Il Napoli ha visionato già 6.000 talenti
L’obiettivo è scoprire i talenti prima degli altri. Solo così — infatti — si brucia la concorrenza. Colpo d’occhio, tempismo e lavoro nell’ombra. Il settore “scouting” del Napoli agisce nella massima segretezza, perché la beffa è dietro l’angolo. Riccardo Bigon, ieri avvistato a Bolzano per un briefing con De Laurentiis (oggi potrebbe raggiungerli il dg […]
L’obiettivo è scoprire i talenti prima degli altri. Solo così — infatti — si brucia la concorrenza. Colpo d’occhio, tempismo e lavoro nell’ombra. Il settore “scouting” del Napoli agisce nella massima segretezza, perché la beffa è dietro l’angolo. Riccardo Bigon, ieri avvistato a Bolzano per un briefing con De Laurentiis (oggi potrebbe raggiungerli il dg Fassone, reduce dal Golden Foot di Montecarlo), coordina il lavoro di Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani. La sosta del campionato non fa altro che accelerare le attività. Le partite delle Nazionali sono un’occasione propizia per individuare il nome giusto. Ma la vetrina scintillante dei big interessa poco. Il Napoli scava nel profondo. Il programma è davvero molto fitto: under 17, under 19 e under 21. Impossibile presenziare a tutte. Si assiste dal vivo alle partite più importanti, le altre sono monitorate attraverso filmati che poi saranno visionati a Castel Volturno. Il Grande Fratello azzurro non se ne fa scappare nessuna. Il numero di giocatori analizzati da agosto è impressionante, già 6.300. Su Shaqiri, l’esterno della Nazionale svizzera che ora è sulla bocca di tutti, il Napoli si è mosso per tempo acquisendo informazioni prima che esplodesse definitivamente. Stesso discorso su Juan, difensore brasiliano, protagonista del Mondiale Under 20 con la Seleçao. Facile parlarne ora, quelli bravi devono sempre anticipare i tempi. I gioiellini più interessanti finiscono nell’immensa banca dati del Napoli. Il club di De Laurentiis non si appoggia ad un service esterno, ma ha realizzato in proprio un software, grazie alla preziosa collaborazione di Marco Zunino (nella foto), l’uomo del computer. Basta digitare un nome ed ecco che compare la carriera del campioncino preferito con tanto di appunti personali. La parola “riposo” è stata cancellata dal vocabolario di chi agisce nell’anonimato. Sabato e domenica, infatti, ricominciano i campionati e cambia soltanto la location della missione. Di solito dura qualche giorno — o nel caso del Sudamerica — qualche settimana. Si scrutano le gare più significative ma anche le sfide giovanili che possono nascondere sempre qualche sorpresa positiva.
Pasquale Tina
la Repubblica Napoli