Alla ripresa della Premier League, risicato ma prezioso successo del Chelsea sul Sunderland (1-0) che era imbattuto da quattro turni. Seconda vittoria consecutiva dei londinesi in campionato, terza con la gara di Coppa contro il Portsmouth.
E’ stato ancora Lampard (terzo gol nelle ultime tre gare) ad assicurare la vittoria ai Blues che hanno rischiato più volte di incassare il pareggio (almeno cinque le palle-gol non sfruttate dal Sunderland)
Il Chelsea, prossimo avversario del Napoli in Champions, è apparso ancora macchinoso e in difesa ha accusato incertezze e scarso piazzamento Presi in velocità, i difensori del Chelsea mostrano la corda.
I giocatori più in forma di Villas Boas sono l’esterno destro di difesa Bosingwa, il centrocampista Ramires e l’attaccante spagnolo Mata. E’ rimasto ancora a secco Torres che non segna da tre mesi. Nel Chelsea erano assenti Drogba e Kalou impegnati con la loro nazionale nella Coppa d’Africa. Dopo il lungo stop per infortunio, è riapparso il ghanese Essien (30 anni), giocatore molto prezioso per la manovra della squadra londinese.
Per il momento è ancora un Chelsea deludente che fa fatica ad andare in gol. Il Sunderland (4-4-1-1), staccato in classifica di 13 punti dal Chelsea, ha giocato una partita prudente in attesa del colpaccio sulle improvvise verticalizzazioni. Avrebbe meritato il pareggio, ma ha fallito le opportunità che si sono presentate
Villas Boas schiera due mediani (Meireles e Romeu) davanti alla difesa a quattro e sostiene l’unica punta (Torres) con Ramires, Lampard e Mata.
Già al 3’ il Sunderland va vicinissimo alla segnatura con una penetrazione perentoria sulla destra di Sessegnon, giocatore del Benin, migliore in campo, ma McClean sbaglia la prima delle sue tre palle-gol. Allo Stamford Bridge è presente Trapattoni (con Tardelli) proprio per visionare McClean e gli altri giocatori del Sunderland da convocare nella nazionale irlandese.
Al 13’ il gol che decide la partita. Sul cross di Mata, Torres scaraventa contro la traversa e, sul rimbalzo, è pronto Lampard a spingere in rete. Nono gol in campionato per la “bandiera” del Chelsea, 34 anni.
Il Sunderland non reagisce. Compatta le due linee difensive a quattro per impedire il raddoppio degli avversari, preferendo controllare il minimo svantaggio, e schizza a sorpresa in contropiede. Il Chelsea fa possesso-palla, ma incide poco in attacco. Porta avanti la palla, ma fa fatica a creare i corridoi utili per arrivare al portiere Mignolet che, in tutto il match, deve prodigarsi in un solo intervento degno di nota.
Un tiro di Bendtner, sempre su assist dello scatenato Sessegnon, finisce di poco a lato (35’). Il Sunderland è più pericoloso del Chelsea in attacco.
Nella ripresa, il Sunderland vivacizza il suo gioco, ma non abbandona la tattica di assoluta copertura nella quale rimane intrappolato Torres, mentre Bosingwa e Cole, venendo avanti, non riescono mai a fare breccia sulle fasce. Anche Mata, che svaria su tutto il fronte offensivo, viene fermato sull’ultimo tocco. Spinge inutilmente Ramires.
L’unica occasione in cui il portiere del Sunderland deve salvare la sua porta è al 57’ quando esce a soffiare il pallone a Mata giunto davanti alla rete sull’ultimo tocco di Torres. Poi si contano solo le palle-gol fallite dal Sunderland che mettono a nudo la difesa lenta del Chelsea (Bosingwa e Cole sugli esterni, il brasiliano Luiz e John Terry centrali).
Finisce a fil di palo la conclusione di Vaughan (59’). Larsson semina il panico nella difesa londinese e McClean si divora un altro gol a porta vuota (63’). Poi, tutto solo in area, l’irlandese tarda a girarsi e Luiz gli sottrae il pallone al momento del tiro (67’).
Entra Essien per Lampard (73’) e Malouda per Mata (85’). Il Chelsea soffre il finale di gara col Sunderland più audace che prende a puntare la porta di Cech. Il portiere risolve un pasticcio difensivo con una doppia parata (87’), quindi Gardner sciupa la quinta palla-gol del Sunderland (89’) sull’ennesima scorribanda di Sessegnon.
Nei minuti di recupero, il Sunderland col centravanti Bendtner fallisce il pareggio per l’ennesima volta (92’).
Il Chelsea, al quarto posto, resta staccato di sei punti dal Tottenham terzo, ma tiene a bada Arsenal e Liveropool alle sue spalle.
Il Chelsea (4-2-3-1) ha giocato con Cech; Bosingwa, Luiz, Terry, Cole; Meireles, Romeu; Ramires, Lampard (73’ Essien), Mata (85’ Malouda); Torres.
MIMMO CARRATELLI