La Roma passa al san Paolo finisce 3-1

Fa festa la Roma, esulta Luis Enrique. Si deve arrendere il Napoli, esce scuro in volto dal campo Mazzarri. I giallorossi espugnano il San Paolo e tornano a raccogliere un successo che mancava da quasi un mese. Lo fanno al termine di una partita giocata con personalità e con carattere, su un campo dove non […]

Fa festa la Roma, esulta Luis Enrique. Si deve arrendere il Napoli, esce scuro in volto dal campo Mazzarri. I giallorossi espugnano il San Paolo e tornano a raccogliere un successo che mancava da quasi un mese. Lo fanno al termine di una partita giocata con personalità e con carattere, su un campo dove non è facile per nessuno imporre il proprio gioco. Non possono che recriminare gli azzurri, colpiti a freddo e poi mai capaci di riaddrizzare la partita per via della tanta, troppa, imprecisione in fase conclusiva.

LAMELA COLPISCE SUBITO – Partenza da dimenticare per il Napoli, che si fa sorprendere al primo affondo dalla Roma. Azione insistita di Lamela sulla sinistra, un paio di uomini saltati in slalom e cross teso rasoterra con Aronica che manca l’intervento e sorprende De Sanctis che devia il pallone nella sua porta. Il vantaggio immediato galvanizza la squadra di Luis Enrique, che prende in mano il centrocampo e toglie spazio al Napoli con il suo prolungato possesso palla. Totti arretra fra le linee e crea la superiorità in mezzo al campo, gli azzurri non riescono a trovare le contromisure e rischiano molto anche su un paio di percussioni di Lamela e e su altrettante di Osvaldo. Una fiammata di Zuniga regala ad Hamsik la palla buona per il pareggio, ma lo slovacco riesce a spedire alto da due metri a porta vuota. Non è fortunato nemmeno Lavezzi, che centra un palo pieno con Stekelenburg battuto. Cresce il Napoli, aggrappato alla verve di Zuniga, ma è la Roma a sprecare più volte il raddoppio: prima due grandi occasioni per Osvaldo, poi un palo esterno colpito da Lamela.

OSVALDO E SIMPLICIO FIRMANO IL TRIS – Aumenta la pioggia al San Paolo e aumenta anche la pressione del Napoli. L’arbitro Celi annulla un gol a Cavani per un presunto contatto fra Maggio e Rosi, poi Lavezzi liscia clamorosamente la conclusione su invito di Gargano. Nell’occasione il Pocho si fa male (problema muscolare al quadricipite) ed è costretto a lasciare il campo a Pandev. Sembra alle corde la Roma, ma dopo una conclusione senza pretese di Hamsik, la squadra di Luis Enrique trova il raddoppio: cross di Totti dalla destra, Campagnaro si dimentica Osvaldo che insacca da distanza ravvicinata e zittisce tutto il San Paolo. Si infuria Mazzarri in panchina e rischia il tutto per tutto con Mascara e Dossena al posto di Gargano e Campagnaro. Cavani prova a scuotersi, ma è Taddei a sfiorare il terzo gol dall’altro lato sull’ennesima ripartezna. Nella Roma c’è spazio per Bojan, Perrotta e Viviani al posto di Lamela, Greco e Totti. A provare a infiammare il finale ci pensa Hamsik, che accorcia le distanze con un diagonale di destro. Dopo un gol giustamente annullato a Pandev per fuorigioco di Cavani, a chiudere i conti ci pensa Simplicio, che trova il tris con un destro da fuori deviato da Cannavaro. Sorride a fine partita Luis Enrique, abbracciato dai suoi collaboratori, tornano al successo dopo quasi un mese i giallorossi (l’ultima vittoria a Novara il 20 novembre) e agganciano in classifica il Napoli, che incassa invece la quarta sconfitta stagionale (la seconda in casa) e vede allontanarsi le zone alte della classifica.

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