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Nagatomo regala la vittoria e l’Inter si fa sotto

Nagatomo, secondo gol consecutivo, firma nel secondo tempo la vittoria dell’Inter a Marassi sul Genoa (1-0) nel recupero dell’undicesima giornata. Vittoria preziosa per la squadra milanese, seconda consecutiva, quarta nelle ultime cinque partite. L’Inter fa un balzo in classifica guadagnando tre posizioni. Scavalca proprio il Genoa e affianca il Palermo al sesto posto.

La partita, per tre quarti noiosa, si è ravvivata negli ultimi 25 minuti quando il gol di Nagatomo ha costretto il Genoa a rinunciare alla sua gara difensiva. L’Inter ha retto e, finalmente, ha trovato spazi invitanti per attaccare. Nei cinque minuti di recupero il Genoa ha sfiorato il pareggio.

L’Inter non ha ancora un gioco convincente, ma stanno arrivando i risultati. A Marassi, si è distesa poco sulle fasce, non è mai andata sulla linea di fondo per toccare all’indietro aggirando la difesa genoana, ha spesso lanciato la palla contro la schieratissima difesa ligure.

Julio Cesar ha fatto una sola parata nel finale, decisiva. Frey, sofferente, ha sventato una doppia palla-gol nel primo tempo di Samuel e Milito, ha salvato di piede su Pazzini ed è stato aiutato dal palo sulla conclusione di Alvarez nel secondo tempo.

Ranieri, senza Maicon, Sneijder, Stankovic, propone un solido 4-4-2 con Pazzini e Milito di punta, confermando il giovane Faraoni (20 anni) sull’out di destra. Il Genoa (assente il cannoniere Palacio, 6 gol) risponde con una finta difesa a tre, sostenuta dagli esterni Rossi e Moretti molto bassi, centrocampo a quattro, unica punta Zè Eduardo.

Primo tempo noioso. Mezz’ora senza un tiro in porta. L’Inter fa la partita con i centrocampisti molto alti. Il Genoa non pressa e arretra per formare uno sbarramento davanti al limite dell’area. I centrocampisti interisti non accompagnano mai le punte. Sulla destra, Faraoni e Zanetti spingono poco. A sinistra, qualche spunto di Nagatomo. La soluzione è sempre un lancio per Milito e Pazzini soverchiati dalla difesa genoana. Cambiasso gioca in libertà, mai pressato, sulla linea centrale.

Il Genoa resta nella sua metà campo per venti minuti, poi si affaccia timidamente verso l’area di Julio Cesar. Bada a difendere aspettando l’occasione propizia per un colpo favorevole. L’Inter fa un inutile possesso-palla, ma ha l’occasione per passare in vantaggio quando Frey annulla una doppia palla-gol dei milanesi. Sul corner, conclusione ravvicinata di Samuel e poi, da due passi, l’ultimo tocco di Milito: Frey reattivo al massimo sventa (34’). A Milito proprio non riesce più di buttare la palla dentro come nelle sue stagioni felici.

Julio Cesar è impegnato solo su un cross insidioso di Constant uscendo a rubare palla sulla testa di Rossi (45’). Nel recupero del primo tempo, Zanetti sventaglia da destra a sinistra per Lucio, occasionale ala sinistra. Sul cross del brasiliano, Nagatomo in area tocca di ginocchio mandando la palla oltre il secondo palo.

Nella ripresa, Ranieri vuole più vivacità sugli esterni e impiega Alvarez per Faraoni (46’) e Obi per Poli (68’). Anche il Genoa ritocca la formazione per avere più peso in avanti: Pratto per Zè Eduardo (50’) e Jankovic per Constant (60’). Zè Eduardo, abbandonato all’attacco, non aveva toccato un pallone. Constant stava giocando bene, ma Malesani preferisce il serbo più offensivo.

Il Genoa diventa più coraggioso. Spinge sulla sinistra con Moretti, sposta più avanti Rossi e Veloso. Ma ecco Alvarez che dalla destra sgancia un lungo cross per Nagatomo a sinistra che, in area, sorprende Mesto e batte Frey (67’). Tutta la difesa genoana era male schierata.

Malesani irrobustisce l’attacco con Caracciolo (75’ per Merkel) e la partita si accende. L’Inter difende in massa e contrattacca. Ora ha spazio per puntare alla porta di Frey. Pazzini ha un buon pallone per impegnare il portiere genoano (69’). Una gran botta di Rossi dal limite, sul tocco all’indietro di Caracciolo, viene deviata in angolo dalla difesa interista (80’). Il Genoa è tutto nella metà campo del’Inter. Esce Milito per Forlan (81’) che torna in campo dopo due mesi di stop per uno strappo.

Cinque minuti di recupero scoppiettanti. Ora è il Genoa ad avere una doppia palla-gol (91’): il tiro di Rossi è respinto da Nagatomo, la successiva conclusione di Veloso trova pronto Julio Cesar sotto la traversa nella deviazione in angolo. Due minuti dopo, Thiago Motta trova tutto solo Pazzini, a difesa genoana scoperta, ma Frey gli nega il gol.

GENOA (5-4-1): Frey; Mesto, Dainelli, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Merkel (75’ Caracciolo), Veloso, Constant (60’ Jankovic); Zè Eduardo (50’ Pratto).

INTER (4-4-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Nagatomo; Faraoni (46’ Alvarez), Thiago Motta, Cambiasso, Poli (68’ Obi); Milito (81’ Foran), Pazzini.

ARBITRO: Banti (Livorno).

RETI: 67’ Nagatomo.

CLASSIFICA: Udinese e Juventus 30; Milan e Lazio 28; Napoli 21; Palermo e Inter 20; Genoa, Cagliari, Catania, Roma 18; Parma 17; Atalanta, Fiorentina, Chievo 16; Bologna 15; Siena 14; Cesena 12; Novara 11; Lecce 8.

PROSSIMO TURNO. Sabato 17: Chievo-Cagliari (ore 18); Milan-Siena e Fiorentina-Atalanta (20,45). Domenica 18: Catania-Palermo, Cesena-Inter, Genoa-Bologna, Juventus-Novara, Parma-Lecce, Napoli-Roma (20,45), Lazio-Udinese (20,45).

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