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L’Inter ormai è fuori dalla lotta scudetto

Prima sentenze del campionato. L’Inter (-8 dalla vetta) può essere considerata fuori dalla lotta-scudetto. E’ addirittura terzultima (per Ranieri seconda sconfitta in tre partite). Non c’è una formazione padrona del torneo. Al vertice frenano tutti. Guadagnano un punto in trasferta Juventus e Udinese, perdono il Palermo fuori e il Napoli in casa. Avanza di un passo il Cagliari.
Turno domenicale avarissimo di gol, appena due del Bologna sul campo del Novara, poi cinque 0-0. Juventus e Udinese rimangono le squadre imbattute. Prima vittoria del Bologna (Pioli debuttante in panchina). Il Cesena è l’unica squadra che non ha ancora vinto. L’Inter resta la squadra con più gol al passivo (13).
Non scappa la Juve per la prima volta a secco di gol (0-0 sul campo del Chievo). Protagonista Del Piero entrato nel finale: prima colpisce il palo esterno, poi salva la sua porta con un intervento sulla linea. E’ il terzo pareggio della Juve. Proprio nessun va di gran carriera.
Miracolo-Chievo, imbattuto in casa in quattro gare (due vittorie e due pareggi) e in posizione d’alta classifica. Le aveva suonate al Napoli e al Genoa, ha stoppato la Juventus.
L’Udinese (0-0 a Bergamo) non fa meglio della Juve. L’Atalanta in casa è imbattuta. I friulani stanno rallentando: 3 pareggi nelle ultime quattro partite, tutti in trasferta. Come la Juve che però un pari l’ha fatto in casa.
Milano ride a metà. Si riprende il Milan, prosegue la crisi dell’Inter. Ranieri sembra disarmato sui problemi di fondo della squadra nerazzurra. Una formazione stanca, alla fine di un ciclo, individualità non più brillanti per le soluzioni offensive, difesa che incassa troppi gol (la peggiore del campionato, 5 reti prese nelle due ultime partite). Seconda sconfitta consecutiva per un’Inter che avrebbe bisogno di energie fresche. Quattro sconfitte in totale (tre fuori casa) come le ultime tre in classifica. Barcolla Lucio, Maicon non perfora più, il centrocampo crea poco e difende male (Muntari un disastro, Alvarez non incide e anche Cambiaso si perde nel disordine generale). Si perdono nel grigiore generale i guizzi di Nagatomo e di Zarate.
A Catania (1-2) l’Inter è stata infilata in contropiede sulle fughe di Bergessio (47’ conclusione di Almiron, 50’ Lodi su rigore dopo l’ennesima penetrazione centrale di Bergessio contrastata da Castellazzi in area). Altre due volte il portiere milanese ha salvato la porta nerazzurra. L’Inter era andata fulmineamente in vantaggio col solito Cambiasso a sorpresa nell’area avversaria (6’). Evidente, oltre al disordine, il calo atletico nella ripresa contro un Catania ben chiuso e veloce nel ripartire.
Il Milan riduce a 4 punti il distacco dalla vetta. Il Palermo è stato avversario inesistente a San Siro e i rossoneri hanno dilagato (3-0: Nocerino, l’ex, al 40’, Robinho 55’, Cassano 64’). Il Milan resta, tra le grandi o ex grandi, la squadra più esperta e meglio attrezzata per rientrare nella lotta-scudetto. La malinconia di Ibrahimovic è scomparsa, è ricomparso Robinho e Cassano segna.
Il Palermo segna il passo. Sempre vittorioso in casa (3 partite), rende meno in trasferta (un punto in tre gare).
Si pianta il Napoli al San Paolo contro il Parma (1-2: Gobbi 57’, Mascara 76’, Modesto 82’). Squadra in ombra, infilata in contropiede. Tenori senza acuti, prova generale grigia contro gli emiliani ben chiusi con una doppia linea difensiva e veloci nel contrattacco.
Il Napoli rimane comunque vicino alla vetta (-2). Perduta però l’imbattibilità casalinga e deludente il ruolino interno (una vittoria in tre gare).
Il Cagliari, imbattuto in casa, viene avanti nonostante lo 0-0 casalingo col Siena.
Il Cesena non riesce proprio a vincere la prima partita (0-0 con la Fiorentina al “Manuzzi”) affondando all’ultimo posto, staccato dal Bologna.
Colpo grosso dei felsinei a Novara: due tiri, due gol (48’ del primo tempo Ramirez, 64’ Acquafresca). Il Novara domina, il Bologna vince (nonostante Di Vaio sia a secco da 12 partite). E’ spesso crudele la legge del calcio. Pioli ha debuttato con fortuna sulla panchina bolognese dopo l’esonero di Bisoli.
Non vince neanche il Genoa (0-0 col Lecce a Marassi). Un punto nelle ultime tre partite per i liguri. Un pari per il Lecce dopo tre sconfitte consecutive.
Tra le neopromosse, la squadra migliore è l’Atalanta non solo per il potenziale tecnico. Una sola sconfitta e 11 punti che non figurano in classifica per la penalizzazione di sei punti senza la quale i bergamaschi sarebbero oggi al secondo posto.

SERIE A – SESTA GIORNATA.
Catania-Inter 2-1, Milan-Palermo 3-0, Napoli-Parma 1-2, Cesena-Fiorentina 0-0, Atalanta-Udinese 0-0, Cagliari-Siena 0-0, Chievo-Juventus 0-0, Genoa-Lecce 0-0, Novara-Bologna 0-2, Lazio-Roma (20,45).
CLASSIFICA: Juventus e Udinese 12; Cagliari 11; Napoli e Palermo 10; Chievo, Catania, Parma 9; Roma, Lazio, Fiorentina, Genoa, Milan 8; Siena 6; Novara e Atalanta 5; Inter e Lecce 4; Bologna 3; Cesena 2.

Lazio e Roma una partita in meno.

PROSSIMO TURNO. Sabato 22: Fiorentina-Catania, Juventus-Genoa. Domenica 23: Lecce-Milan (12,30), Cagliari-Napoli, Inter-Chievo, Parma-Atalanta, Roma-Palermo, Siena-Cesena, Udinese-Novara, Bologna-Lazio (20,45).

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