Sarà che sabato torno in Curva B dopo anni (non mi ricordo più neanche quanti…), sarà che Napoli-Lazio è già un passaggio importante della stagione (anche perché apre un ciclo durissimo con City, Atalanta fuori, Juve in casa nel giro di 2 settimane), ma il mio inconscio deve aver legato questo biglietto di curva agli anni dell’infanzia… E allora l’ho sognato…
Era lui, il terzo scudetto!!!
Pochi istanti credo, era strano perché era assegnato ex-aequo con un’altra squadra, non so chi fosse ne’ mi importava, nel sogno, so solo che la felicità era quella di un bambino piccolo al regalo di Babbo Natale tanto… sognato, appunto!
Il fatto che fosse condiviso, comunque, mi lascia pensare che – a giudizio insindacabile del mio inconscio – ci stiamo avvicinando ma non siamo ancora pronti per il traguardo (e 3 sconfitte in 9 gare stanno lì a testimoniarlo).
Razionalmente, del resto, sono convinto che prima di essere protagonisti in Europa, volendo oltretutto restarci in pianta stabile, devi prima affermarti in Italia (non basta un terzo posto dopo vent’anni, insomma).
Ed ecco perché la strategia – prima di tutto mediatica – della società (“La Champions anzitutto”) mi lascia un po’ perplesso, non foss’altro perché ingenera una sorta di tacita giustificazione ad allenatore e giocatori per le sconfitte in campionato (si perde in casa col Parma o a Catania dopo aver segnato per primi? Vabbè, in fondo in fondo non fa niente, l’importante è la Champions, quasi fosse un allenamento).
Certe priorità, insomma, si ‘fanno’ ma non si dicono.
Il popolo – smentitemi se sbaglio – sogna il tricolore, non un turno in più di coppa.
Anche perché, il giorno dopo l’eliminazione dal torneo più prestigioso, guardando la classifica potremmo accorgerci di aver perso il treno per andarci di nuovo, in Champions….
E sarebbe il classico brusco risveglio.
Vittorio Eboli
Ho sognato il terzo scudetto, era ex-aequo
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