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Chi segna contro il Siena?

Mazzarri come Ornella Vanoni. Oggi è un altro giorno, poi si vedrà. Cioè si vedrà se l’Udinese perde a Catania, se la Lazio non vince con l’Inter. Intanto il Napoli deve battere il Siena. Chiusura del campionato al San Paolo con tanti “se” e qualche “ma”. Speranza tenue per il terzo posto, guadagnato e perduto nelle ultime tre giornate col pareggio di Roma, la vittoria sul Palermo e la sconfitta di Bologna. Negli ultimi tre turni, 9 punti dell’Udinese, 4 del Napoli. Così si uccidono anche i ciucci.
Intanto, di gran carriera questa sera contro il Siena per evitare scrupoli finali. I toscani sono abbondantemente salvi (+8 sul Lecce, magnifico campionato). Negli ultimi quattro turni hanno mollato (due punti). Ma non sono a Napoli per fare regali. L’incubo del calcioscommesse (partiti i deferimenti di Palazzi) ha reso questo finale di campionato il più “pulito” della storia. Nessuno si tira indietro.
Il problema non è il Siena, ma il Napoli senza Cavani (squalificato). Quanta benzina ha ancora il motore azzurro con i pistoni esterni in folle, con la “testata” senza il cannoniere e con i soliti problemi in retromarcia? Chi farà gol stasera? Chi romperà il “muro elastico” di Sannino (4-4-2)? Senza Cavani e con la formazione su per giù uguale a quella di stasera il Napoli trionfò 3-0 a Milano contro l’Inter. Fecero gol Campagnaro, Maggio e Hamsik. Senza Cavani, la squadra si è fatta rimontare dalla Juve (3-3). Ha perso a Genova e a Verona col Matador in campo nell’ultima mezz’ora. Ha battuto largamente il Cagliari (6-3) con l’uruguayano in campo ancora nell’ultima mezz’ora e con la vittoria già rotonda (4-1).
Contro il Siena il predestinato al gol sembra Hamsik (se segna stasera va in doppia cifra). Ma la sorpresa potrebbe venire da Lavezzi al passo d’addio (?). Giocherà di punta con Hamsik e Pandev a sostegno. Ma che giochi veramente vicino all’area avversaria senza andarsene in giro per il campo, conservandosi “fresco” per la battuta finale. Il pubblico napoletano ne ha fatto un idolo a prescindere dal rendimento e dai gol (9 come Hamsik). Ha deciso alcune partite importanti (l’1-0 all’Inter, il 2-1 a Parma). Se proprio va via, è in debito con i tifosi e dovrebbe regalargli l’ultima gioia. E poi c’è Pandev che, però, se lasciato solo sulla strada del gol, avrà difficoltà. Tenace e testardo, con testimonianze di amore per la maglia azzurra, il macedone spesso trattiene palla per liberarsi dalla marcatura e quando viene raddoppiato la perde.
Bisogna evitare di fare gli eroi da soli. E’ tutta la squadra che “deve” vincere ritrovando equilibrio e, soprattutto, la vivacità e l’incisività di un tempo sugli esterni (come sta Maggio?). Il Siena non ha problemi di classifica, ma se trova un Napoli incerto ne approfitterà. Un successo al San Paolo dà prestigio e sarebbe la ciliegina sull’eccellente torta dei toscani. Tra di loro c’è il corteggiatissimo Matteo Destro (21 anni, 1,81, undici gol all’attivo), esterno ficcante, da nazionale. Assente Calaiò, il nostro arciere dei tempi duri. Non c’è da farsi illusione di trovare la strada spianata. E prima si troverà il modo di vincere, senza “ascoltare” i risultati di Udinese e Lazio, meglio sarà per evitare ansie e problemi. In ogni caso se le radioline dovessero annunciare risultati sconfortanti, il Napoli dovrà assolvere all’impegno di una “uscita” elegante dal torneo. Una bella prestazione e una bella vittoria sono d’obbligo per salutare un pubblico che, con oltre un milione di presenze nelle 25 partite al San Paolo, è stato sempre vicino alla squadra, dalle notti entusiasmanti in Champions alla rincorsa in campionato per tornare nell’Europa che conta. C’è da augurarsi una bella serata e un bell’applauso di chiusura. E, subito, al lavoro per il prossimo anno, maledettamente difficile per il rilancio. Non sarà un mercato facile, ma i punti deboli del Napoli sono evidenti. Si aspettano segnali positivi e giocatori di personalità.

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