Dai Blerim è il tuo momento. Le perplessità sono diventate delusione, i mugugni sono diventati fischi, la crisi è conclamata, certificata dagli opinionisti sportivi. La situazione è maturata: Inler è all’angolo, anche i suoi più strenui e sinceri ammiratori ammettono che il ragazzo ha bisogno di rifiatare, che qualche partita in panca non gli farebbe male. Blerim, è il tuo momento, fa’ uno sforzo in più.
Sei arrivato a Napoli per prendere il posto di Gargano, dato in rampa di uscita. Le cose sono andate diversamente: Walter è rimasto e dopo la prima di campionato a Cesena si è ripreso il posto da titolare. Già, perché il Mota fino ad ora è l’unico ad aver avuto autentici benefici dall’arrivo di Inler a Napoli, la sua velocità è diventata presto imprescindibile per la qualità del nostro gioco ed avere un compagno di reparto valido lo solleva da alcune incombenze e lo esalta. Ma non divaghiamo, Blerim, e torniamo a te.
Fino ad ora tutto sommato bene, Blerim. Due reti, quante ne avevi fatte nelle prime quattro stagioni in Italia, buone prestazioni spesso subentrando dalla panchina, sufficienti quando, causa turn over, sei partito dall’inizio. Ma adesso è il momento di ingranare la quarta: se ti prendi il posto da titolare ora, in concomitanza, magari, con un’eventuale ripartenza in campionato del Napoli, sarà difficile rimetterti da parte.
Ti voglio raccontare due storie, Blerim, una recentissima e una un po’ meno recente. La prima riguarda Hassan Yebda: proprio un anno fa si è trovato nella tua stessa posizione, a cavallo tra riserve e campo, sempre sufficiente ma mai esaltante, quando Gargano, sempre lui, è andato in crisi. Beh, l’algerino il posto se l’è preso e fino a giugno se l’è pure tenuto.
La seconda storia risale a qualche anno fa. Hai mai sentito parlare di Cataldo Montesanto? Nel 20042005, la prima stagione dell’era De Laurentiis, l’allenatore Ventura decide di puntare su di lui, un retaggio della presidenza Naldi, per il centrocampo, mettendo da parte un altro superstite, Montervino, possibile scelta per lo stesso ruolo. Il Napoli va e non va, parte candidato a stravincere il campionato e si ritrova a stento in zona play-off, e a gennaio cambia guida tecnica. Arriva Edi Reja e, tra i primi provvedimenti, marginalizza Montesanto e promuove titolarissimo Montervino. Perché per te è importante questa storia? Perché Ciccio Montervino è rimasto a Napoli altre quattro stagioni e del Ciuccio è stato pure capitano.
Insomma, Blerim, l’occasione è ghiotta, se riesci nell’impresa chissà che ne può venire. Certo, Inler non è Montesanto, ma neanche tu sei Montervino. E poi, se è vero che il turco-svizzero è un investimento della società e De Laurentiis, giustamente, lo difende e si dice pronto ad aspettarlo un altro anno, anche tu non è che ci sei costato bruscolini.
Roberto Procaccini