Il Napoli addenta la partita di Palermo col piglio della grande squadra (3-1). La formazione siciliana (priva di Ilicic, Hernandez, Pinilla, Zahavi) resiste un tempo, giocando alla pari del Napoli, va sotto di un gol e finisce incenerita nella ripresa, completamente in ginocchio davanti alla squadra azzurra che conclude il match con un palleggio elegante. Il Napoli non vinceva a Palermo da 43 anni. Battuto ultimamente sette volte consecutive (quattro nell’era De Laurentiis). Il “risveglio” è stato strepitoso. Se nei quartieri alti tutti corrono, gli azzurri non mollano l’arduo inseguimento al terzo posto. Sono sempre otto le lunghezze di vantaggio dell’Udinese.
E’ stato un Napoli strepitoso a inizio anno come poche volte è accaduto. Tutti presenti ad eccezione di Lavezzi infortunato (c’è Pandev e che Pandev!). E’ un Napoli sorprendente che sposta presto Cavani a destra (poi a sinistra), lasciando a Pandev la zona centrale dell’attacco. Gargano, la sorpresa maggiore, è un attaccante aggiunto, sempre scatenato in avanti. Il centrocampo rimane sotto il presidio di Inler che è in serata strepitosa: controlla Vazquez e rompe il contropiede palermitano. Ma Gargano è anche in pressing sul rosanero che avanza e Cavani sostiene la fase difensiva con profondi rientri.
Il Palermo non trova il filo del gioco. Miccoli, defilato a sinistra, cerca di inventare qualche numero, specie sui calci piazzati. Campagnaro gli monta una guardia serrata. Tarda Hamsik ad entrare in partita. Sarà al suo livello nella ripresa. Dossena insiste sulla fascia sinistra. In difesa pare non ci siano problemi sulle punte del Palermo che si allargano favorendo gli inserimenti centrali dalle retrovie.
Il primo tempo si mantiene in equilibrio, ma è il Napoli ad andare più vicino al gol con Gargano (7’ tiro parato) e con Cavani (8’ colpo di testa fuori, 10’ colpo di testa sotto la traversa deviato da Benussi, 16’ colpo di testa fuori). Il Napoli deve sbancare un campo avaro di punti per gli ospiti (sei vittorie e una sola sconfitta). Ma è un Napoli magico, sicuro, mobilissimo, fortunato sullo 0-0 quando Vazquez fallisce il gol davanti a De Sanctis (24’) sull’assist di Budan sfuggito a Cannavaro. Qui la partita gira tutta per il Napoli che occupa meglio il campo, si crea gli spazi per attaccare, ruota attorno a Pandev. Va al tiro Inler (23’ fuori), va al tiro Gargano (25’ fuori di poco). E arriva il gol. Gargano, che sta dominando a centrocampo e continua a lanciarsi in avanti, penetra a destra. Sul suo cross corto, Pandev nell’area piccola aggira un difensore e tocca in rete (35’). Per il macedone, quarto gol nelle ultime sei partite. Miccoli inventa due conclusioni (38’ e 39’), però fuori bersaglio. Inler giganteggia a centrocampo dove il Napoli rischia lasciando spesso solo lo svizzero. Ma è sempre il Napoli a sfiorare il gol (40’ di poco oltre l’incrocio il tiro di Pandev).
Nella ripresa, Mutti ritocca il Palermo (46’ Alvarez per Vazquez troppo lento al debutto, Acquah per Della Rocca). I due nuovi entrati occupano le fasce per allargare la difesa azzurra. E’ un 4-4-2 che il Napoli fronteggia con maestria. Sui nuovi esterni si dirottano Gargano e Dossena. Il Palermo non trova varchi. E ora il Napoli può contare su Hamsik pienamente in partita. Fioccano i gol. Sull’assist di Hamsik, Cavani mette dentro a giro all’incrocio dei pali (54’). Sette gol del Matador nelle ultime nove partite. Ancora un assist di Hamsik e Pandev colpisce il palo (58’). Il terzo gol arriva subito dopo. Perentoria avanzata di Inler, che resiste a due, tre avversari e serve Hamsik defilato a destra che insacca da posizione impossibile (60’). Quarto gol di Marekiaro nelle ultime sei gare.
Il Palermo non esiste più. Il Napoli domina in lungo e in largo con un prolungato possesso-palla. C’è Dzemaili per Gargano (71’), poi Zuniga per Hamsik (77’) e si rivede Chavez, alla sua seconda apparizione, per Pandev (82’). Con una gran torsione di testa Miccoli va in gol (88’). Esce dal campo un Napoli strepitoso.
Mimmo Carratelli