69 gol).

Il Cesena ha collezionato 22 sconfitte, record, e il minor numero di vittorie (4), peggiore attacco (22 gol).

IMPRESA PARMA – Vincendo a Siena (2-0), il Parma colleziona la sesta vittoria consecutiva, grande impresa. Il record dei successi consecutivi è però della Juventus (8).

SERIE A – 37^ GIORNATA.

Lecce-Fiorentina 0-1, Roma-Catania 2-2, Siena-Parma 0-2, Atalanta-Lazio 0-2, Bologna-Napoli 2-0, Novara-Cesena 3-0, Palermo-Chievo 4-4, Udinese-Genoa 2-0, Cagliari-Juventus 0-2, Inter-Milan 4-2.

CLASSIFICA: Juventus 81; Milan 77; Udinese 61; Lazio 59; Napoli e Inter 58; Roma e Parma 53; Bologna 51; Catania 48; Atalanta e Chievo 46; Fiorentina 45; Siena 44; Palermo 43; Cagliari 42; Genoa 39; Lecce 36; Novara 32; Cesena 22.

PROSSIMO TURNO. ULTIMA GIORNATA.

Domenica 13 (20,45): Catania-Udinese, Cesena-Roma, Chievo-Lecce, Fiorentina-Cagliari, Genoa-Palermo, Juventus-Atalanta, Lazio-Inter, Milan-Novara, Napoli-Siena, Parma-Bologna.

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