Il Brasile ha 37 modi
per dire pallone
La confessione più autentica è quella fatta dal divano di casa mia, meno stretto del solito, due su quattro (+ uno in poltrona da qualche tempo). Abbiamo visto infilare una dopo l’altra le sei reti al Genoa, tra il commosso e l’esaltato, con la voglia di chi si congeda dall’anno vecchio nel migliore dei modi. […]
La confessione più autentica è quella fatta dal divano di casa mia, meno stretto del solito, due su quattro (+ uno in poltrona da qualche tempo). Abbiamo visto infilare una dopo l’altra le sei reti al Genoa, tra il commosso e l’esaltato, con la voglia di chi si congeda dall’anno vecchio nel migliore dei modi. “Che Anno!” e ci erano insufficienti le parole per chiamarlo quell’entusiasmo inspiegabile, perché ogni gol ha il suo profilo perfetto, ma è una storia a sé. Ogni palla che si infila nella rete, che sfugge al controllo dell’estremo difensore è una narrazione che ci mancava.
Possiamo descriverla? Possiamo fermarci a colmare di parole passaggio per passaggio ognuno di quei sei palloni? Non ne abbiamo avuto il tempo.
È stato il nostro trionfo e il nostro sfogo, avevamo già la partita, archiviati i tre punti, c’era la voglia per tutti di scrivere un’altra pagina. Un altro racconto.
Ma ci mancavano le parole, diciamoci la verità, l’unità minima necessaria per raccontare le emozioni, anche quelle che ti si strozzano in gola per la gioia, per il dolore, per la rabbia…
La rassegnazione, quasi mai. Paole’, ci voglio no quelle giuste, sennò perdi le sfumature.
E le sfumature sono importanti.
E allora ho aperto Football Dictionary di Haroldo Maranhão, i brasiliani ci insegnano che ci vogliono parole diverse per descrivere la palla. Il solo nome merita un capitolo a parte.
Quanti sinonimi conosci per la palla? Haroldo Maranhão ne conosce 37.
La palla può essere “de forma carinhosa, quase infantil” : gorduchinha, boneca, criança, menina, bichinha, neném… o “passional”: infiel, caprichosa, enganosa, demônia. La palla può essere chiamata per la sua forma (o per il materiale): redonda, esfera, pneu, número cinco, caroço, castanha, pelota. O per la sua anima naturale, di femmina: Nega, Maricota, Leonor, Maria, Ela, Guiomar, Margarida, Moça.
È una palla, ma durante una partita di calcio assume una sua propria identità: mio bene, mio tesoro, vostra eccellenza… Ci sono situazioni in cui il delirio ci trasforma in adoratori, in nemici, in schiavi…perché c’è poco da fare, lei è rotonda ma in 90 minuti si può vederla prendere le forme di ciascuno dei nostri più reconditi e inconfessabili desideri.
Proviamo allora a tradurre ciascuna di queste parole nella nostra lingua madre e scopriremo che anche il calcio a Napoli ha un’accezione erotica, c’è poco da fare…
E ora il mio personale augurio:
Il migliore dei gol- parafrasando il poeta- non lo hanno avete ancora segnato.
Buon Anno ragazzi, buon anno alla maglia che indossate, che indossiamo, oramai da sempre.
Per sempre.
1) il pallone di cuoio
2) il bambino
3) la ragazza
4) la bambola
5) la paffutella
6) maricota
7) leonor
8) la pillola
9) maria
10) la rotonda
11) l’amico
12) la sfera
13) chicco
14) il dirigibile
15) lei
16) l’infedele
17) la piuma
18) il cuoio
19) la rotondetta
20) la tipa
21) la desiderata
22) il globo
23) la gonfia
24) la castagna
25) la sfera di cuoio
26) la signorina
27) il guiomar
28) margarida
29) la mortadella
30) l’animaletto
31) capricciosa
32) il bugiardo
33) il diavolo
34) la gomma
35) la camera d’aria
36) il pentagono
37) la palla di cuoio
Agnese Palumbo