In questa attesa di Bayern-Napoli, che mi sta dando ai nervi perché continuo a sognare un incredibile 2-2, voglio distrarvi con un giochino sul Napoli.
Raccogliendo i pareri dei napolisti, dall’inizio della stagione a oggi, i giudizi sugli azzurri sono severissimi, rispecchiando peraltro l’andamento della squadra.
Lo “scrutinio” dei napolisti su 20 giocatori dà questi risultati: 4 promossi, 4 rimandati, 12 bocciati.
I giudizi prescindono dalle qualità tecniche dei giocatori quando non sono accompagnate da un rendimento adeguato. E non sono presi in considerazione i ripensamenti. Se Aronica, per dire, non è stato considerato “buono” per lungo tempo, non vale che, in seguito, sia stato giudicato positivamente.
Ecco il dettaglio.
Aronica: bocciato. Campagnaro: promosso. Cannavaro: bocciato. Cavani: rimandato. De Sanctis: promosso. Donadel: bocciato. Dossena: rimandato. Dzemaili: bocciato. Fernandez: bocciato. Fideleff: bocciato. Gargano: rimandato. Hamsik: bocciato. Inler: bocciato. Lavezzi: promosso. Lucarelli: bocciato. Maggio: promosso. Mascara: bocciato. Pandev: bocciato. Santana: bocciato. Zuniga: rimandato.
I napolisti passano dagli entusiasmi eccessivi alle stroncature senza appello. Si tratta di giudizi viscerali, spesso velati da pregiudizi o antipatie del tutto personali.
Se però qualcuno fa una disamina obiettiva che, nel complesso, rispecchia i giudizi dei napolisti, allora scatta una appassionata reazione tacciando gli autori della disamina di andare “contro il Napoli”.
E’ il bello del tifo.
Così come il bello del calcio sono la discussione più aperta e ampia degli appassionati, i punti di vista diversi e le convinte visioni personali.
Se non fosse così, il calcio sarebbe un gioco noioso.
E’ anche vero che il calcio non è “una scienza esatta” e che, non offrendo mai controprove, lascia validi anche i giudizi opposti.
Alla fine, tutti contenti, ognuno convinto e contento del proprio giudizio.
Mimmo Carratelli