A Chiaiano c’è chi fa sette biglietti per il Bayern
Un’altra vergognosa testimonianza dello strapotere delle ricevitorie raccolte dal portale NapoletaniSiNasce che è stata in una ricevitoria a Chiaiano. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: “Siamo a Chiaiano, ovviamente a Napoli, in una nota tabaccheria della zona che offre all’utenza anche il servizio di vendita dei biglietti. Per evitare il bagarinaggio, la Ssc Napoli ha imposto delle […]
Un’altra vergognosa testimonianza dello strapotere delle ricevitorie raccolte dal portale NapoletaniSiNasce che è stata in una ricevitoria a Chiaiano. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: “Siamo a Chiaiano, ovviamente a Napoli, in una nota tabaccheria della zona che offre all’utenza anche il servizio di vendita dei biglietti. Per evitare il bagarinaggio, la Ssc Napoli ha imposto delle regole molto rigide ai rivenditori, che però non vengono rispettate da tutti. Basta andare in una ricevitoria al momento della vendita dei biglietti per un match degli azzurri per rendersene conto. Una di queste regole è: non si può vendere più di due biglietti ad ogni persona, la quale deve presentarsi con i documenti di riconoscimento validi per poter intestare il biglietto alla persona che entrerà nello stadio. La cosa sembra facile, lo è un po’ meno per gli acquirenti che si trovano ogni volta alla fine di file chilometriche fuori la tabaccheria.
In questa ricevitoria di Chiaiano, però, la fila non avanza di un passo. Lo stop dura quasi trenta minuti. In fila c’è chi immagina un guasto al terminale, o semplicemente un addetto alla vendita un po’ lento. C’è chi, invece, un tifoso che sembra aver capito cosa sta succedendo: il primo della fila stava facendo biglietti in continuazione, ed ne aveva in mano già sette. Nella tabaccheria, ovviamente, comincia a nascere una accesa discussione che vede come protagonisti il gestore, il primo della fila ed il tifoso che stava aspettando. Il tifoso con sette biglietti fa spallucce, alza un po’ la voce e se ne va. Alla fine, il suo obiettivo l’ha raggiunto. La cosa più terrificante è che il gestore, invece di scusarsi con il tifoso e con il resto della fila, comincia a sbraitare in modo arrogante dicendo, ovviamente in dialetto: “Io faccio quanti biglietti voglio”. E non solo: al tifoso che ha cercato di far rispettare la legge ha detto: “Non parlare altrimenti non te lo faccio proprio il biglietto”. Tifoso che tra l’altro doveva fare due biglietti e ne ha fatto uno solo perché, parole del gestore, “uno è pure assai”. E quando si è vociferato di chiamare i carabinieri, in maniera ancor più prepotente dice: “Eh eh, e chiamateli i carabinieri…”. Una chiara ostentazione di un potere che, nella normalità, il gestore di una tabaccheria non ha.”
E’ l’ennesima testimonianza, dopo quella del nostro lettore, che ci dice che la vendita dei biglietti alle ricevitorie abilitate altro non è che un sistema che garantisce il bagarinaggio legale.
areanapoli.it