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Scettici sconfitti, aveva ragione Mazzarri

La classifica si accorcia. La scena è cambiata. Il Napoli è a un passo dal quinto posto ma, dettaglio ancora più rilevante, si è avvicinato a cinque punti dal terzo (la prossima Champions attraverso i preliminari). Lazio e Udinese a quota 42, Napoli a 37. Come è potuto succedere? Le cinque giornate del girone di ritorno hanno portato grandi novità. Il Milan ha fatto 10 punti, la Lazio 9, Roma e Napoli 8, Udinese 4, Inter 1. La Juve ha fatto 8 punti ma con una partita da recuperare.

Il Napoli si è rimesso in corsa con due vittorie consecutive e la porta imbattuta da quattro gare. Ha sorpassato l’Inter. Delle sei squadre che lo precedevano alla fine del girone d’andata ha rosicchiato 4 punti all’Udinese e 7 all’Inter, le due squadre che hanno perso più punti nel girone di ritorno (Udinese 11, Inter 14 e il Napoli 7).

Aveva ragione Mazzarri (“il Napoli lotterà sino alla fine”). Eravamo stati piuttosto scettici per la frenata dopo lo squillante 6-1 al Genoa: 11 punti persi in sei partite (due pareggi casalinghi). E la squadra mostrava un preoccupante calo di forma fisica e tecnica. Contro il Chievo ha iniziato a mettersi in riga (tatticamente decisivo l’arretramento di Hamsik a sostenere il centrocampo). E’ esplosa a Firenze.

Vogliamo credere che, a parte i “ritocchi” tattici, il “richiamo” invernale della preparazione sia stato così calibrato da rilanciare il Napoli al momento opportuno, cioè alla vigilia del primo match con il Chelsea riportandolo contemporaneamente in corsa nel campionato?

Il Napoli non avrebbe pagato tanto lo stress degli impegni su tre fronti, ma ha avuto un calo “scontato”, dovuto alla ripresa della preparazione dopo le feste di fine anno. Ma allora abbiamo dei maghi a Castelvolturno. Non c’è dubbio che lo staff sanitario è di prim’ordine.

Chelsea a tamburo battente, poi l’Inter domenica sera al San Paolo. Due partite che possono portare il Napoli in alto. Dice giustamente Mazzarri che non si fida di un Chelsea in difficoltà. La Champions è una palcoscenico troppo prestigioso sul quale si moltiplicano le energie e aumenta l’entusiasmo. Sarà un Chelsea che cerca il riscatto di una stagione grigia. Dimesso in campionato e con qualche problema nella Coppa d’Inghilterra, la Champions gli offre l’occasione di invertire la rotta. La Premier è andata (-17 dalla vetta), l’Europa è la grande occasione. Stracciato l’Arsenal dal Milan, il Chelsea sente l’orgoglio di potere essere l’unico superstite britannico in Champions dopo l’eliminazione dei due Mancheser.

Sembra migliore la condizione del Napoli rinato a Firenze. Mazzarri schiererà la formazione-tipo con Grava al posto di Campagnaro infortunato e il “soldatino” promette di braccare l’inglese più irrequieto (Mata?). Il Chelsea non vive tranquillo in difesa dalla quale spesso si stacca il centrale brasiliano Luiz, alla maniera di Lucio nell’Inter, ma al San Paolo sarà più prudente. Vengono avanti i terzini, ma dovranno pur preoccuparsi degli esterni azzurri (Maggio in gran forma). Ramires proteggerà la difesa più di Meireles. Ci sarà Lampard, uno degli “anziani” in polemica con Villas-Boas?

Si accendono le luci, la musichetta della Champions torna ad eccitare i cuori. Il Napoli sembra pronto. Il Chelsea è un’incognita.

Mimmo Carratelli

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