Sognare su tre fronti,
è un buon 2012

C’è qualcosa di meglio che trovarsi nel bel mezzo di gennaio a giocare in tre competizioni diverse? Bé, io dico proprio di no. La possibilità di sognare a tutto campo, ecco cosa trovo impagabile questa mattina. Devo dire che poco mi frega di come ha giocato il Napoli, di chi ha segnato, con quale parte […]

C’è qualcosa di meglio che trovarsi nel bel mezzo di gennaio a giocare in tre competizioni diverse? Bé, io dico proprio di no. La possibilità di sognare a tutto campo, ecco cosa trovo impagabile questa mattina. Devo dire che poco mi frega di come ha giocato il Napoli, di chi ha segnato, con quale parte del corpo e di quanti millimetri è entrata la palla in rete. Neppure delle proteste del Cesena mi importa.Mi interessa il risultato: “partita porti a casa quando risultato dice che hai vinto” (citazione mia). E basta. Ho sempre detestato le partite secche a risultato netto, di quelle che non puoi sbagliare. E non mi è mai piaciuta neppure l’aria che si respirava ieri sera, ché tutti erano già certi della vittoria. Non bisognerebbe mai entrare in campo con una sensazione così. E’ quella che non ti fa dare il massimo e ti porta a prestare il fianco agli avversari, quella che se fai una sciocchezza piccola così basta poco e ti inforcano la porta. Su Vargas, poi. Edu mi è piaciuto. Mi sono piaciuti i movimenti che gli ho visto fare e la disinvoltura con cui stava in campo. Mi è piaciuto Mazzarri nel dopo partita, moltissimo, quando si è assunto la colpa di averlo buttato nella mischia. Un giocatore nuovo deve imparare a conoscere i compagni ed i loro movimenti prima di essere fatto entrare in campo (eccheccazz!). Però sono contenta di averlo visto giocare, contenta dell’accoglienza che gli abbiamo riservato, degli striscioni, dell’attesa interminabile dell’ultimo mese, che ieri sera me l’ha fatto sentire già come uno di casa. Non mi sento di giudicarlo per una sciocchezza fatta all’esordio. Magari giudico chi si aspettava da lui la prestazione straordinaria proprio la sera del debutto. Insomma, diamogli tempo, che la stoffa, secondo me non gli manca, anche perché, con quello che l’abbiamo pagato, o siamo dei brocchi noi o è per forza bravo lui. Per finire, lasciatemi essere orgogliosa della creatura che abbiamo messo su Renata Russo ed io per il nostro gruppo Facebook “Oj vita mia” e Luca Picardi con il Coordinamento Club Napoli Europei. L’iniziativa cresce e cresce, ci entusiasma e ci tiene parecchio impegnati. Ma felici. E soprattutto lode a Fernando Autore, lettore storico del Napolista, che è diventato amico mio e del Martire e che ieri sera, al San Paolo, in Tribuna Posillipo, ha esposto lo striscione di “Oj vita mia” dedicato proprio a “Morgan capitano”. Insomma, cose così riempiono il cuore. È il quando dalle parole si passa ai fatti. Il crederci e lavorare e lottare tutti assieme per qualcosa, ecco cosa può essere già un ottimo risultato. Oltre che una sensazione che non tutti possono provare. Io ci credo a De Sanctis capitano lunedì, sennò non mi dannerei così. Eccheccazz. In ultimo: stamattina leggerete la Gazzetta dello Sport ed entrerete tutti in depressione per la storia di Gianello. Non fatelo, vi prego. Ricordate che anche il video di De Sanctis è tornato fuori dopo la partita vittoriosa contro il Palermo. Oggi siamo all’indomani della vittoria contro il Cesena. Siamo in corsa in campionato, Coppa Italia e Champions League. Insomma, signori, se ancora non ve ne siete accorti, siamo sotto assedio. Vediamo di vincerla, questa battaglia. Forti e soprattutto cazzuti. Fuori e dentro il campo. Chiaro? E Forza Napoli. Sempre. Ilaria Puglia

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