Non è una bella giornata per il calcio Napoli. Le scene e le immagini di cariche della polizia davanti al San Paolo e le testimonianze di chi ha provato, invano, ad acquistare un biglietto di una partita di calcio sembrano essere l’ennesima dimostrazione che il rispetto delle regole a Napoli spesso è una chimera. E in questo lunedì nero è assordante il silenzio della società e del presidente Aurelio De Laurentiis. Non so di chi siano le colpe, ma è un dato di fatto che acquistare un biglietto da noi è un’impresa.
Ma mi rendo conto che il tema non sia particolarmente sentito. Diciamoci la verità, a noi interessa soprattutto che il Napoli vinca. Che siamo passati dalla C alla Champions, che Aurelio ci tolga i paccheri da faccia. Il resto è materia per snob. Per chi vorrebbe entrare normalmente allo stadio senza fare una fila da carro bestiame, per chi desidererebbe trovare al San Paolo servizi igienici appena appena decenti, per chi addirittura sogna di acquistare i biglietti su Internet. Così, senza sudare. Ma tanto sono chiacchiere per chi vero tifoso non è. Il vero tifoso è colui il quale ringrazia Aurelio, gli firma una cambiale in bianco, si genuflette al suo passaggio. Al passaggio di chi ha colorato la nostra vita in bianco e nero.
A volte vorrei che Napoli si popolasse di scandinavi. Giusto una settimana. Non di più. Per vedere la faccia che farebbe Aurelio. Del silenzio stampa di Mazzarri (con tanto di uscita di scena cinematografica alla Mou), che qui è stato molto apprezzato, ne parliamo un’altra volta.
Massimiliano Gallo
Una brutta giornata per il calcio Napoli. E il nostro presidente tace
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