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Scusate il ritardo, Cesena aspettaci

Scusate il ritardo, il campionato comincia due settimane dopo il previsto. E per il Napoli comincia a Cesena. “Scusate il ritardo” è il film di Troisi in cui Massimo, in difficoltà d’amore con Teresa De Sio, accende la radio e gli arriva la “brutta notizia”. Marò, ‘o Cesena vince a Napule. Il film è del 1983. Forse si trattò di quel Napoli-Cesena del 1982. Effettivamente i romagnoli andarono in vantaggio 2-0, ma poi una “doppietta” di Pellegrini siglò il 2-2 finale. Era il Napoli di Marchesi con Castellini e Krol, Ferrario e Musella, Citterio e Vinazzani. E nel Cesena giocava l’austriaco Schachner. Nessun allarme. Nei venti confronti con i romagnoli, il Napoli è imbattuto: 14 vittorie e sei pareggi (5 vittorie e 5 pareggi sul campo del Cesena). Recente la scorpacciata di gol azzurri al “Manuzzi” con una “doppietta” del Matador e le ciliegine di Lavezzi e Hamisk. Il Napoli di Maradona vinse due volte a Cesena (1-0 di Bagni e 1-0 di Carnevale) e due volte pareggiò (0-0) senza Diego.

Cesena fu una tappa fondamentale nella stagione 82-83 quando Pesaola sostituì il disastroso Giacomini (7 punti in 11 giornate, Napoli ultimo) guidando il Napoli a una “eroica” salvezza per due punti. Il petisso ordinò a Krol di rimanere inchiodato in difesa. Poiché il Napoli segnava pochissimo (capocannoniere Pellegrini con 5 reti!) Pesaola puntò tutto su una tattica difensiva. Fece 0-0 a Cesena, poi anche a Udine, e cominciò la riscossa.

C’era Castellini in porta, davanti ai terzini giocavano Ferrario, Krol e Celestini, si sprecavano i centrocampisti (Vinazzani, Dal Fiume, Criscimanni). Dopo Cesena, il petisso infilò 13 risultati utili in quindici partite (6 vittorie, 7 pareggi). Moreno Ferrario realizzò quattro rigori decisivi (3 vittorie e un pareggio). In panchina, Pesaola si copriva gli occhi quando Moreno andava a tirare dal dischetto.

Fu una annata avventurosa. Un Piper sorvolò il San Paolo con la scritta “Ferlaino vattene, Juliano torna”. L’Ingegnere lasciò la squadra a Marino Brancaccio. A salvezza conquistata liquidò Brancaccio e Pesaola.

Hanno “pazziato” a Cesena Palanca, Musella e Damiani nel 3-1 del campionato 81-82, Savoldi e Speggiorin nel 2-0 della stagione 76-77. Di Juliano il gol decisivo (1-0) nel successo del torneo 75-76.

Il debutto è sempre una incognita e il Cesena si è notevolmente rafforzato con prestiti eccellenti (Martinez dalla Juve, Ghezzal dal Bari, Candreva dall’Udinese), giocatori svincolati (Mutu) e spendendo cinque milioni per Eder (dall’Empoli). Giampaolo schiera la squadra col 4-3-3. Tridente offensivo con Mutu, Eder e Martinez. Centrocampo di talenti: Parolo soprattutto, Candreva e Guana giunto dal Palermo.

Coraggio. L’importante è cominciare (bene).

Mimmo Carratelli

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