Napoli, torna l’urlo del San Paolo
Torna la musichetta della Champions. E l’emozione stasera al San Paolo sarà ancora più intensa rispetto a quella dell’esordio con il Villarreal. C’è il Bayern Monaco, capolista in Bundesliga, la squadra dei record che sogna di arrivare alla finale Champions dell’Allianz Arena. Il Bayern che evoca dolcissimi ricordi, ventidue anni fa il Napoli di Maradona […]
Torna la musichetta della Champions. E l’emozione stasera al San Paolo sarà ancora più intensa rispetto a quella dell’esordio con il Villarreal. C’è il Bayern Monaco, capolista in Bundesliga, la squadra dei record che sogna di arrivare alla finale Champions dell’Allianz Arena. Il Bayern che evoca dolcissimi ricordi, ventidue anni fa il Napoli di Maradona superò i tedeschi nella semifinale Uefa, l’ultima spinta verso la vittoria del trofeo.
Appuntamento di quelli attesi da una vita, infatti i biglietti sono introvabili da giorni, stadio pienissimo, saranno in 60mila (quattromila tedeschi), 2milioni e mezzo di euro, verrà battuto il record d’incasso di tutti i tempi. «Nella storia già ci siamo, vogliamo entrarci ancora di più. Per farlo occorre la partita perfetta, solo così possiamo sovvertire tutti i pronostici», dice Mazzarri nella conferenza stampa di vigilia.
«Il Bayern è forte in tutto, sa verticalizzare e sa nascondere il pallone. Hanno grandi doti tecniche e atletiche. Ci rispettano e non ci snobbano, non c’è nemmeno questo vantaggio da parte nostra. E sono abituati a questi livelli. Dobbiamo essere noi bravi a non farli giocare e a sfruttare il loro minimo errore. Tutto ciò deve essere un grande stimolo».
Il Bayern che non prende gol da una vita, squadra con tanti nazionali, nessun punto debole, forte in ogni reparto, collaudatissima per vie centrali e sulle fasce.
«Sulle fasce sono molto organizzati, così come lo era il Manchester City, noi siamo bravi però anche a sfruttare gli spazi per vie centrali, proprio come facemmo in Inghilterra sul gol di Cavani».
La partita l’ha studiata nei minimi particolari, prima dell’allenamento ha spiegato pregi e difetti del Bayern agli azzurri. La sua idea è di confermare quasi per intero la formazione schierata contro il Parma, l’unica novità l’inserimento di Zuniga al posto di Dossena.
«Quando inizia un ciclo terribile tendo a far giocare ancora i titolarissimi perché non risentono il cumulo delle partite. Cambio solo se un giocatore che reputo adatto a giocare mi dice che non è al top. Per questo sono orientato a confermare la stessa formazione scesa in campo con il Parma».
Partita dal grande fascino e dalla straordinaria importanza per la qualificazione al turno successivo. Battere i tedeschi al San Paolo significherebbe ottenere virtualmente il pass per gli ottavi. Parole di elogio da Rummenigge, il Bayern sottolinea la forza degli azzurri.
«All’estero si sono accorti del nostro gioco e che il Napoli fa un calcio propositivo puntando sul possesso palla, quando ovviamente anche gli avversari te lo consentono, in Italia un po’ meno. Quando sento dire cose ingiuste mi esalto. Sono contento che sia io a essere preso di mira, così la squadra sente meno il peso della critica. La gente ci sta circondando di entusiasmo, proveremo a dare ai nostri tifosi un’altra soddisfazione».
Il grande orgoglio, la grande capacità di reagire sempre dopo una sconfitta. Questo un altro marchio di fabbrica del Napoli di Mazzarri.
«Nel calcio non c’è mai la certezza che succeda la stessa cosa. Dopo un passo falso abbiamo fatto sempre una grande prova e speriamo che si ripeterà. L’anno scorso vincevamo spesso alla fine, quest’anno addirittura abbiamo perso. Abbiamo sempre giocato un buon calcio e cerchiamo sempre di migliorare la nostra mentalità. Due anni fa quasi lo stesso gruppo era in una situazione ben diversa».
Già, due anni fa Mazzarri cominciò sulla panchina azzurra contro il Bologna al San Paolo con il Napoli in bassa classifica: stasera affronterà il Bayern Monaco in Champions League.
«La mia mentalità non cambia, in due anni la nostra crescita è stata straordinaria, vogliamo ancora migliorare».
Roberto Ventre (Il Mattino)